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Ducati Hyperstrada - TEST

Divertimento Hyper e comfort migliorato rispetto all Hypermotard, per una moto fatta per entusiasmare, viaggiando soli o in coppia. Costa 12.790 euro con borse laterali, parabrezza e altri accessori ad hoc per il turismo

Moto - Test: Ducati Hyperstrada - TEST

Tempi duri per gli appassionati di moto sportive, anzi, durissimi. Giustificare a se stessi (… e non solo) l'acquisto di una moto "egoisticamente" proiettata al piacere di guida del solo pilota potrebbe diventare un grosso problema, soprattutto in un momento economicamente delicato che vede le moto "tuttofare" di stampo turistico come la soluzione più razionale e politicamente corretta per mettere d'accordo tutti e tutto, dai pruriti sportivi della domenica mattina, alle esigenze coniugali della domenica pomeriggio, ma anche e soprattutto, senza dimenticarsi della routine settimanale. Questo difficile incastro di necessità non è però sconosciuto a Ducati che non ha lasciato soli i propri appassionati, proponendo una soluzione che si colloca a mezza via tra sportività e versatilità e che risponde al nome di "Strada". Un suffisso, un programma che, dopo la capostipite Multistrada 1200 totalmente votata ai viaggi (sempre in salsa Ducati ovviamente) e la Diavel Strada, ora la famiglia si allarga alla Hyperstrada, variante dedicata al turismo a medio raggio derivata direttamente dall'ultima generazione della Hypermotard 2013, da noi provata di recente. Alcune modifiche squisitamente di taglio turistico, una dotazione di serie ampliata e studiata per le esigenze di chi con la moto macina chilometri anche in coppia ed ecco pronta la formula che dovrebbe conquistare circa la metà della clientela Hyper, secondo le previsioni di Ducati. Per soddisfare le nostre brame di prova, Ducati non ci ha fatto mancare nulla in fatto di location, portandoci nella splendide cornice della Val d'Orcia in Toscana, in un tripudio di curve e colori tra i comuni di Bagno Vignoni e Montepulciano (SI), una meraviglia solamente scalfita da qualche goccia di pioggia che però non ci ha impedito di entrare in intimità con la nuova Ducati Hyperstrada.

HYPERSTRADA: COSA CAMBIA E QUANTO COSTA
Il nuovo design della Hypermotard di ultima generazione (per fortuna), non è stato alterato, quindi il fascino della fun-bike emiliana rimane integro al 100%. Ovvio che, per renderla più adesa alle esigenze di un pubblico più incline all'utilizzo quotidiano, le modifiche e l'equipaggiamento si notano assai bene, ma questo è il prezzo che bisogna pagare per trasformare una fun-bike totale in una… fun-bike da viaggio! Nei 12.790 euro del prezzo di listino, oltre a tutta l'elettronica della Hypermotard, è compreso un buon numero di accessori specificatamente studiati per Hyperstrada. Partendo dalla parte posteriore, è impossibile non notare le due borse laterali semi-rigide da 25 litri di capacità ciascuna, mentre sempre sul codino è stato montato un maniglione che incorpora gli attacchi per il topcase posteriore da 31 litri di capacità che è possibile avere come optional a 599 euro. Passando alla sella, questa è stata totalmente rivista: ora è più larga nella seduta del pilota e più imbottita, in particolar modo nella parte dedicata al passeggero. Volendo, aggiungendo 244 euro, è possibile avere una sella più bassa di 20 mm. Sempre con l'obiettivo di offrire un più solido appoggio a terra, Hyperstrada ha un assetto più basso di 20 mm rispetto al modello standard, una soluzione ottenuta intervenendo sulla medesima forcella Kayaba con steli di 43 mm di diametro e sull'ammortizzatore Sachs, entrambi con 150 mm di escursione su questa versione della gamma Hyper. Se poi si desidera un'altezza da terra ancora più ridotta è possibile richiedere la Hyperstrada in versione Low, abbassata di ulteriori 20 mm fino quindi a raggiungere gli 810 mm di altezza da terra (abbinamento Hyperstrada Low con sella ribassata).
Completano poi l'equipaggiamento un cupolino di medie dimensioni, un riser al manubrio che lo rialza di 20 mm, il cavalletto centrale e due prese da 12 V per ricaricare navigatori satellitari o abbigliamento termico. Se poi si desidera attingere alla lunga lista di accessori extra avrete l'imbarazzo della scelta. Se poi la stagione invernale non vi ha mai fermato ma tenere le mani al caldo è per voi d'obbligo, sappiate che le manopole riscaldate sono disponibili e costano 229 euro. Per dare invece maggior carattere alla vostra Hyperstrada, in piena filosofia Ducati, sono presenti nel catalogo di accessori numerose parti in carbonio come il parafango anteriore (offerto a 285 euro) e posteriore (270 euro), mentre se è il sound che vi intriga per dar voce ai vostri desideri si parte da 1.555 euro per il terminale basso omologato, fino ad arrivare al kit scarico completo.

TESTASTRETTA 11° NEL CUORE… E TANTA ELETTRONICA
Il turismo è una gran bella cosa, siamo tutti d'accordo, ma se lo si fa con la giusta spinta è davvero impareggiabile. Analogamente alla ciclistica invariata rispetto alla nuova Hypermotard, la Hyperstrada porta anch'essa in dote il nuovo bicilindrico Testastretta 11° da 821 cc raffreddato a liquido mantenendo invariate le quote vitali, sintetizzabili in 88,0 x 67,5 mm. Il rapporto di compressione è di 12,8:1, la distribuzione è desmodromica a 4 valvole per cilindro, mentre la potenza rimane di 110 cavalli a 9.250 giri/min con una coppia massima di 9,1 kgm a 7.750 giri/min.
Analogamente alla Hypermotard, anche la Hyperstrada può vantarsi di una dotazione elettronica ultra completa. A partire dell'ABS Bosch 9MP di serie, l'ultima Hyper di Borgo Panigale offre il meglio della tecnologia di Casa riassunta nel Ducati Safety Pack, di serie su tutta la gamma che comprende il Riding Mode e il DTC (controllo di trazione regolabile ed escludibile). Grazie al Riding Mode è possibile avere tre diversi caratteri della propria Hyper: Sport con 110 CV di potenza, DTC a livello basso, e ABS a livello 1 con ridotto controllo del sollevamento del posteriore. Touring, la mappatura preferita dalla Hyperstrada, che fornisce 110 CV ma con risposta più progressiva del RbW all'apertura del gas, intervento superiore del sistema DTC e livello 2 di efficienza frenante dell'ABS con massima stabilità in frenata e controllo del lift-up. E Urban, che riduce la potenza a 75 CV con erogazione molto progressiva del RbW, intervento più consistente del DTC e ABS a livello 2 con massima stabilità in frenata e controllo del sollevamento del posteriore.

SU STRADA… SEMPRE HYPER!
Da Borgo Panigale l'obiettivo da raggiungere era chiaro: creare una moto con la quale poter affrontare la quotidianità o viaggi mediamente impegnativi, ma potersi divertire nella più coerente delle abitudini Ducati quando le curve lo permettono (o lo esigono). Se la base di partenza è infatti una fun-bike maledettamente "ignorante" e con un carattere a tratti da domare, era logico aspettarsi un lascito alla sorella Strada non troppo differente… e così è stato. Tra le colline senesi abbiamo percorso circa 180 km e… ci siamo divertiti alla follia con questa Hyperstrada, una moto dalle doti sportive che però sa coccolare pilota e passeggero con tante mirate attenzioni grazie ad accessori utili e una ergonomia ricalibrata nei punti giusti. L'impostazione da Hyper la si intuisce subito, anche da fermi: per un pilota alto 175 cm tutto è perfetto (con sella standard) e il manubrio rialzato facilita una posizione di guida molto comoda e rassicurante. Anche la sella risulta molto differente da quella della Hypermotard, meglio imbottita e la larghezza è quella giusta, anche se in movimento gli spostamenti non sono così semplici poiché la seduta è più vincolante del modello standard.
Una volta in marcia, dopo alcuni brevi tratti in modalità "Sport" (110 CV "selvaggi") e "Urban" (75 CV "mansueti"), selezioniamo i 110 CV addolciti della opzione "Touring", perfetta, che ci accompagnerà per tutta la giornata. Il Testastretta 11° è impeccabile, sempre pronto a riprendere anche dai regimi medio-bassi, ma forte di un allungo clamoroso, abbinato ad un sound che arriva dal terminale basso dritto al cuore. Nei tratti di superstrada la protezione aerodinamica è sufficiente per il busto, ma spalle e testa rimangono esposte all'aria, un dettaglio trascurabile se non si devono affrontare trasferte autostradali di svariate centinaia di km, ma non dovrebbe essere questo il campo di giochi di questa versione… Se infatti ci si lascia alle spalle la monotonia delle tangenziali e, come nel nostro caso, ci si tuffa in un tripudio di curve e controcurve Made in Tuscany, allora la Hyperstrada diviene improvvisamente una compagna perfetta anche quando veniamo sorpresi da qualche goccia di pioggia e, in questo caso, le borse laterali sono state provvidenziali per contenere l'anti-pioggia e proteggere la nostra attrezzatura fotografica. Nei tratti asciutti non ci siamo fatti mancare nulla e, sempre in modalità Touring con ABS 2, la Hyperstrada ha confermato la bontà del suo telaio a Traliccio e l'affidabilità dell'impianto frenante con pinze Brembo e dischi da 320 mm all'anteriore. Nemmeno il peso (182 kg a secco, 204 kg in ordine di marcia) è stato intaccato troppo dal maggiorato equipaggiamento.L'handling a nostro avviso è eccellente e, se si esclude qualche barriera psicologica nell'inserimento in curva (tornanti in particolare) causata da un avantreno migliorato ma sempre molto "particolare", non divertirsi con la Hyperstrada è quasi impossibile. Rispetto ala Hypermotard, unico neo è forse la più ridotta luce a terra derivata dall'assetto ribassato, specie in versione "low": a pieno carico o nella guida "allegra" è bene tenere i piedi ben arretrati sulle pedane per evitare di smussare eccessivamente gli stivali che potrebbero toccare l'asfalto.
Da Borgo Panigale sono quindi riusciti a confezionare un mix di prodotto che diverte, ma che sa anche rendersi utile quando il passeggero scalpita e i km da affrontare vanno ben oltre il percorso casa-ufficio.

CI PIACE

Motore entusiasmante
Frenata potente e sicura
Elettronica affidabile

NON CI PIACE

Sella troppo contenitiva
Protezione migliorabile
Luce a terra a pieno carico

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO

Giacca e paraschiena: Dainese
Casco: Nolan N86
Pantaloni: Spidi
Guanti: OJ
Stivali: Stylmartin


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