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Alex Zanotti: intervista esclusiva al miglior italiano alla Dakar 2013

"Siamo stati grandi e ringrazio TM Racing!"

Moto - News: Alex Zanotti: intervista esclusiva al miglior italiano alla Dakar 2013

"Chiudiamo" la Dakar 2013 con un’interessante intervista al miglior italiano in gara, Alex Zanotti! Abbiamo avuto modo di scambiare due parole con il Campione del Mondo Baja 2012 poco prima di Natale, ed oggi, torniamo ad effettuare uno scambio con lui.

Alex, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere prima della Dakar. Hai partecipato alla precedente edizione, com’era la gara quest’anno? Organizzazione, percorsi... cosa ci dici?
"L'organizzazione della Dakar è impeccabile come sempre, uno standard che definirei eccellente. Il Percorso a me è piaciuto molto, la prima parte era all'incirca il percorso dello scorso anno al contrario, quest'anno siamo stati fortunati con le temperature che non erano elevate come l'anno passato".

Quest’anno non è andata molto bene... cosa è successo?
"E' successo di avere svariati problemi legati alla pompa della benzina condizionati da altitudine e temperature elevate. Purtroppo le condizioni del Sudamerica sono uniche, vedi anche la HRC che nonostante gli ottimi test in Marocco e California, alla Dakar hanno riscontrato anche loro problemi dello stesso tipo. Purtroppo noi siamo piccolini e per risolvere il problema abbiamo impiegato 10 giorni, anche perchè non sei in azienda che provi rientri, cambi qualcosa poi riprovi. Alla Dakar parti e quando arrivi riferisci al tecnico cosa non andava. Mi fa ridere chi sento affermare che va alla Dakar solo dopo aver svolto i test e verificato che è tutto a posto, ridicoli".

Non considerando il problema alla pompa della benzina, la moto è risultata affidabile? Se ricordo bene avete cambiato solo un propulsore...
"Sistemato tutto la moto andava veramente bene e credo che come motore sia una delle moto più affidabili dell'intera Dakar. Abbiamo cambiato un solo motore per precauzione, ma non ha mai avuto nessun tipo di problema".

Nonostante i problemi alla moto, hai chiuso come il miglior italiano.
"Si ho chiuso come migliore degli italiani nonostante i primi dieci giorni, però va detto che questo è avvenuto per lo sfortunato ritiro di Botturi che fino quel momento aveva fatto un ottima gara".

E’ stata una Dakar di sofferenze per te, più rimorsi o più rimpianti?
"Nessun rimpianto, il nostro obiettivo quest'anno era arrivare in fondo per sviluppare una moto che tra qualche mese verrà prodotta in serie. Questa gara è servita per individuare i difetti ed ora nascerà una moto eccezzionale. Certo se non avessimo avuto problemi eravamo nei 15, ma con i se ed i ma non si va lontano, quindi l'anno prossimo vedrete!".

Chi è il pilota che ti ha più impressionato?
"Piloti che mi sono piaciuti sono stati David Casteau, perchè si è dovuto ritirare quando era in testa causa un incidente non imputabile a lui, fino a quel momento aveva fatto una gara bellissima, poi Lopez ripresosi pienamente dall'incidente e qualche nuovo pilota, alcuni dei quali (non arrivati) li definirei dei Kamikaze".

Il futuro di Zanotti. Nella precedente intervista ci hai descritto il programma, è cambiato qualcosa da allora? Cosa farai nel 2013?
"Non è cambiato nulla, Mondiale Baja, poi la Dakar 2014. Per la Dakar stiamo lavorando per presentarci con una struttura importante che sarà anche la base dei clienti con assistenza e servizio ricambi. Intanto stiamo lavorando intensamente a questo progetto e se riusciremo a realizzarlo sarà una bellissima soddisfazione".

Se in questo momento fosse ottobre 2012, un po’ come il film Ritorno al Futuro, cosa cambieresti?
"Ottobre 2012? Non cambierei nulla perchè abbiamo fatto un ottimo lavoro, siamo stati grandi e ringrazio Tm Racing. Se vi ricordate KTM ci ha messo un po’ prima di riuscire a finire una Dakar".

Per finire: raccontaci qualcosa di particolare che ti è successo alla Dakar. Al bivacco, o in gara, come preferisci.
"Aneddoti tanti, considera che quando avevamo il problema dei serbatoi, ho fatto anche 30 Km con una persona in sella per andare in una capanna dove viveva nel deserto per recuperare la benzina. Oppure una volta i poliziotti hanno svuotato le loro moto di servizio per darmi la benzina, e questo quando avevamo sistemato il problema alla pompa, quindi considera quanto tempo perdevo e nonostante tutto ero nei 30 dell'assoluta".

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