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Greg Maffei: "USA, passione e racconto: ecco come faremo crescere la MotoGP"

VIDEO - Il CEO di Liberty Media: "faremo abbracciare questa passione per la MotoGP ad un pubblico più vasto, senza snaturarla e lasciandola indipendente. Geograficamente ci sono molte opportunità da valutare. Lavoreremo sullo storytelling"

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La notizia dell'acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media, l'azienda statunitense che già acquistò la Formula 1 nel 2016, ha destato molta attenzione non solo dai media ma anche dei fan, curiosi di sapere come evolverà ora la situazione. Una acquisizione dell'86% della spagnola Dorna per un valore di 4,2 miliardi di euro che verrà completata entro fine anno. Dorna manterrà invece il restante 14% del proprio capitale sociale, rimanendo una società a gestione indipendente con a capo Carmelo Ezpeleta come amministratore delegato.

In una intervista all'emittente statunitense CNBC, Greg Maffei CEO di Liberty Media ha chiarito alcuni degli interrogativi in merito all'acquisizione.

Il piano per la MotoGP sarà quello di seguire lo stesso utilizzato per la F1 negli ultimi anni e che ne ha determinato la crescita?
"Non ci siamo imposti delle regole predefinite - interviene Maffei - ma mi piacerebbe che alcune delle idee che hanno aiutato il mondo ad apprezzare il valore e la forza della F1 venissero utilizzate anche in MotoGP. E' un qualcosa che definirei un "riconoscimento di un modello" che funziona. La MotoGP già di per se è uno sport esaltante e non penso che questo vada cambiato, anzi è nostra intenzione mostrarne il vero potenziale al resto del mondo".

Una acquisizione costosa del valore di 4 miliardi e mezzo di dollari. Un prezzo che molti riterrebbero molto alto per uno sport che negli Stati Uniti è poco seguito, ma lo stesso fu detto all'epoca dell'acquisizione della F1.
"Il fatto che non sia così seguito è una grossa perdita per tutti - prosegue il CEO - diventerete tutti dei grandissimi fan, tutto il mondo lo diventerà. E' uno sport con una fanbase appassionata, sopratutto in Spagna, in Italia ed in Francia. Il nostro obiettivo è mostrare al resto del mondo quanto sia eccitante questo sport".

Agli azionisti potrebbe essere sembrata una mossa divisiva a fronte della possibilità di acquistare titoli in Formula1.
"Saremo creativi nel breve termine, ma con la possibilità di gestire entrambi i campionati, sia la F1 che la MotoGP, sicuramente torneremo a comprare altre quote".

Ci saranno sinergie tra i due campionati o rimarranno due entità separate?
"Per il momento i due campionati rimarranno separati e sarà gestito dall'attuale management in maniera indipendente. Non si tratta tanto di dividere i costi o gli utili, quanto di trarre insegnamento dalle lezioni ottenute in F1 e di utilizzare alcune di quelle idee per trasporle nella MotoGP. Uno sport che ha una forte componente di eccitazione e di passione, che è già presente nell'attuale fanbase , ed il nostro obiettivo è proprio di dare sviluppo e far abbracciare quella passione ad un pubblico più vasto nel mondo, che è ciò che siamo riusciti ad ottenere per certi versi già con la F1".

All'atto pratico avete già in mente alcuni dettagli?
"Per iniziare la MotoGP al momento ha una sola gara negli Stati Uniti - risponde incalzato Maffei la stessa situazione che aveva la F1 quando la acquisimmo. Non posso dire con assoluta certezza che arriveremo ad averne tre, ma sicuramente anche nel resto del mondo geograficamente ci sono molte opportunità, al momento ce ne sono 12 solo in Europa, cercheremo di valutare tutte queste opportunità senza però aumentare ulteriormente il numero di gare".

Arriverà anche un prodotto Netflix come Drive to survive?
"(Risata) Non ne abbiamo ancora parlato, anche se per la F1 è stata fondamentale nello spostare il focus dalle auto alle storie della F1. Molto dipende anche dal tipo di fan cui si rivolge, ci sono quelli più interessati ai dettagli tecnici e quelli che si appassionano ai piloti o ad altri elementi. Il nostro obiettivo è raggiungerli entrambi, ovunque siano, e penso che l'opportunità ci sia. Lavoreremo sui social media, sullo storytelling, sulle fanzone, come abbiamo fatto per la Formula1".

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