Tu sei qui

SBK, Bautista: “Denning? Forse ce l’ha con me da quando ho lasciato la sua squadra”

“Paul mi aveva chiesto di restare con una 800cc, ma io ho detto no e forse è per questo che ha perso l’opportunità di continuare in MotoGP ed è contro di me. Il rinnovo? Prenderò presto una decisione”

SBK: Bautista: “Denning? Forse ce l’ha con me da quando ho lasciato la sua squadra”

Tra scrosci di pioggia, folate di vento e temperature non certo primaverili, è stato un venerdì pazzo quello che si sono trovati ad affrontare i piloti della Superbike sul tracciato di Assen. Una prima giornata di prove in cui è stato Alvaro Bautista a spuntarla, siglando il miglior tempo nelle FP2

“Ho finito la sessione con le dita tutte bianche per via del freddo” ha raccontato Alvaro a fine turno, prima di tracciare il bilancio del suo venerdì: Sull’asciutto è stato difficile, perché la pista non era completamente asciutta, sia al mattino che al pomeriggio. Con poca gomma sull’asfalto anche l’aderenza era abbastanza bassa e il vento, soprattutto al pomeriggio, era fortissimo, in particolare nel contro rettilineo, dove sembrava che ti spingesse fuori pista. Ho dovuto affrontare il rettilineo quasi in piega per non trovarmi nell’erba. Non ho certo avuto delle buone sensazioni e in condizioni come queste è difficile prendere dei riferimenti o del feeling, perché, con il vento, è complicato riuscire a fare due giri seguendo la stessa linea. In ogni caso, è meglio essere primi che decimi con queste condizioni, in una pista dove sono tutti forti. Vedremo che condizioni troveremo domani e cercheremo di adattarci al meglio”. 

Sensazioni per certi versi simili a quelle riscontrate sul bagnato.“Il tracciato era metà bagnato e metà no, perché l’ultimo settore era quasi asciutto, ma il feeling non era male. Bisogna essere pronti a tutto e staremo a vedere cosa succederà - ha affermato Bautista - Credo che in questo weekend si tratti più di sopravvivere che di lavorare per la gara, nel senso che non sapendo che condizioni ci saranno in gara devi adattarti a quelle che trovi sul momento e cercare di ottenere il massimo, anche se è difficile riuscire a preparare il set-up o a lavorare con le gomme”. 

In condizioni come queste, poter contare sui dati della passata stagione potrebbe essere un grosso aiuto, ma il pilota iberico non è convinto che sia davvero un grande vantaggio.

“È chiaro che io sono ancora con la Ducati mentre altri rivali hanno cambiato marchio o ci sono piloti che sono al primo anno nella categoria, ma un altro aspetto da considerare è che, per qualche ragione che non conosco, il set-up che usavo l’anno scorso non funziona quest’anno - ha analizzato - L’importante è che il feeling che ho con la moto è molto simile a quello che avevo a Barcellona, ma alla fine non credo di avere un vantaggio, anche perché abbiamo girato su tempi più lenti dell’anno scorso e il problema sorge quando sei al limite e devi migliorare, perché non puoi farlo se il set-up non è perfetto”.

Lasciando da parte per un attimo ciò che è successo in pista, Alvaro si è espresso sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Paul Denning, che aveva definito patetiche le lamentele dello spagnolo sul peso. Vecchie ruggini risalenti ai tempi in Suzuki?

Forse sì, perché ricordo che quando correvo per la sua squadra in Suzuki e c'era stato il passaggio dalle 800cc alle 1000cc, Paul mi aveva chiesto di restare ma con una 800 e io ho detto di no, perché volevo una 1000 per poter battagliare con gli altri e forse, per quella ragione, lui ha perso l’opportunità di continuare in MotoGP. Magari è contro di me da allora, ha osservato il 39enne.

“Sinceramente, non posso rispondergli da un punto di vista tecnico perché non sono un ingegnere, ma dal punto di vista del pilota, posso dire che lui non ha mai guidato questa moto, quindi non ha idea di quali siano le sensazioni, di cosa serva per essere veloci, o di quanto incidano 5 kg in piega, o in frenata, o nei cambi di direzione. E non sapendolo è meglio che non ne parli – ha aggiunto il ducatista - Credetemi se dico che c’è una grossa differenza tra una moto più pesante e una più leggera. Come ho sempre detto, questa regola è ingiusta per me, con delle moto con questa potenza e con questo peso. Non lo dico per me, ma perché se arriveranno altri piloti leggeri in futuro dovranno partire con un handicap, quindi i costruttori sceglieranno sempre piloti più pesanti per non dover zavorrare la moto”. 

Un’ultima battuta va poi sul futuro del campione spagnolo, che pur non avendo ancora deciso se rinnovare o meno, ha già incassato la piena fiducia dei vertici Ducati. Come ha ammesso anche Mauro Grassilli in una nostra intervista

“È molto bello. È un piacere che i vertici mi vogliano - ha commentato Alvaro - Al momento sono concentrato sul raggiungimento della mia miglior performance in questa stagione. Staremo a vedere, ma credo che prenderò presto una decisione per me e la squadra”.

Bulega: “Questo venerdì è stato come una prima giornata di test”

Si è invece concluso con un sesto posto, a circa mezzo secondo dal riferimento del suo compagno di squadra, il venerdì di Nicolò Bulega. Reduce da un’operazione per sindrome compartimentale e alla prima uscita con la Panigale sul circuito di Assen, il campione in carica della Supersport non può dunque che ritenersi soddisfatto per questo avvio di weekend.

“È stato leggermente più difficile rispetto ai primi due Round, ma giusto perché non avevo mai guidato una SBK su questa pista, che è bella ma complessa, perché devi essere molto preciso e pulito. A Phillip Isand e Barcellona sono arrivato un po’ più preparato alle FP1 perché avevamo svolto prima i test, mentre questo è stato come se fosse il primo giorno di collaudi, in condizioni difficili. È stata una prima giornata un po’ complicata, ma mi sono sentito bene”, ha raccontato.

“È stato difficile trovare il passo, perché le condizioni cambiavano ogni cinque giri. È stato complicato riuscire a capire qualcosa, però non è andata male, perché sono stato abbastanza veloce nei primi giri delle FP2, anche con la SC0 - ha aggiunto Bulegas - Non ho montato la SCX oggi, che penso potrebbe aiutare un pochino, ma ho avuto un ottimo feeling anche con la pioggia. È stata una prima volta positiva con questa moto sul bagnato”. 

Pur non essendo ancora al top della condizione, il pilota emiliano si può rallegrare anche per il buon riscontro avuto dal punto di vista fisico

Ero un po’ spaventato dal fatto che avrei potuto sentire dolore, ma la cosa buona è che non ne ho avuto - ha sottolineato - Non ho molta forza nel braccio dopo alcuni giri, perché ho cominciato ad allenarlo soltanto la scorsa settimana e per guidare queste moto serve molto allenamento. Non sono al massimo, ma non va male: direi che sono al 90%”.

Articoli che potrebbero interessarti