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MotoGP, Marquez: “Preferirei mi volessero per i risultati, piuttosto che per marketing”

“Questa è la ragione per cui sto lavorando e continuerò a farlo per avere più opzioni tra cui scegliere per il futuro. Il mio obiettivo per quest’anno era essere competitivo, ma se continuerò così nel 2025 vorrò lottare per il titolo”

MotoGP: Marquez: “Preferirei mi volessero per i risultati, piuttosto che per marketing”

Dopo aver ottenuto la sua prima pole position in sella alla Ducati GP23 e il suo primo podio in un Gran Premio, con il secondo posto ottenuto nel GP di Spagna, a Marc Marquez resta soltanto da conquistare la prima vittoria con i colori del team Gresini. Un obiettivo che il pilota catalano potrebbe centrare già questo fine settimana sul tracciato di Le Mans, dove ha già ottenuto tre successi in MotoGP tra il 2014 e il 2019. 

“Mi sento a mio agio a Le Mans, è sempre stata una buona pista per me. Questa stagione sono più competitivo sui tracciati dove prima faticavo e qui l’anno scorso ho lottato con Jorge fino agli ultimi due giri, quindi vedremo se riusciremo a partire bene quest’anno. I test di Jerez sono stati positivi, continuiamo a imparare tante cose e adesso devo trovare il modo per essere veloce e stare vicino a Jorge e Pecco” ha detto Marc, fissando l’asticella per questo fine settimana: “Ero già cauto con la Honda che è una moto che conoscevo e lo sono ancora di più con questa, quindi vedremo come andrà venerdì, ma credo che stare tra i primi cinque tutto il weekend sia un obiettivo fattibile. Poi vedremo se riusciremo a fare un passo avanti e stare tra i primi tre”.

Il secondo posto di Jerez ha sicuramente dato della carica extra all’otto volte iridato, che ha definito il podio andaluso come il migliore della sua carriera.

“Il podio a Jerez è stato speciale soprattutto se pensiamo da dove siamo partiti. È vero che non si è trattato di una gara super speciale, ma arrivavo da un momento davvero difficile ed era da tanto tempo che non salivo sul podio in condizioni di asciutto e che non lottavo testa a testa con il vincitore della gara. Avevo il passo per stare lì con lui ed è stata una bella sensazione - ha spiegato il 31enne - Era da tanto tempo che non mi sentivo così veloce in una gara della domenica. Quello è stato il primo passo, poi staremo a vedere. Avremo certamente dei problemi in futuro su alcuni tracciati, ma  ma per me è stato un piacere lottare con i due piloti che hanno guidato a un livello super e si sono giocati il titolo”.

Dopo la battaglia con Pecco dello scorso Round, il maggiore dei fratelli Marquez è stato protagonista di uno scambio di battute con Davide Tardozzi, che ha commentato durante la conferenza stampa francese.

“Se mi ha comprato la nuova tuta che gli avevo chiesto? No - ha risposto ridendo - Conosco Davide e ho un buon rapporto con lui sin da quando battagliavo con Andrea Dovizioso. Mi conosce e sa che ci provo quando sono davanti. Questa volta è diverso perché faccio anche io parte della Ducati, ma come ho detto domenica, è stato un piacere lottare con il Campione del Mondo fino all'ultimo giro”.

Proprio il team Lenovo Ducati, di cui Tardozzi è Team Manager, potrebbe essere la prossima destinazione di Marc, in ballottaggio con Jorge Martin per il posto di compagno di squadra di Bagnaia nel 2025.

“A differenza di Jorge, io sono nuovo in Ducati e sono arrivato qui in una situazione molto speciale. Adesso, passo dopo passo, mi sento meglio in pista, sono più forte e molto più sicuro e questo era il mio obiettivo per quest’anno - ha commentato - Ovviamente, se continuerò così, il mio obiettivo sarà diverso nel 2025 e nel 2026 e sarà quello di lottare per il campionato. Per farlo bisognerà avere il materiale più aggiornato, in modo da avere maggiori opportunità, ma come ho già detto più sarò veloce in pista e più opzioni avrò per il futuro e se avrò l’occasione per farlo sceglierò al meglio”.

Parlando con la stampa spagnola, Martin ha riaffermato a chiare lettere di voler essere pilota ufficiale nella prossima stagione, ma si è detto altrettanto convinto che la Ducati, alla fine, sceglierà l’otto volte campione per la sua storia e per ragioni di marketing.

Preferisco che la squadra che mi vuole mi voglia per i risultati. Sarebbe molto meglio ed è quello per cui sto lavorando. Ho fatto un cambiamento l'anno scorso, con una strategia e un piano ben preciso nella mia testa e adesso sto trovando quello che stavo cercando. Se continuerò a essere competitivo, avrò più opzioni. Quindi continuerò a lavorare per avere opzioni e poter scegliere ha ribadito il portacolori del team Gresini, tracciando anche un parallelismo con la situazione in cui si è trovato nel 2024: “Quest'anno è diverso dall’anno scorso. L’anno scorso sono stato indeciso fino all’ultimo momento ed è stata dura, mentre quest’anno mi sto divertendo perché sono molto più veloce in pista. Per me la cosa più importante quest’anno era essere competitivo, perché se sei competitivo affronti tutto in modo molto diverso. Poi vedremo. La cosa importante penso sarà che moto avrò. L’obiettivo principale è vincere, ma non è l’unica cosa da tenere in considerazione. Quando si fa una scelta bisogna valutare tutto, anche se vincere è sicuramente l’elemento che pesa di più”.

C'è poi il discorso della sua strategia, quest'anno.

"L'ho detto a Valencia: ho una strategia in testa e se vuoi seguire una strategia, non ascolti nessuno: vai per i fatti tuoi, hai un piano con i tuoi collaboratori. Se cado, cado; se salgo sul podio, salgo sul podio e festeggio. Spero di poter vincere una gara quest'anno, ma per il momento la strategia sta andando bene".

Marquez ha poi spiegato quali aspetti differenziano la sua GP23 dalle Desmosedici 2024 dei rivali Martin e Bagnaia.

Le differenze per me sono minime: non riesco a vedere nessuna differenza. Se guido bene, sento di poter lottare con loro anche con la GP23. Ovviamente ci saranno delle differenze ma bisognerebbe chiederlo a loro che le hanno provate entrambe. Io mi concentro sulla mia moto, continuo a spingere e mi sto divertendo, che è la cosa più importante” ha osservato Marc, che ha poi dato un suo parere sul perché la Ducati vince a Le Mans dal 2020: “È una moto che accelera e frena molto bene ed è la più completa su tutti i circuiti Questo è un circuito stop-and-go su cui penso si vedano bene i punti forti di questa moto”.

Marc poi parla del momento attuale, in tema di mercato piloti.

"La questione è semplice: se un pilota è in scadenza di contratto e una fabbrica, qualunque essa sia, ha le moto libere, il pilota sarebbe un pazzo e la fabbrica sarebbe pazzo a non avere, almeno, una conversazione. Ci sono conversazioni con tutti".

Ma alcune potrebbero essere più difficili di altre. Pensiamo alla Ducati sponsorizzata da Monster che cozza con il fatto che Marc sia brand amabassador di red Bull. La risposta non coglie di sorpresa.

"Nella vita, a volte si devono prendere decisioni che non si vorrebbero prendere, ma siamo tutti qui, sponsor, marchio, fabbrica... per vincere. E per vincere bisogna cercare sempre il meglio. Logicamente, prima di prendere una decisione, prendo in considerazione tutto, non solo una cosa o l'altra. Si mette ltutto sulla bilancia e si vede da che parte va. Bisogna guardare a tutto ciò che è in bilico e valutarlo. Logicamente nessuno è fatto di ghiaccio e tutto pesa, ma l'obiettivo principale qui, quello che pesa di più, è vincere".

In ultima battuta, il pilota iberico ha detto la sua sul nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore nel 2027.

“Prima scherzavo con dei giornalisti spagnoli sul fatto che non so dove saremo nel 2027. Ho guardato le nuove regole e non scenderò nei dettagli, ma sembra che le regole vadano più in direzione dello spettacolo, con qualche restrizione in più dal punto di vista tecnico, e credo che sia positivo per i piloti - ha affermato - Se ci sono meno aspetti tecnici sulla moto, il pilota può fare di più la differenza e il suo valore spiccherà di più. Questo mi piace ed è un po’ la strada che ha seguito anche la F1 l’anno scorso”.

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