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MotoGP, Marc Marquez racconta: così ho soccorso Franco Morbidelli a Portimao

L’otto volte iridato spiega perché non ha esitato a prestare assistenza all’italo-brasiliano: “Io e Alex abbiamo visto Franco privo di conoscenza nella via di fuga e ci siamo fermati. Siamo avversari ma anche colleghi”

MotoGP: Marc Marquez racconta: così ho soccorso Franco Morbidelli a Portimao

Lasciatosi alle spalle il pauroso incidente sofferto martedì a Portimao, Franco Morbidelli ha subito voluto esprimere la propria riconoscenza nei confronti dei marshall e di Marc Marquez, primo ad accorrere sul luogo dell’incidente insieme al fratello Alex. I due fratelli spagnoli hanno infatti rivestito un ruolo chiave nei soccorsi al nuovo alfiere del team Pramac Racing, rimasto a terra dopo aver perso il controllo della sua Ducati Panigale V4S nel tratto dello scollinamento. 

Il racconto di Marc

Io e Alex abbiamo aiutato Franco, perché è pur vero che siamo avversari ma allo stesso tempo siamo anche colleghi” ha affermato l’otto volte iridato durante una conferenza stampa tenuta dal team Gresini a Jakarta, nella quale ha rivelato nuovi dettagli sull’incidente occorso a Morbidelli. “Stavamo svolgendo un test a Portimao e siamo stati i primi ad arrivare tra le curve 8 e 9, quando è stata esposta la bandiera rossa. Abbiamo visto Franco privo di conoscenza nella via di fuga. Era in una posizione insolita, con la testa rivolta verso l’alto, quindi io e Alex ci siamo fermati immediatamente” ha raccontato Marc, spiegando in che modo lui e il fratello hanno prontamente assistito il pilota italo-brasiliano: “Abbiamo poggiato le moto a terra e siamo corsi verso Franco per metterlo in posizione laterale, perché è pericoloso restare con lo sguardo rivolto al cielo quando sei privo di conoscenza, poichè non riesci a respirare bene. L’abbiamo messo nella giusta posizione, poi gli abbiamo aperto la tuta e il casco e abbiamo aspettato l’arrivo del personale medico prima di rientrare ai box. Come ho detto, siamo avversari ma anche amici e vogliamo il meglio per i nostri rivali”.

Un bellissimo gesto di sportività, che sottolinea ancora una volta il grande rispetto che accomuna i piloti, al di là di qualunque rivalità dentro e fuori dalla pista. 

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