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MV Agusta Brutale 800 RR 2015 - TEST

Motore e design superlative per la naked italiana che, in questa esclusiva versione da 140 CV, costa 13.980 euro

Moto - Test: MV Agusta Brutale 800 RR 2015 - TEST

La nuova Brutale 800 RR rappresenta l’apice dell’evoluzione tecnica delle naked con motore a tre cilindri di casa MV, che cambia nel design, ma anche nelle prestazioni e nella dotazione elettronica. Tutto è stato affinato per ottenere una moto più estrema e raffinata, con un rapporto peso-potenza da primo della classe capace di garantire prestazioni esorbitanti, grazie anche a ciclistica ed elettronica al top. Per chi desidera una motocicletta ancora più unica e particolare, in contemporanea è stata presentata anche la Dragster 800RR, affinata con i medesimi up-grade, di cui potrete leggere a breve la prova su OmniMoto.it.


Design ed ergonomia


La creatività italiana delle prime Brutale è ancora pienamente visibile in questa ultima interpretazione, che si distingue dalla versione standard 800 per alcuni particolari, come il coperchio testa motore verniciato di rosso e la nuova finitura color oro antico della forcella Marzocchi. Il gruppo ottico posteriore a Led è nuovo e permette una migliore distribuzione della luce così come sono nuovi i bei cerchi in lega di alluminio a cinque razze. E’ stata modificata anche la sella, con impunture a vista, studiata con una diversa ergonomia e leggermente più soffice del passato, per migliorare il comfort di pilota e passeggero. Il design ulteriormente affinato è quindi sempre capace di affascinare ed abbinato all’esclusività del marchio italiano permette di fare bella figura in tutte le occasioni: agli aperitivi in centro, al bar del passo di montagna preferito o sul lungomare delle località alla moda. La posizione di guida è rimasta piuttosto raccolta, con manubrio basso e largo e pedane poste alla giusta altezza per il tipo di veicolo, offrendo ampia luce a terra senza affaticare eccessivamente. La sella della Brutale RR lascia discrete possibilità di movimento anche ai piloti più alti, e l’ergonomia da naked estrema rimane comunque più versatile e meno stancante rispetto a qualunque supersportiva carenata di pari prestazioni.


Gamma, prezzi e accessori


La Brutale 800 RR è disponibile in due colorazioni: l’elegante combinazione di grigio avio metallizzato e nero carbonio metallizzato, e la versione rosso shock perlato e bianco ice perlato che riprende i colori storici MV Agusta. Entrambe hanno un listino di 13.980 euro f.c. e sono dotate di serie tra l’altro di ABS Bosch 9 Plus, Rear wheel lift-up Mitigation e EAS 2.0. In opzione è offerto un kit di accessori estetici aftermarket, che sanno regalare ancora maggiore esclusività alla moto, tra cui molti pregiati particolari in carbonio.


Motore esagerato e dotazione al top!


I 125 CV della standard non bastavano? A quanto pare no, visto che MV propone per la RR un up-grade che porta alla potenza di 140 CV a 13.100 giri (ma si vocifera che quelli reali siano ancora di più) e la coppia al valore di 86 Nm a 10.100 giri, ottenuti tramite una nuova scatola filtro che ora dispone di 6 iniettori, i cornetti di diversa lunghezza e l’impianto di scarico ottimizzato il tutto condito dalla nuova centralina. La casa promette una velocità massima di poco inferiore ai 250 km/h. Il percorso di affinamento della gestione elettronica delle moto MV si può sintetizzare nella sigla MVICS 2.0 (Motor & Vehicle Integrated Control System): ora sono disponibili tre mappature preimpostate, sport, normal e rain, mentre la mappa custom permette di personalizzare la risposta di tutti i parametri fondamentali tramite i comandi al manubrio.
Brutale RR introduce anche il Quickshifter EAS 2.0, che permette non solo rapide cambiate senza frizione in salita, ma anche in scalata, accoppiato alla frizione con dispositivo di antisaltellamento meccanico. Il controllo di trazione è disinseribile e permette di scegliere tra 8 livelli di intervento.
Il telaio in tubi d’acciaio con piastre in lega di alluminio non è cambiato, mentre è nuova la forcella pluriregolabile Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm interamente in alluminio, più leggera di 1 kg rispetto all’unità della versione standard con trattamento “Diamond Like Carbon” che aumenta la durezza superficiale e la scorrevolezza degli steli e concorre a contenere il peso della Brutale in 168 kg. Di serie viene montato anche un nuovo ammortizzatore di sterzo per contrastare gli effetti delle aumentate prestrazioni. I freni con pinze Brembo sono accoppiati al sistema ABS Bosch 9 Plus con sistema RLM che limita il rischio di sollevamento del retrotreno in staccata. I nuovi cerchi in lega da 17” montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso II nelle misure 120/70 e 180/55.


IL TEST: per molti ma non per tutti...


La Brutale 800RR regala ciò che promette: un’esperienza di guida adrenalinica ed una dotazione che permette di tenere sotto controllo l’esuberanza del motore, a patto che il pilota abbia la giusta esperienza. La prima bella sorpresa una volta partiti è quella di una gestione elettronica che non fa più i capricci come in passato; l’effetto on-off è solo un brutto ricordo, riscontrabile ora solo in mappa sport ed in misura trascurabile, al punto che l’erogazione del motore appare addirittura più morbida e sfruttabile di quella delle 675 e 800 standard. Ovviamente non è questione di mancanza di potenza, tutt’altro, ma di affinamento dell’erogazione, che prima risultava veramente troppo brutale. Il motore gira pulito ai regimi più bassi, ha una buona spinta fin sopra i 3.000 giri complice il peso ridotto, e una volta superati i 7.000 giri entra in coppia regalando un allungo poderoso ed infinito, condito da un sound di aspirazione e di scarico che finisce per coinvolgere ulteriormente, tramutando una scampagnata in campagna in un’esperienza pistaiola. Le accelerazioni che ne derivano sono mozzafiato e ottime sono anche le riprese, al punto che sulle strade di montagna si potrebbe innestare la terza marcia e non cambiare mai, non fosse per il gusto di utilizzare il valido cambio elettronico. Le impennate di gas in prima e seconda marcia sono quasi inevitabili se non si parzializza la manopola di destra, e le frequenti sbacchettate del manubrio in accelerazione invitano a settare in maniera più conservativa l’ammortizzatore di sterzo offerto di serie e regolabile su 8 posizioni. Altra nota positiva riguarda il nuovo sistema Quickshifter EAS 2.0 che risulta veramente a punto. Se alla salita di marcia senza frizione ci hanno abituato ormai diversi modelli, la vera novità è la possibilità di utilizzare il sistema anche in scalata, sopra i 30 km/h. Ci si fa l’abitudine in fretta, e ci si ritrova a volte a cambiare marcia solo per il gusto di farlo. A tanta esuberanza fa da contro altare una ciclistica sicuramente all’altezza della situazione, ma che si è sempre caratterizzata per la sua sveltezza a causa delle quote e del peso limitato, e per una certa nervosità dell’avantreno. La moto infatti scende in piega con una rapidità a volte disarmante e le velocità mantenibili a centro curva sono alte per via della buona stabilità e dell’elevata luce a terra. La Brutale stupisce ulteriormente in uscita di curva per la mancanza di sottosterzo e la facilità nel chiudere ulteriormente le traiettorie qualora ce ne fosse bisogno. Per fortuna il controllo di trazione è risultato tra i migliori da noi provati in quanto compie il suo dovere senza mai risultare intrusivo. Ottimo giudizio nell’insieme anche per l’impianto frenante. La potenza del freno anteriore è davvero elevata con la leva che si mantiene sempre facilmente modulabile, mentre abbiamo trovato fin troppo aggressiva la risposta del posteriore, fattore un po’ fastidioso per chi è abituato a pizzicare la leva per correggere le traiettorie in uscita di curva.


Conclusioni


In definitiva si tratta di una motocicletta tra le più adrenaliniche presenti sul mercato, capace di emozionare ogni volta che la si guida, ma che richiede ai meno esperti di imparare a capirla progressivamente, e agli esperti di mantenere sempre ottime doti di autocontrollo per non ritrovarsi a strafare.


 


In questo Test abbiamo utilizzato:


Casco X-lite
Giacca Arlen Ness
Guanti Arlen Ness
Jeans Arlen Ness
Scarpe Gaerne

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