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MotoGP, Dorna da record, ma i super-dividendi dicono: è tempo di vendere

Mai un fatturato così alto come nel 2022 per la società spagnola, ma schizza verso l'alto anche il debito e i soci si dividono 422 milioni di euro. Tutto lascia pensare alla volontà di Bridgepoint e del fondo pensioni canadese di lasciare la MotoGP

MotoGP: Dorna da record, ma i super-dividendi dicono: è tempo di vendere

Come sta Dorna Sports, la società che detiene i diritti di MotoGP e SBK? A leggere i suoi bilanci sembra essere in perfetta forma. Nel 2022 il suo fatturato è arrivato 425 milioni di euro (il 33% in più rispetto all’anno precedente) e l’Ebitda ha toccato quota 161 milioni di euro (un record). È quanto si legge in un articolo a firma di Alcide Bonni e pubblicato su Affari & Finanza, supplemento de La Repubblica.

Detto così, sembrerebbe tutto rose e fiori, ma c’è un altro dato da record nel bilancio del 2022 ed è quello dell’indebitamento finanziario netto, arrivato al suo massimo negli ultimi 4 anni con la cifra di 906 milioni di euro. Un risultato dovuto anche al fatto di avere distribuito ai propri soci dividendi per 422 milioni di euro.

Per capire il perché di questi numeri, facciamo un passo indietro. Il socio di maggioranza di Dorna è la società lussemburghese Global Racing LX2 (partecipata al 30% dal fondo pensione Canada Pension Plan Investment Board e al 70% da Bridgepoint). Il 21,3% rimanente è detenuto da altre società, tra cui il top management (leggi Carmelo Ezpeleta), ma nessuno di loro ha più del 10%. Sono questi i soci che anno ricevuto i dividendi record.

Una mossa finanziariamente rischiosa perché, come detto, ha portato il debito di Dorna Sports a superare la soglia dei 900 milioni di euro, quasi 6 volte l’Ebitda. Senza dimenticare che la società spagnolo ha ricevuto un finanziamento da Bnp Paribas di 975 milioni di euro che scadrà nel 2029.

Insomma, nonostante i debiti, per i soci Dorna Sports la società dà ottimi risultati e lo stesso per chi la guida. Carmelo Ezpeleta (il Ceo), suo figlio Carlos (Chief Sporting Officer), Enrique Almada (Chief Operating e Financial Officer) e gli altri manager hanno infatti bonus per 22 milioni di euro al raggiungimento di determinati obiettivi fissati nel 2019. Di questi, ne hanno ricevuti già 14 milioni.

Il traguardo che i manager si sono posti è quelli di avvicinare la Formula 1 in termini di immagine e pubblico, la strada però è ancora lunga perché Liberty Media e Stefano Domenicali hanno rivoluzionato la massima serie automobilistica, mentre la MotoGP ha fatto solo qualche passo (come l’introduzione della gara sprint), ma senza riuscire a cambiare rotta (e soprattutto ad aumentare il pubblico nei circuiti e davanti alla tv).

Ci stiamo avvicinando quindi al nocciolo della questione, al rispondere al perché la società abbia deciso di indebitarsi così pesantemente per distribuire dividendi ai soci. L’ipotesi più probabile è che si prepari a una vendita. Distribuire i dividendi fra i soci prima di una cessione è una pratica normale. Senza contare che Bridgepoint aveva acquisito il controllo di Dorna Sports nel 2006, mentre le ultime operazioni risalgono a 4 anni fa. Tutti indizi che farebbero pensare alla vendita delle partecipazioni sue e del fondo pensioni canadese in un futuro vicino.

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