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Autodromo di Modena e Ministero dell'Ambiente insieme per ridurre la CO2

Siglato un accordo dal Ministro Clini e da Angelo Borghi, A.D. della pista

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Nel cuore della Motor Valley, nasce un progetto per la riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture, che comportano significative ricadute in termini di crescita contro la crisi in atto, ma anche potenziali fattori di stress per l’ecosistema.
L’Autodromo di Modena, infrastruttura di primo piano per il settore dei motori in Italia, ha infatti ha stipulato con il Ministero dell’Ambiente un accordo volontario per la promozione di progetti comuni finalizzati all’analisi, riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima derivante dalle procedure di gestione dell’Autodromo di Modena..Assieme a Lamborghini, quindi, anch’essa firmataria di un accordo con il dicastero, la struttura modenese si colloca in Italia come esempio di realtà sensibile alla necessità di una riduzione dei gas serra, anche nel mondo dei motori.

L’accordo, della durata di un anno, è stato firmato il 29 novembre scorso dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, e da Angelo Borghi, amministratore delegato di Vintage spa, società concessionaria dell’autodromo. "Con questo accordo intendiamo rafforzare la nostra politica ambientale riguardo alla problematica del cambiamento climatico – spiega Borghi – aderendo ad iniziative ed impegni volontari che si pongano in linea con le politiche governative nell’ambito del Protocollo di Kyoto e del Pacchetto Clima-Energia dell’Unione Europea".

"L’adesione dell’Autodromo di Modena a questa iniziativa – dichiara il Ministro Clini -, si inserisce in un ampio programma del ministero per la valutazione delle performance ambientali legate ai processi produttivi, ai prodotti e ai servizi, che diventano con sempre maggiore forza, fattori di competitività, e driver di sviluppo in Italia e all’estero."

L’interesse del soggetto gestore dell’Autodromo di Modena verso il tema della sostenibilità ambientale era già vivo dall’avvio delle sue attività. Parte importante della mission è l’apertura verso nuovi modi di intendere la mobilità, obiettivo che si concretizza nell’organizzazione di eventi sportivi non motoristici (di ciclismo, podismo, handbike, roller), eco maratone di veicoli ad emissioni zero e corsi di green drive per imparare a guidare ottenendo una riduzione nei consumi di carburante. La struttura nasce infatti come centro di guida sicura, con corsi anche di guida sportiva e daily drive, e soprattutto un’alta specializzazione nelle tecniche volte a migliorare la sicurezza e le performance attraverso il controllo dei movimenti oculari (detti movimenti "saccadici") ed un corretto puntamento visivo.

Nel quadro dell’intesa, i due firmatari si impegnano affinché sia definita una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio (carbon footprint) relativa all’Autodromo di Modena. In particolare, Vintage spa intende condurre l’analisi delle emissioni di GHG – Greenhouse Gas, e la relativa contabilizzazione in termini di CO2 equivalenti, in relazione alle procedure di gestione dell’Autodromo di Modena, nell’ottica di una loro riduzione e/o neutralizzazione attraverso i meccanismi del Protocollo di Kyoto. La società inoltre sarà impegnata nella definizione di un sistema di carbon management, specifico per il settore della manutenzione e gestione dell’infrastruttura, volto alla riduzione dell’impronta di carbonio.
Il percorso ha l’obiettivo, condiviso da Ministero e Società, di favorire la sperimentazione e la messa a punto di metodologie ed esperienze replicabili, identificando le tecnologie e le best practices a basso contenuto di carbonio per la riduzione delle emissioni, e la realizzazione di progetti nell’ambito dei meccanismi del Protocollo di Kyoto per la compensazione delle emissioni residue.


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