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SBK, Bulega: “Avevo perso il sorriso e la voglia di andare alle gare, in SSP sono tornato Nicolò”

“Negli ultimi anni ho dovuto fare i conti con la sofferenza e non riuscivo a dimostrare ciò che volevo essere. Il mondo della Superbike mi ha restituito ciò che avevo perso”

SBK: Bulega: “Avevo perso il sorriso e la voglia di andare alle gare, in SSP sono tornato Nicolò”

È il giorno di Nicolò Bulega! A Portimao il portacolori Aruba corona la propria cavalcata trionfale con il titolo mondiale della SSP. Un percorso partito da lontano, che gli ha consentito di rilanciarsi e arrivare sul tetto del mondo con la sua Panigale V2.

Nelle parole del pilota di Montecchio Emilia c’è tutta l’emozione per un obiettivo a lungo sognato e finalmente raggiunto.  

“Questo trionfo è un motivo di grande gioia per me – ha detto – quando sono arrivato in SBK non mi divertivo più di tanto in moto. Per come sono fatto caratterialmente, essere il leader del progetto SSP mi ha dato una grande carica e motivazione. Abbiamo lavorato molto e nel corso dell’inverno mi sono preparato come mai prima d’ora. Due anni fa attraversavo un momento della mia vita in cui soffrivo il fatto di dover andare alle gare così come il quotidiano. Cambiare aria è stato importantissimo e oggi sono qua a festeggiare questo risultato ritrovando ciò che sono”.

La SSP era la sua ultima carta da giocare.
“Sapevo che era la mia ultima possibilità per continuare ad essere un pilota e penso che siamo riusciti a fare un ottimo lavoro con tutto il mio gruppo di lavoro. Lo scorso anno ho attraversato un momento complicato a metà stagione in termini di risultati e quello mi è servito per tirare fuori ancora più forza dentro di me”.

A quanto pare l’avventura nel paddock del Motomondiale gli ha regalato quella svolto di cui aveva bisogno.
“Questo mondo ha migliorato la situazione che vivevo e al tempo stesso maturato. Prima mi facevo andare bene anche i risultati non belli mentre oggi non lascio nulla al caso. Le lacrime una volta tagliato il traguardo? In quelle lacrime c’è tutto quello che ho sofferto nel tempo”.

Con questo trionfo l’alfiere Ducati riesce a togliersi tanti pesi portati.  
“Purtroppo non riuscivo a tirare fuori quello che volevo e in questi anni ho cambiato tanto dentro e attorno a me. Parlo della gente che mi circondava,  come ad esempio il mio preparatore. Ovviamente ringrazio chi è stato al mio fianco e oggi penso di essere una persona serena e felice”.

Nel 2024 lo attende la SBK.
“Questo deve essere il mio nuovo inizio perché se non avessi vinto ci sarei rimasto molto male. Arrivare in SBK da campione fa un altro effetto. Ovvio che la top class sarà più tosta, ma da Bautista cercherò di apprendere il massimo”.

Infine i ringraziamenti.
“Sono per gli amici, la famiglia, il  mio manager Alberto, la mia fidanzata Camilla che è sempre stata al mio fianco. Tutto il team Aruba e le persone che mi circondano nel quotidiano”.

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