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SBK, Rea dopo la caduta: "Sto abbastanza bene, sarei contento di correre oggi"

Il pilota Yamaha è stato portato al centro medico di Phillip Island dopo una caduta alla curva 11. Sul weekend di gara: "Saremo lenti? Dipenderà dal format scelto"

SBK: Rea dopo la caduta:

Quindicesimo al termine della prima giornata di test a Phillip Island Jonathan Rea è stato vittima di un highside alla curva 11 che lo ha costretto ad andare al centro medico per una contusione al ginocchio.  Intervistato a caldo in Australia, il nordirlandese ha tranquillizzato tutti sulle sue condizioni. "Più o meno sto bene - ha affermato - Stavo uscendo dalla curva e ho avuto una leggera sbandata. Niente di pazzesco, ma quando sono tornato sul gas il grip era così elevato che sono stato sbalzato verso l'interno della moto. Sono caduto violentemente sulla spalla e, arrivato sulla ghiaia, la R1 mi ha colpito dietro le gambe. Anche se mi fa male parte della schiena e sento gli effetti dell'incidente, tutti gli esami hanno dato esito negativo. Penso che a breve verranno fuori gli ematomi, quindi cercherò di riposarmi, così da essere al 100% per la corsa".

Caduta a parte, il sei volte iridato SBK ha ammesso di aver incontrato delle criticità in queste ultime prove antipasto dell'avvio di stagione. "E' stata una sessione difficile. Ho fatto fatica a trovarmi a mio agio con le gomme dure, anche se in sella sto bene. Diciamo che quando cerco di spingere al massimo è complicato individuare il vero limite. In generale quando si va alla caccia del tempo non siamo lontanissimi, ma il ritmo è da migliorare. Nei prossimi due giorni proverò a capire assieme ai tecnici come guidare con le hard e come portare la moto verso le mie esigenze. In quella maniera potremmo fare meglio".

Come noto, dopo anni passati in Kawasaki, Johnny si è imbarcato in una nuova avventura, quella della Yamaha. "E' bello avere a che fare con una sfida inedita, poter lavorare con un gruppo nuovo e dare degli input per lo sviluppo della motocicletta. E' un po' una ventata di aria fresca. Non si può mai essere pronti al massimo. Si parte da zero e via via si costruisce.  Sto continuando ad imparare, però se il via fosse oggi, sarei contento".

In ultimo un accenno a quello che il GP potrebbe regalare, partendo dal fatto che questo martedì si è girato sull'1'28" . "Non sappiamo se verranno disputati 22 giri o se come in passato verrà adottato il flag to flag. So che alcuni stanno soffrendo con gli pneumatici, altri di meno. In una situazione normale dovremmo essere sull'1'29, tuttavia se si dovesse optare per la corsa intera potremmo essere più lenti. In sintesi, l'approccio che avremo dipenderà dal format adottato",  ha concluso.

 

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