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Ducati Diavel Carbon my 2015 - TEST

Look ancora più ricercato e un Testastretta 11° DS con 162 CV che ora sanno anche andare a passeggio. I prezzi partono da 17.990 euro

Moto - Test: Ducati Diavel Carbon my 2015 - TEST

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Aveva stupito tutti già nel 2011, non solo per il suo look ma soprattutto dopo averla provata: ma adesso che lo conosciamo il Diavel non ci "frega" più. Si perchè, la prima volta che lo vedi si cerca di immaginarlo tra le curve, magari in un misto stretto, e la mente subito cade nel tranello giudicandola (erroneamente) come una moto più da sfoggiare che da guidare. Poi ci sali, la provi, torni al punto di partenza, scendi, la riguardi, fissi il gommone posteriore Pirelli da 240 mm e fatichi a credere che tutto quello che hai appena "combinato" lo hai fatto a cavallo di questa "mega-sport-cruiser". E anche il nuovo Ducati Diavel my 2015 non è da meno, anzi: questo restyling potrà ingannare qualcuno, ma almeno questa volta, non noi.
Il suo look è infatti ancora più raffinato e il motore Testastretta 11° DS offre ancora più confort ai bassi regimi, mantenendo inalterata quella sportività inequivocabilmente Ducati che tutto il mondo ci invidia. Noi l’abbiamo provata a Monte Carlo e, delle due versioni disponibili, per essere coerenti con l’esclusività della location che ci circondava, abbiamo scelto la più pregiata Carbon. Entrambe le versioni saranno disponibili nel corso del Diavel "Open-Weekend del prossimo 12 e 13 aprile, ma se volete già sapere dove cambia e come si guida il nuovo diavolo emiliano, continuate a leggere!

LED LOOK

Il Diavel 2015 si presenta rinnovato sia nell'estetica che nella tecnica, seguendo un lavoro di affinamento che ha reso la moto più fruibile, confortevole e dal design più filante di prima. Gli aspetti esteriori del Diavel 2015 partono dal nuovo fanale anteriore full led completamente ridisegnato nelle forme e montato su un supporto in alluminio ricoperto con una cover in lega leggera spazzolata e sormontato da un piccolissimo plexiglas fumè che si raccorda alla perfezione ai riser del manubrio, anch'essi ridisegnati.
Sono nuove anche le frecce anteriori a led incastonate in nuovi coperchi dei radiatori, giusto al di sotto delle nuove prese d'aria per il motore dal design più vistoso.
Per migliorare il comfort a bordo è stata ridisegnata la sella che offre una una seduta meno costrittiva e un design più ricercato fatto di costolature trasversali di stampo classicheggiante. Completano il quadro degli aggiornamenti tecnici le nuove indicazioni nella strumentazione per livello del carburante e cavalletto laterale.

TESTASTRETTA 11° DS: SPORT-CRUISER
La nuova Diavel si distingue non solo per gli aggiornamenti estetici, ma anche per aver adottato il motore Testastretta 11° DS che Borgo Panigale ha inaugurato con la Multistrada 2013, che ha una candela in più su ogni testa, questo per bruciare meglio la miscela aria-benzina immessa in camera di combustione e di conseguenza ottimizzare il consumo di carburante e migliorare le prestazioni, in abbinamento a un nuovo impianto di scarico con terminale sempre sdoppiato sul lato destro ma con uscita a "fetta di salame". La nuova versione è capace di 162 CV come la precedente, ma il picco massimo si raggiunge a 9.250 giri/min invece che a 9.500 giri/min. La coppia motrice cresce da 127,5 Nm a 130,5 Nm, si capisce quindi che il DS privilegia il piacere di guida su strada con una migliore risposta e spinta all'apertura del gas.

UN TEST "IN-DIAVELATO"
Lo abbiamo appena provato sulle Alpi Marittime francesi (tra Monte Carlo, il Col De Braus e Sospel) e va subito detto che anche il Diavel my 2015 offre lo stesso "divertimento esplosivo" del suo predecessore, ampliando però il piacere di guida verso il basso, grazie al nuovo motore e a una gestione dell’elettronica in grado di coccolarvi di più quando cercate confort e andature più rilassate, magari in coppia. Se infatti l’ottima ciclistica è rimasta quella del my 2011 - interasse (1.590 mm), inclinazione del canotto (28°), altezza della sella (solo 770 mm da terra) - le differenze più interessanti che si scoprono guidando il Diavel riguardano l’erogazione del motore.

I 162 CV del bicilindrico Testastretta 11° DS (come quello dell’ultima Multistrada) iniziano a farsi sentire in maniera consistente già a partire dai 5.000 giri, con una progressione che, soprautto con il riding mode "Sport", non teme il confronto con una vera Dragster USA… Se però la mappa Sport è diventata ancora più godibile (rimanendo al contempo 100% adrenalinica), è ai regimi più bassi che questo Diavel my 2015 mette in mostra il suo lato più "cruiser". Già a partire dai 2.000 giri, il Testastretta 11° DS riprende con più dolcezza rispetto al passato, con meno strappi e maggiore fluidità, indipendentemente dalla mappa che state utilizzando. In città la mappa Urban è ora ancora più calzante, con 100 CV tondi tondi che divertono e non scoraggiano nemmeno sul pavè, a patto di non giocare troppo coi Riding Mode nella sezione dedicata al controllo di trazione: se lo disattivate (opzione sempre possibile, da fermi) anche 100 CV possono mettere in difficoltà.

Le mappe "full-power" Touring e Sport invece sono perfette per godere tutta l’erogazione del bicilindrico emiliano lontano dai centri abitati e, magari, in pista. Sì perchè, con questa Ducati si può andare anche tra i cordoli dato che, come ci conferma Giulio Malagoli - Ducati Product Marketing Director - l’angolo di inclinazione laterale del Diavel (in condizioni di carico normale) è di circa 42°: provate a farlo con un’altra "cruiser"! L’unica accortezza, se proprio siete dei pistaioli, è magari quella di attingere alla lunga lista degli accessori Ducati Performance e dotare la vostra moto di pedane regolabili, visto che quelle di serie sono inclini ad "accarezzare spesso l’asfalto" quando il ritmo di guida è molto allegro.
I cambi di direzione sono rapidi considerando l'interasse non proprio corto, e i 205 kg (a secco) di questa Carbon (210 kg per la versione standard) si lasciano condurre con facilità, anche nel misto veloce grazie anche alla sella bassa che permette un controllo totale. Nulla da dire sui freni, come da tradizione Ducati, potentissimi e ben gestibili in tutte le situazioni, sempre abbinati all’ABS 9MP by Bosch, di serie.

Il Ducati Diavel 2015 è quindi una cruiser dal look ancora più curato e personale, con un fascino che calamiterà l’attenzione di tutti tra le vie del centro città, ma che saprà anche stupire qualche ignaro smanettone della domenica tra le curve di montagna. Se dovete farla viaggiare in autostrada però, equipaggiatela col cupolino (optional) in stile Diavel Strada e, ogni tanto, date un occhio all’indicatore di carburante: il Testastretta offre tantissimo, ma se lo strizzate come fareste con una sportiva pura... consumerà come una sportiva.
Se poi, oltre al prezzo di listino di 21.490 euro (17.990 per la versione standard), adeguato al tipo di moto e alla qualità offerta, vi rimane ancora budget, sbizzarritevi con gli accessori Ducati Performance come lo scarico Termignoni o i cerchi forgiati e state certi che ne vedrete delle belle, e non solo quando si tratta di aperitivo...

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco X-Lite
Giacca Ixon
Pantaloni Spidi
Paraschiena Dainese
Guanti Alpinestars
Stivali Stylmartin

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