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YAMAHA XSR900 GP: sognare le pieghe di Lawson e Rainey

Sulle coste atlantiche in Portogallo per provare la Faster Sons più bella del lotto, una XSR dall base solidissima e dall'estetica che lascia senza fiato, costa 13,499 euro. Ecco come è andata

YAMAHA XSR900 GP: sognare le pieghe di Lawson e Rainey

di Lello Vaccaro

Quando l'ho vista a Eicma 2023 ho ammirato il coraggio e la voglia che Yamaha ha avuto nel glorificare il suo passato, rendendo la XSR900 GP la punta di diamante di tutta la famiglia Sport Heritage. E bene ha fatto, perchè nello stand in quei giorni si scivolava sulla bava lasciata da migliaia di appassionati intorno alla moto. Pensavo poi a quando avrei avuto la possibilità di agguantare quei semimanubri e sentirmi Eddie Lawson con Mino Agostini che mi regge l'ombrellino sulla griglia di partenza o magari Wayne Rainey mentre ascolto i suggerienti del mio capo Kenny Roberts.

Sono solo alcuni dei campioni che hanno vissuto momenti incredibili sulle Yamaha da GP. Si perchè le vere protagoniste erano loro (poi arriviamo alla XSR900GP) le YZR denominate anche OW, che facevano tremare gli spalti dei circuiti al passaggio sui rettilinei. E' a loro che i designer Yamaha si sono ispirati per creare queste carene dalle linee tonde e sgraziate ma così affascinanti della XSR900 GP, che abbiamo raggiunto in Portogallo per provare. E ora siamo qui, in sella alla moto che già da ferma ti pervade con il suo stile e ti catapulta indietro nel tempo, quando il motociclismo era una cosa più seria di com'è adesso! In realtà per un attimo mi sento piccolo e indegno di rivivere quel tempo, una storia dai risvolti così grandi, giganti. Ma tant'è, ormai ci sono dentro fino al collo e magari posso anche un po' strizzarlo a lei il collo, sperando che il giro di 180 Km che faremo sia all'altezza della situazione.

Yamaha XSR900 GP - LA MAGIA DELL'ESTORIL

Dopo un ora siamo subito al circuito dell'Estoril, dove si respira l'aria pesante della storia, fatta di piloti ed eroi, sorpassi e vittorie all'ultima curva in Formula 1, Motomondiale e Superbike. E' più forte l'adrenalina per essere in quei box rispetto a quella avvertita durante i primi km, un percorso non esaltante a dire il vero. Tra i cordoli è previsto un semplice shooting video e foto, quindi niente turno libero. Peccato, sarebbe stato fichissimo girarci con la XSR900 GP perchè l'assetto della moto e le caratteristiche del CP3 ci avrebbero fatto godere come dei maiali in mezzo alle mele. Scatti, riprese e via la tuta per continuare il giro e affrontare finalmente un pò di curve e tornanti.

E' qui che viene fuori il carattere racing della Faster Sons più bella della famiglia. Sono ben integrato al suo interno, rannicchiato abbastanza per evitare flussi d'aria, stringo i semimanubri e spingo forte sulle pedane tenendo per le corna il CP3 da 119 Cavalli. La precisione della forcella KYB da 41 mm puriregolabile ma più in generale il comportamento dinamico di tutto l'avantreno, sono gli aspetti più determinanti del progetto XSR900 GP, perchè offre una stabilià e un controllo pazzesco. Tanto che viene fuori una fiducia enorme nell'aggredire il punto di corda e aprire il gas a metà curva non spaventa anzi mi esalta. La moto resta fedele alla traiettoria impostata e gira rotonda e precisa, fantastico! Anche il mono con leveraggi progressivi ha più regolazioni rispetto a quello della XSR900 ma ciò che arricchisce il pacchetto è senza dubbio la dotazione elettronica YRC.

In questo bel misto sto guidando con il riding mode SPORT ma ci sono anche STREET e RAIN preimpostati e i 2 customizzabili. Ho i livelli al minimo eppure il controllo è assoluto, sarà anche merito di un buon asfalto e le Bridgestone Battlax Hypersport S23 che sono letteralmente incollate al suolo. Grazie alla IMU a 6 assi che arriva dalla R1, in alternativa posso sfruttare l'uso della potenza su 4 livelli, il controllo di trazione su 3 e i vari sistemi che gestiscono ruota anteriore e posteriore. In più di serie c'è il Quick Shift di terza generazione, frizione antisaltellamento e un nuovo Cruise Control facile e intuitivo da utilizzare, che entra in azione già in terza marcia a 49 Km/h. Il tutto affidato alla vista del TFT da 5'' con 4 temi grafici a disposizione e possibilità di esser connesso al telefono. In tutta la prova infatti abbiamo seguito la navigazione, che appare sulla parte inferiore dello schermo. E' ben visibile, così come restano evidenti tutte le altre informazioni.

Yamaha XSR900 GP - IL FORMIDABILE CP3, ANCORA LUI

Conosco bene il 3 cilindri Yamaha, ho posseduto la prima XSR 900 del 2016, due anni indimenticabili con lei. Unico neo l'avantreno un po' ballerino ma che stile, che sostanza, che motore! L'ho poi provato e riprovato su tutte le versioni di MT09 e Tracer 9 fino alla sua nuova versione Euro 5+. 890 cc, 119 Cv a 10.000 g/min, 93 Nm a 7.000 g/min e l'erogazione sempre lineare e progressiva come nessun altro motore in circolazione. L'ho dico spesso: è uno dei propulsori più riusciti per la sua versatilità. La sua massima espressione la vive sulla naked ma tutti stiamo aspettando l'imminente arrivo della R9, anche se in Yamaha quando l'argomento viene tirato in ballo abbassano lo sguardo e non parlano.

Sulla XSR900GP il motore è arpionato al telaio in stile Deltabox, che aveva debuttato proprio sulle moto da gara degli anni '80. Un telaio condiviso con le altre sorelle della famiglia CP3 ma qui ha attacchi al motore più rigidi e l'avantreno è diverso rispetto alle XSR900 che conosciamo. Le piastre di sterzo sono nuove, come diverso è il cannotto di sterzo inclinato di 2° in avanti per aumentare avancorsa e interasse (1500 mm). Il tutto si traduce in una moto più stabile sul veloce ma nonostante ciò anche maneggevole, perchè è facile cambiare rapidamente inclinazione o spingerla in piega. La posizione in sella è assolutamente caricata sui semimanubri perchè è così che vuole la guida sportiva e la XSR90 0GP è una moto sportiva. Non fosse altro che per le pedane, arretrate e con la possibilità di variarne l'altezza, cosa che è possibile anche sulla MT09. Naturalmente si farà un po' fatica a utilizzarla tutti i giorni, ma chi se ne frega! Quando decidi di prenderla per andare a fare due pieghe potrai contare su telaio e soprattutto avantreno solidi e granitici. La si potrà spingere anche in pista, a patto che si sostituiscano le splendide carene di serie con un prodotto after market, sperando che qualcuno le realizzi simili. Del resto quella originale va via velocemente grazie a ferri a R che la fissano alle staffe sulla piastra superiore.

C'è una percezione di qualità ancora più curata rispetto a quanto siamo già abituati ai prodotti Yamaha. Giri intorno alla XSR900GP e non c'è nulla che trovi disappunto. E' nuovo e tondeggiante il serbatoio ma ritroviamo la stessa sella della XSR900, che di serie gode di una vistosa e classica copertura con tabelle porta numero. La si tira via con una brugola, se proprio c'è bisogno di portare un passeggero! Le sue pedane sono nascoste sotto la sella e il loro colore nero le rende quasi invisibili. Insomma il passeggero qui io non ce lo vorrei mai. Il peso dichiarato è di 200 Kg quindi almeno 7-8 in più rispetto alla XSR900, questo per la voluminosa semicarena che lascia in bella vista gran parte del motore. Dimenticavo i freni. Una pompa Brembo dedicata spinge su pinze Nissin a doppio pistoncino, che frenano 2 dischi da 298 mm. Un impianto che dà tanta forza e soprattutto fiducia per quanto è modulabile e potente. Sulla ruota posteriore invece agisce pinza a singolo pistoncino su disco da 245 mm.

Yamaha XSR900 GP - PREZZI E KIT

Ma se proprio devo scegliere di comprare la Yamaha XSR900 GP al prezzo di 13.499 euro fc, a quel punto lo farei scegliendo anche i Racer Pack dedicati, che fino a un costo di 3.172 Euro mi offriranno carene inferiori complete, scarico Akrapovic, cupolino integrale e portatarga più corto.

In Yamaha nessuno si sbottona ma nemmeno hanno negato che possa arrivare presto una nuova supersportiva targabile su questo pacchetto CP3-telaio rigido. Il passaggio dalla XSR900GP alla R9 sembra quasi propedeutico, anche perchè dal 2025 mancherà in gamma Yamaha una sportiva di alta cilindrata che sia targabile, visto che R1 ed R6 saranno disponibili solo in versione pista e le R3 e R7 non basteranno certo per colmare il gap delle sorelle maggiori. Non ci resta che attendere fiduciosi...

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