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MotoGP, Bagnaia da Oscar, Marquez miglior attore non protagonista: la loro gara ai Raggi X

L’ANALISI - Più che una gara, quella di Pecco è stata una sorta di qualifica con ben 10 passaggi sotto l’1’53”. Marc ha stupito al debutto, rivelandosi solido e costante, il podio era molto più vicino di quanto si pensi e i numeri non mentono

MotoGP: Bagnaia da Oscar, Marquez miglior attore non protagonista: la loro gara ai Raggi X

Nella notte in cui Los Angeles celebra Christopher Nolan con la pellicola Oppenheimer, a Losail Pecco Bagnaia fa brillare sotto le luci del deserto la sua Ducati. Se serviva una risposta dopo il quarto posto di sabato nella Sprint Race, il campione in carica ha mandando un segnale chiaro, dominando il GP del Qatar dal primo all’ultimo giro.

Una prestazione magistrale quella di Pecco, capace di rompere gli indugi al via, attaccare, prendersi la prima posizione senza più farsela sfuggire. Per certi versi è sembrato di rivedere un certo Jorge Lorenzo in quella che è stata la sua condotta gara.

Sta di fatto che Bagnaia si è rivelato una certezza a Losail, andando oltre ogni interrogativo, su tutti il consumo delle gomme. Più che una gara, quella di Pecco è stata una sorta di qualifica con ben 10 tornate sotto il muro dell’1’53”. Il suo giro veloce lo realizza al nono passaggio in 1'52”667, ma ciò che stupisce è quell’1’52”893 alla terzultima tornata.

Guardando il passo di Pecco, la differenza del piemontese è emersa soprattutto dal quarto al quattordicesimo giro, dove Bagnaia non è mai andato sopra il muro dell’1’53” tranne che in sole due occasioni.

Giù quindi il cappello di fronte a quanto fatto dal campione del mondo in carica, che a Losail ha ribadito di essere ancora lui l’uomo da battere.

Rimanendo in tema di Ducati, uno dei piloti che suscitava interesse era sicuramente Marc Marquez, alla prima con la Rossa di Gresini. Di Marc ci hanno impressionato due cose: la prima non essere mai finito a terra una sola volta nell’arco di tutto il weekend, la seconda il suo ritmo solido e costante con una moto ancora tutta da scoprire.

Nella gara di domenica, il 93 ha mostrato un passo tra l’1’52” alto e l’1’53” basso con il giro veloce personale al settimo passaggio in 1'52”773. Se Pecco ha fatto la voce grossa dal 4° al 14° passaggio, Marc è e sceso sotto il muro dell’1’53” in due sole occasioni. Ovviamente ci sono alcuni aspetti da sottolineare tra cui il  fatto che Pecco fosse davanti in solitaria mentre il 93 si è ritrovato prima a duellare con Acosta in seguito è stato vittima di un lungo dopo essere portato fuori traiettoria da Martin.

 

Ciò che stupisce di Marc è il ritmo nel finale con due passaggi sotto il muro dell’1’53” in occasione delle ultime cinque tornate. Probabilmente il 93 non ha voluto spingere più del dovuto perché forse non si fidava o temeva il degrado della gomma. Ricordiamo che questa era la sua prima gara in sella alla Ducati. Probabilmente ha preferito prendere le misure, evitando di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Sta di fatto che la sua è stata una gara solida, in cui aveva tutte le carte in regola a nostro avviso per portare la GP23 sul podio. Iniziare il Mondiale con una top3 sarebbe stata una grande cosa, ma forse per oggi è andata bene così. Il Campionato è solo all’inizio e i numeri dicono che presto anche MagicMarc sarà della partita.    

 

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