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La guida difensiva, questione di sopravvivenza

Per circolare in sicurezza, soprattutto nel traffico urbano, occorre prevenire le manovre altrui

Moto - News: La guida difensiva, questione di sopravvivenza

Prima di tutti la difesa: è la base di una squadra di calcio forte. Lo sa bene la Nazionale di calcio italiana, che s’è fatta “infilare” da tutti gli avversari, venendo eliminata ai Mondiali in Brasile: non sapeva prevenire le manovre d’attacco altrui. Ma lo stesso concetto è applicabile a chi va in moto e in scooter: occorre guidare in modo difensivo.


VELOCITA' INTELLIGENTE

Bisogna cioè prevenire le manovre altrui, così da avere il tempo di reagire e di impostare una “contromossa” prudente, usando con sapienza anche gli specchietti, per tenere tutto sotto controllo. Si parte, ma questo è scontatissimo, da una velocità moderata, o comunque rapportata al tipo di strada, al traffico, alla visibilità. È la basa della guida difensiva. Allora, se si inizia con una velocità intelligente, si può elaborare una strategia ancora più vincente, che ci tenga alla larga dagli incidenti.

FATEVI VEDERE E SENTIRE!

Il secondo passo, in questo senso, è l’esigenza assoluta di farsi notare. Intendiamoci: non dovrete pavoneggiarvi con manovre azzardate, ma cercare di mostrarvi negli specchietti retrovisori delle vetture e dei mezzi pesanti che vi precedono. Ecco perché è sempre meglio evitare di stare nell’angolo cieco, di tre quarti posteriore, rispetto alla macchina davanti a voi. E comunque, anche se siete visibilissimi, non date per scontato che l’automobilista innanzi a voi vi abbia visto: la guida difensiva vi impone di pensare il peggio, per prevenire il peggio.

SORPASSO SI', MA...

Il sorpasso va effettuato con la massima prudenza possibile, cercando di intuire, dall’andatura del veicolo davanti, dal tipo di guida, se e come potrebbe mai spostarsi. In ogni caso, se avete davanti a voi un automobilista imbranato e pericoloso, le opzioni sono due: lo superate quanto prima, in sicurezza, e vi allontanate il più possibile da lui, oppure mantenete saldamente la distanza di sicurezza, pronti a una manovra di emergenza se il guidatore dovesse frenare o svoltare di colpo.
Micidiali i sorpassi dove siano presenti incroci e semafori: il rischio è che sbuchi qualcuno da destra o sinistra d’improvviso, magari dopo essere stato a lungo nascosto da una fila di auto. E se piove, tutto si complica, con gli spazi di frenata che diventano lunghissimi. A tale proposito, cercate sempre e comunque di capire il tipo di asfalto, e se questo vi permette di raggiungere una certa velocità. Attenzione in particolare alle strisce bianche sull’asfalto, molto scivolose.

SMARTPHONE: IL NEMICO N°1
I guai, per chi va in moto o scooter, in città e fuori, sono aumentati con l’avvento degli smartphone: troppi automobilisti tendono a distrarsi con quell’aggeggio, e a guidare con il telefonino in mano. Secondo recenti studi scientifici, è come se guidassero ubriachi. La soluzione è di stare quanto più alla larga da questi pericoli pubblici, dando anche un’occhiata al loro comportamento al volante, cercando cioè di intuire se stiano parlando al telefonino.


MEZZI PESANTI E MANOVRE "STRANE"

Discorso particolare per i trattori e le macchie agricole, specie se sono davanti a voi e devono svoltare: occhio, magari per andare a sinistra fanno prima un piccolo spostamemento a destra e viceversa, così da avere spazio sufficiente per la manovra. In generale, chi guida quei mezzi non ha l’abitudine di confrontarsi con le moto: ricordatelo.

ROTONDE, LE REGINE D'ITALIA

Per quanto riguarda le rotatorie, in Italia la confusione regna sovrana, e spesso a pagarne le conseguenze sono i motociclisti. Per una guida difensiva e preventiva, ricordate che può avere la precedenza di entra nella rotatoria, oppure chi già circola nel rondò (in questo caso, all’ingresso c’è il cartello di precedenza con punta ingiù). Poi ci sono le rotonde miste, con qualche entrata dove avete la precedenza e qualche altra dove dovete invece concederla.

In conclusione, è importante evidenziare che esiste non solo la distanza di sicurezza da chi è davanti a voi (quella che vi separa longitudinalmente dai veicoli davanti e dietro), ma anche quella che vi distanzia lateralmente da coloro che vi sorpassano o che voi sorpassate. È preziosa come e più della prima per chi va in moto. E se poi il caso vuole che qualche automobilista vi faccia arrabbiare, beh, in alcuni casi se vi arrabbiate il Giudice è dalla vostra parte...


 

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