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Le 5 moto semicarenate più incomprese di sempre

Perchè le sportive stradali con mezza carena non hanno mai avuto successo pur essendo eccellenti su strada?

Moto - News: Le 5 moto semicarenate più incomprese di sempre

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Il mercato motociclistico degli ultimi 20 anni ha attraversato diverse fasi, alcune davvero inaspettate come il boom delle moto supersportive nei primi anni '00 o l'attuale regno incontrastato del BMW GS. Altri fenomeni invece sono molto più razionali e meno "cult" come il lungo periodo di diffusione delle enduro "dual" negli anni '90 o il boom naked arrivato dopo la prima Monster 900.


In questi anni, però, abbiamo avuto anche un flop clamoroso e decisamente immeritato come quello delle moto sportive stradali semicarenate. Si tratta di una delle categorie più sottovalutate di sempre e - a torto - snobbate dai più. Queste sono le 5 moto semicarenate più incomprese, fra le stradali più valide mai realizzate, che rimangono regine di un mondo nascosto dove la moda non è mai arrivata, 


1. SUZUKI SV 1000 S
Sorella maggiore della SV 650 S, vanta un bicilindrico 1000 fra i più longevi e affidabili che la storia ricordi. Nacque con il progetto TL 1000 S (1997) ed è arrivato fino ai nostri giorni nella sua ultima evoluzione con la V-Strom 1000 2014. La SV 1000 S era una sportiva agile e ben equilibrata grazie a un telaio perfetto, che ebbe molto successo nella SV 650 naked. Suzuki pensava di fare il botto con la versione da 1 litro, ma il mercato non l'accettò preferendo le supersportive GSX-R 750 e 1000.


2. DUCATI SUPERSPORT 750/900 HF
L'ultima versione disegnata da Pierre Terblanche ed entrata nel mercato nel 1998 è stata la Supersport migliore di sempre e allo stesso tempo la più incompresa. Forse le linee non hanno convinto molto o forse la presenza delle supersportive sempre maggiore le ha tarpato le ali, ma non fu mai apprezzata dal mercato nonostante la storia di successo della precedente versione con il faro quadrato e i carburatori. La Supersport più diffusa fu la carenata e ne vennero vendute davvero poche con semicarena HF (Half Fairing).


3. APRILIA SL 1000 FALCO
Il motore Rotax V60 montato da Aprilia a cavallo degli anni '00 sulla serie RSV è sempre stato esaltato da stampa e appassionati, purtroppo però non venne valorizzato quando entrò nel telaio della SL 1000 Falco, una sportiva stradale semicarenata a metà strada fra la RSV Mille e la turistica RST Futura (anche lei un flop clamoroso). Il suo telaio in alluminio non troppo rigido e il suo motore con più coppia in basso esaltava le caratteristiche stradali. Con un'estetica piacevole e innovativa, fu probabilmente la migliore Aprilia V60 prodotta ma anche quella che vendette di meno.


4. HONDA VTR 1000 FIRESTORM
Fra gli insuccessi delle semicarenate, forse questo è quello meno amaro. La VTR 1000 Firestorm infatti fu la più apprezzata di questa categoria, forte della potenza del marchio giapponese e di un'estetica decisamente gradevole. Il suo motore bicilindrico 1000 si abbinava alla perfezione con il suo telaio tipicamente stradale. La potenza era giusta e la guida su strada appagante. Non fu un successo, ma fu un flop meno pesante degli altri citati.


5. YAMAHA TRX 850
Così incompresa e poco diffusa che in molti non sanno della sua esistenza. Si tratta di una moto semicarenata tipicamente stradale, con il motore granitico della TDM 850 infulcrato in un telaio a traliccio e in un'estetica che faceva il verso alle moto italiane, ma mantenendo una certa personalità. Il suo bicilindrico parallelo dalla potenza media e le sue dimensioni compatte ne facevano un'ottima sportiva stradale, forse non agilissima ma stabile e appagante sul guidato. È un'impresa trovarne una originale ben conservata sul mercato.


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