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Moto2, Pirelli: ad Austin pochi dati e tante incognite, due opzioni di gomme in più

Barbier: "all’allocazione standard per il 2024 abbiamo affiancato una soluzione aggiuntiva anteriore più resistente, la SC3, per la Moto2, mentre per la Moto3 abbiamo aggiunto un’opzione posteriore in più, la specifica C1096"

Moto2: Pirelli: ad Austin pochi dati e tante incognite, due opzioni di gomme in più

Pirelli ha scelto un’allocazione pneumatici dedicata per il Circuito delle Americhe (COTA) di Austin, in Texas, che il prossimo fine settimana ospiterà il terzo appuntamento del Motomondiale 2024, il Gran Premio delle Americhe. Per Pirelli, al suo anno di debutto nei Campionati Mondiali Moto2 e Moto3, questo tracciato si inserisce tra quelli meno conosciuti e la casa di pneumatici italiana ha deciso di affiancare alle opzioni presenti nell’allocazione standard prevista per quest’anno due ulteriori mescole, la SC3 anteriore per i piloti di Moto2 e la specifica C1096 per quelli di Moto3.

Questa scelta è dettata soprattutto dalle caratteristiche del tracciato e anche dalla recente riasfaltatura che ha interessato diverse sezioni. Le aere che sono state interessate dai lavori sono la curva 2, la parte compresa tra la curva 9 e la 11, la curva 12 e la sezione compresa tra le curve 16 e 19. Il circuito deve essere riasfaltato regolarmente a causa della tipologia di terreno, molto morbido, su cui è stato costruito. Un terreno argilloso ad alta plasticità che tende ad espandersi quando è umido e a contrarsi nei periodi di siccità. In passato, proprio per questo motivo, il tracciato è già stato riasfaltato più volte.

Il COTA è un circuito che conosciamo molto poco perché non ci abbiamo mai gareggiato con un campionato motociclistico di respiro internazionale, pertanto, i dati a nostra disposizione sono piuttosto scarsi - sottolinea Giorgio Barbier, Direttore Racing Moto di Pirelli - A questo si aggiunga il fatto che è stato parzialmente riasfalto di recente per livellare buche e dossi che ciclicamente si riformano per via del suolo su cui è edificato; quindi, i pneumatici saranno sicuramente chiamati ad affrontare una superficie non omogenea per quanto riguarda la tipologia di asfalto. Dalle informazioni che abbiamo, sappiamo essere un tracciato piuttosto aggressivo per i pneumatici, in particolare per gli anteriori. L’asfalto sconnesso in aggiunta alla configurazione con curve veloci alternate a curve più lente e a velocità di picco elevate può generare dei micro-scivolamenti dei pneumatici causandone un anomalo surriscaldamento che provoca degrado termico ed usure accentuate. Per questo motivo, all’allocazione standard per il 2024 abbiamo affiancato una soluzione aggiuntiva anteriore più resistente, la SC3, per la Moto2, che stando a quello che abbiamo visto nei primi due GP tende ad essere più aggressiva sugli anteriori, mentre per la Moto3 che carica maggiormente l’asse posteriore abbiamo aggiunto un’opzione posteriore in più, la specifica C1096, che avevamo già previsto in Qatar. Non va dimenticato che noi non utilizziamo prototipi ma pneumatici di gamma regolarmente commercializzati quindi la sfida è notevole. Dopo le sessioni del venerdì avremo sicuramente maggiori informazioni su cui basarci per valutare il comportamento di tutte le mescole in ottica gara”.

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