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MotoGP, Bagnaia colpito dalle moto 2024: "Domani si volerà nei time attack"

Il campione in carica di MotoGP promuove le novità portate dalla Ducati e avvisa i rivali: "Siamo già messi molto bene". E su Marquez sottolinea: "Ha ancora uno stile Honda". Infine sul rookie Acosta: "Lavora bene, ma non gli va messa pressione"

MotoGP: Bagnaia colpito dalle moto 2024:

Quinto nella seconda giornata di test della MotoGP a Sepang a circa tre decimi dal compagno di squadra Enea Bastianini Pecco Bagnaia ha concluso con il sorriso, soddisfatto per le sensazioni provate.

"Abbiamo lavorato ancora sul motore nuovo per renderlo più vicino alle mie esigenze e secondo me abbiamo fatto passi avanti" - ha dichiarato a caldo.

Tra le novità provate anche la carenatura, promossa da Bastianini e guardata con scetticismo da Martin. "Io sono a metà strada tra i loro pareri - ha affermato - Ritengo abbia del potenziale. E' molto diversa da quella vecchia, dà più downforce, non compromette la guidabilità e permette alla moto di impennare di meno, tuttavia diventa più rigida se entri con i freni in mano. Bisognerà adattarla con l'assetto. Oggi ho proseguito pure il focus sulla forcella lunga. E' più stancante da usare, ma consente di frenare più forte. Anche qui c'è ancora da fare. Buona anche la risposta dello scarico, anche se devo fare la controprova per un giudizio più concreto. Ciò che comunque mi dà più gusto è l'erogazione della potenza".

Una cosa è certa, rispetto alla vigilia del 2023 il morale è più alto. "Dovesse partire immediatamente il campionato saremmo messi già bene. L’anno scorso, al contrario, il secondo giorno ero spaventato perché la mia Desmosedici non andava bene. Adesso invece sono impressionato dal passo. Siamo in una posizione migliore, sebbene si debba ancora crescere".

A conferire ottimismo al due volte iridato anche i tempi sul giro ottenuti. "Considerato che l'1'57 è arrivato a serbatoio pieno e che Enea ha provato la caccia al crono sul finale di sessione, non oso immaginare cosa accadrà quando faremo i time attack. Credo che si scenderà sull'1'56 - ha asserito - Poi molto dipenderà anche dal meteo".

Durante il turno di prove generali non è mancata una chiacchierata con Marc Marquez, ora suo collega di marca alla Gresini Racing. "Ci siamo trovati lungo il circuito e ho notato che adotta ancora uno stile Honda. E' normale avendola guidata per dieci anni. Probabilmente era su gomme usate, in ogni caso sta già facendo progressi".

Da uno spagnolo all'altro, con un pensiero sul talento in erba Pedro Acosta. "So che sta facendo un buon lavoro, anche se nei test è sempre dura valutare. Ricordo il mio debutto nel 2019, fui subito secondo, ma poi in corsa non ero pronto. Penso che per lui però sarà diverso. Ha un passo costante. Gli manca solo qualche decimo, però è tra i più forti. Sarà importante non mettergli troppa pressione perché è giovane e deve godersi la sua prima stagione nella top class. Sono tuttavia convinto che sarà competitivo", ha analizzato.

Infine una chiosa in prospettiva Qatar. "Come Valencia è un tracciato particolare per grip e layout, per cui non sarà di grande aiuto, ma sarà fondamentale lavorare bene".
 

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