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Non solo MotoGP e SBK: l’evento “Campioni in Pista”, organizzato dalla Ducati a Madonna di Campiglio, è stato infatti l’occasione per la Casa di Borgo Panigale per presentare ufficialmente il nuovo progetto che attende la divisione Ducati Corse Off-Road nel panorama del motocross.
Sul palco del PalaCampiglio, il nuovo Direttore Generale della Divisione Off-Road di Ducati Corse, Paolo Ciabatti, ha inaugurato la nuova era della Casa bolognese mostrando per la prima volta le Desmo450 MX che verranno utilizzate da Antonio Cairoli e da Alessandro Lupino nel 2024.
Proprio Lupino sarà il pilota schierato nel Campionato Italiano Motocross Pro - Prestige MX1 dal team Ducati Corse R&D - Factory MX Team gestito da Corrado e Marco Maddii, per acquisire in gara dati ed informazioni utili allo sviluppo della moto che sbarcherà nel Mondiale MX nel 2025. Mentre il nove volte Campione del Mondo Cross affiancherà il pilota nato a Viterbo in un intenso programma di test.
“Come sapete Claudio mi ha affidato un ruolo importante. Si tratta di un inizio, un nuovo progetto, perché abbiamo creato Ducati Corse Off-Road per portare Ducati per la prima volta nel mondo del fuoristrada. È una sfida entusiasmante e, ovviamente, il primo anno sarà un anno di sviluppo e lo affronteremo anche con delle competizioni, ma soprattutto con l’biettivo di sviluppare al meglio la nuova moto”, ha spiegato Ciabatti durante la presentazione.
“È un piacere far parte di questo progetto. Non è stata una decisione semplice. Raccogliere una responsabilità come questa non è sempre facile, ma mi ha subito acceso dentro un fuoco che mi mancava da un po’ e mi ha convinto a buttarmi nel progetto” ha aggiunto Cairoli, piacevolmente colpito dalla nuova Rossa da cross: “Le prime impressioni sono state ottime, anche se la moto era ancora in fase embrionale”.
Parole a cui fanno eco quelle di Lupino: “Per me è un onore far parte di questa presentazione oggi. È bellissimo far parte di questa famiglia e sono entusiasta di essere parte di questo progetto - ha affermato - La moto è uno spettacolo e sono rimasto molto stupito la prima volta che l’ho provata in Sicilia, perché da un prototipo ti aspetti di tutto, ma quando giravo mi sono accorto subito che questo non era un prototipo ma una vera e propria moto. Da qui è nata la mia battuta che eravamo pronti per la gara. La moto è nata b
