Tu sei qui

Incentivi 2024: se veramente fossero di 14.000 euro?

Tutto è ancora da definire, ma se non cambiano le cose, gli incentivi 2024 risulterebbero davvero singolari. Dovranno rivedere gli importi?

Auto - News: Incentivi 2024: se veramente fossero di 14.000 euro?

Solo un paio di giorni fa abbiamo parlato degli Incentivi 2024. Torniamo ora a parlarne, perché qualcosa non torna. Premesso che gli ecoincentivi auto 2024 vengono stabiliti secondo tre fasce, gli automobilisti con Isee basso che rottamino l'usato inquinante possono accedere al massimo del bonus. Quanto? Quasi 14.000 euro. Qualcosa non va? Beh, bisogna leggere attentamente le cose. Premesso che i bonus non sono dedicati solo all’acquisto di vetture elettriche o ibride, ma anche alla rottamazione e alla sostituzione dei veicoli più inquinanti, la nuova versione dell’ecobonus auto, ancora non pronta, prevede dunque un contributo minimo di 1.500 euro fino a un massimo di 13.750 euro.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato a Il Sole 24 Ore la cosa il mese scorso, una manovra che avrà una attenzione particolare per chi ha un reddito particolarmente basso. "Pensiamo di poter essere pronti con il Dpcm entro gennaio. Il Fondo automotive ha una disponibilità totale di 6 miliardi fino al 2030″, ha dichiarato Urso. “Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi, sostenibile sul piano ambientale, sociale e produttivo, con quasi 1 miliardo di euro nel 2024“, ha aggiunto a Il Messaggero. Ed ancora, tra gli obiettivi “la rottamazione delle auto più inquinanti, le euro 0,1,2,3, con risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani, per aumentare la produzione nazionale. Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che vengano prodotte in Italia almeno un milione di autovetture”.

La prima fascia

Tutto corretto, se non fosse che, guardando le fasce degli ecoincentivi auto, ci si accorge di qualcosa che forse dovrà essere rivisto. La prima fascia non prevede la rottamazione obbligatoria. Troviamo dunque le auto elettriche, ovvero autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km. Rottamando però un Euro 4 il bonus sale a 9.000 euro. Rottamando un Euro 3 il bonus passa a 10.000 euro, ma se si rottama un Euro 0, Euro 1 o Euro 2 si sale a 11.000 euro di incentivo.

La seconda fascia

Andiamo avanti. La seconda fascia di incentivi non prevede la rottamazione obbligatoria ed interessa le auto ibride plug-in, ovvero gli autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km. Rottamando un Euro 4 il bonus è di 5.500 euro, un Euro 3 si ha 6.000 euro di risparmio e con un Euro 0, Euro 1 o Euro 2 il contributo schizza a 8.000 euro. Si parla di 45.000 euro di soglia per le nuove automobili. Proprio queste due fasce godono di una maggiorazione del 25% per le persone fisiche con Isee sotto i 30.000 euro. Cosa significa? Incentivo massimo di 11.000 euro per la fascia uno e 13.750 euro per la fascia due. Cercando la ibrida plug-in più economica, troviamo la Renault Captur E-Tech Plug-in, prezzo di listino di 32.950 euro. Tolti i 13.750, ci costerebbe 19.200 euro!

La terza fascia

C'è poi la terza fascia (fissata a 35.000 euro la soglia delle automobili acquistabili), che non prevede bonus per chi acquista automobili auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano o gpl, ovvero autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km. Però se si sceglie di rottamare un Euro 4 il bonus è di 1.500 euro. Rottamare un Euro 3 garantisce un bonus di 2.000 euro, mentre rottamare un Euro 0, Euro 1 o Euro 2 fa accedere a un bonus di 3.000 euro. Una Panda Hybrid, terza fascia perché ibrida non plug-in (anche se inquina come la seconda fascia), quanto costerebbe? Mmm... il listino dice 14.600 euro. Tolti i 3.000 euro, costerebbe circa 11.600 euro. Staremo a vedere.

Articoli che potrebbero interessarti