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MotoGP, Jorge Martin: “Mi rassicura aver deciso motore e carena a Sepang”

“Avevo un ultimatum per la scelta, quindi trovare il giusto feeling nell’ultima giornata è stato fondamentale per non optare per la vecchia carena. Non mi piace intervenire sulla moto, ma abbiamo fatto un passo avanti”

MotoGP: Jorge Martin: “Mi rassicura aver deciso motore e carena a Sepang”

Jorge Martin ha potuto tirare un sospiro di sollievo al termine dei test a Sepang. Dopo i dubbi sulla nuova carenatura che lo hanno attanagliato nella seconda giornata di collaudi, il vice-campione del Mondo è riuscito a trovare il giusto feeling con la nuova aerodinamica, arrivando alle stesse conclusioni dei due portacolori del team Lenovo Ducati, Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini.

“Penso di aver tenuto un buon ritmo in tutti i giri che ho fatto. Mi sono sentito costante per tutto il test e credo che aver deciso il motore e la carena sia la cosa che mi rassicura di più. Faremo altri test in Qatar, ma con un’idea più chiara di ciò che dobbiamo fare - ha spiegato l’alfiere del team Pramac Racing dopo la terza e ultima giornata di prove in Malesia - Mi era stato dato un ultimatum per la scelta, quindi credo sia stato fondamentale riuscire a trovare il feeling, perché altrimenti avrei deciso per la carena vecchia. Penso che questa abbia del potenziale, ti dà più carico e se sai come usarlo ti può aiutare, basta capire fino a che punto bisogna spingersi con il set up per farla funzionare, perché non voglio perdere la via che avevamo”. 

Il madrileno ha infatti ammesso che non ama particolarmente intervenire sulla messa a punto della sua moto.

Più che provare le parti, quello che non mi piace fare è toccare la moto perché so cosa sto guidando e mi piace sapere dov’è limite - ha confessato - Mercoledì abbiamo cominciato a fare delle modifiche e mi sono un po’ bloccato, mentre giovedì abbiamo usato un set-up diverso dal mio solito assetto di base, per vedere se potevamo far funzionare la carena, e mi sono sentito più a mio agio che con la mia vecchia moto. Abbiamo fatto un passo avanti, ora dobbiamo vedere in che direzione andare o se tornare un po’ più verso il mio set-up di base, ma non credo che ci allontaneremo molto da lì”.

Secondo a poco meno di due decimi dal riferimento di Pecco, Martinator è comunque soddisfatto per come è andata la sua tre giorni a Sepang.

“Sono andato abbastanza veloce, ma non solo io, ci sono diversi piloti che sono scesi sotto l’1’57. Alla fine però non è una cosa che mi ossessiona, penso che sia positivo fare un time attack, ma l’ho fatto più che altro per vedere se la carena aveva davvero il potenziale per andare veloce. L’ho fatto senza aspettative, cercando di dare il 100% ed è quello che ho ottenuto. Poi sono tornato alla mia moto standard e non sono riuscito ad andare altrettanto veloce, ma un 1’56”8 basta per rendermi felice” ha affermato Martin, rimasto abbastanza soddisfatto anche della sua simulazione gara: “Ho sempre girato sotto l’1’59, quindi penso ci siano 4 o 5 secondi di differenza rispetto alla gara. Anche se le condizioni erano le stesse in termini di temperatura, umidità e tutto il resto, credo che la gommatura della pista abbia aiutato. Probabilmente abbiamo fatto tutti un piccolo passo avanti. Non so se dipendesse dalla moto, ma ho iniziato ad avere un problema con la gomma posteriore dal quinto o sesto giro in poi e gli ultimi giri sono stati difficili da fare. Dovremo analizzare anche questo aspetto per vedere se sarà possibile correre con quella gomma quando verremo qui”.

Pur essendosi concentrato più su se stesso che sul lavoro dei suoi avversari, il pilota spagnolo ha comunque fornito il suo punto di vista su alcuni dei piloti più attesi

“La verità è che ho sempre guidato da solo e ho incontrato soltanto Marini il primo giorno. La Honda è veloce e ha un gran passo in rettilineo. Non so quali problemi abbiano, ma è interessante che ci siano altri marchi che stanno migliorando ed è normale che noi dobbiamo darci da fare” ha osservato Jorge, che in merito alle prestazioni di Pedro Acosta ha aggiunto: “Beh, alla fine va forte, ma era quello che ci si aspettava visti i tempi che ha fatto nello Shakedown. Non è facile mantenere questi tempi e lui sta facendo un lavoro incredibile”.

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