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MotoGP, Acosta: "Veloce sul giro secco, ma il miglior pilota KTM resta Binder"

"Non mi illudo, In gara piloti come Quartararo, Miller, Marini, Rins saranno davanti. Pressione è solo una parola, la vivo da tre anni. Per ora mi sto divertendo da matti in MotoGP e lavoro su me stesso, oltre che sulla moto"

MotoGP: Acosta:

Le aspettative su Pedro Acosta ai test di Sepang erano giustamente alte ed il giovane spagnolo non le ha disattese. Col nono crono nei time attack, vicinissimo a Binder settimo con la sua KTM, Acosta si è così attestato ad appena uno 0,683 dal due volte campione del mondo Bagnaia che aveva appena infranto il suo stesso record sul tracciato Malese. Una prestazione impressionante per il rookie che, pur cercando di raffreddare le aspettative dei giornalisti presenti, innegabilmente ha dimostrato il suo grande potenziale e la scommessa vincente di una KTM che ha saputo investire sia sullo sviluppo tecnico che dei talenti.

Per lo squalo di Mazarròn ora non restano che i test in Qatar prima del vero e proprio assaggio di gara, ma le premesse sono più che ottime. Pedro scherza e dice di non avvertire la pressione delle aspettative, e con una matura lucidità ammette di avere ancora un gap esperienziale da colmare con gli altri piloti di MotoGP. Al termine dei sei giorni di test dice di essersi divertito moltissimo e non stentiamo a credergli.

Fare un buon giro veloce è sempre difficile per un pilota in MotoGP, ma tu non sembri aver particolari difficoltà.
"Si sta andando piuttosto bene - spiega Acosta - ieri mi hanno detto che oggi avrei dovuto fare il time attack, ho chiesto cosa fosse e mi hanno detto che qui tutti puntano a tutto.. allora ho detto che l'avrei fatto anche io, entro i miei limiti. Sono partito motivato quindi, non mi sono neanche tolto il casco tra una gomma e l'altra, anche se forse avrei potuto fare un pizzico meglio, ma ho deciso di non rischiare alla curva 12, meglio perdere il giro che l'intera prova".

"Non penso che sarei riuscito a sfondare l'1'56, non siamo ancora a quel livello - prosegue lo spagnolo - Da quando abbiamo tolto i controlli le cose continuano a migliorare, il feeling di guida sta migliorando dal secondo giorno di shakedown, riesco a giocare di più con l'acceleratore e tutto sta diventando più naturale. Ci manca ancora qualcosa rispetto ai nostri avversari, probabilmente perchè stavo spingendo troppo e mi dimenticavo di tenere bene la traiettoria in uscita di curva ma non può essere tutto perfetto. Nel complesso però sono soddisfatto, mi sto divertendo".

Anche sul passo gara le premesse sembrano positive.
"Eravamo sull'1'58, abbiamo anche provato alcune mappe perchè devo imparare a reagire quando si accendono gli allarmi della benzina in gara. Ero molto concentrato su questo, e poi siamo passati alla simulazione della gara sprint, quindi mi sono concentrato più su quello che sull'essere veloce".

Hai parlato di aver lavorato sul consumo del carburante, hai lavorato anche sulla gestione della pressione all'anteriore?
"Non molto, finché l'anteriore non mi da un feedback di quel tipo ed inizia a muoversi troppo significa che posso ancora spingere. In Moto2 era peggio, se la pressione saliva di uno 0.05 era un disastro. Anche le gomme in MotoGP sono migliori".

Fisicamente la MotoGP può essere molto impegnativa, come ti senti al termine di questi sei giorni di test?
"Molto bene, non ho dolore al collo. Abbiamo chiuso i test in anticipo. Certo bisogna ammettere che ieri le ultime due ore sono state pesanti, girare sullo stesso tracciato per 6 giorni su 10, sempre con le stesse condizioni, arrivi alla fine un po' annoiato! Avrò fatto 260 giri in tutto - scherza lo spagnolo - ma sono anche soddisfatto".

Pensi di avere ancora molto da imparare su questa MotoGP?
"Sicuramente c'è ancora tanto lavoro da fare, sono indietro di sei decimi. Mi manca una simulazione di gara vera e propria, la faremo in Qatar. E' chiaro che i miei avversari sanno come essere veloci su queste moto meglio di me. Non so bene se Marquez abbia avuto dei problemi ieri, ma oggi era già davanti ed è soltanto il suo quarto giorno su una Ducati. Questi piloti sanno fare bene il loro lavoro, non sono mica scemi! - scherza ancora - quindi non è una sorpresa ma per quanto mi riguarda sono felice perchè ho già girato veloce e ho ancora dei margini di miglioramento".

Il tuo passaggio dalla Moto2 alla MotoGP sembra più facile di quando passasti dalla Moto3 alla Moto2.
"Non penso sia stato più facile, forse l'errore che commisi salendo dalla Moto3 fu che mi concentrai troppo sulla moto, ora invece lavoro anche su me stesso, quindi anche senza essere il più veloce sono comunque molto contento della direzione in cui stiamo lavorando. Essere il più veloce non significa sempre ottenere la vittoria".

In questo momento sembri uno dei piloti più competitivi in KTM.
"Binder ci sarà, e so che sarà veloce in gara. Ha commesso alcuni errori nel giro veloce forse, ma al momento è lui il pilota numero uno in KTM".

E' Innegabile che l'arrivo in MotoGP e le aspettative di tutti abbiano alzato la pressione su di te.
"In fondo "pressione" è solo una parola ,più ci pensi più la senti. Ho vissuto sotto pressione negli ultimi tre anni quindi ormai sono abbastanza abituato. Piuttosto non bisogna prendere troppo seriamente questi test, Miller è 14°, Marini 18°, Rins 15°, Quartararo 11°, Binder 10°... ma in gara so che questi piloti staranno davanti".

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