La cancellazione del GP del Kazakistan, originariamente previsto per il 09 luglio, ha allungato le vacanze ai piloti del Motomondiale, che si stanno godendo un po’ di meritato riposo prima della seconda, intensa, parte del calendario. Dodici appuntamenti, che porteranno i protagonisti della MotoGP dalla Catalunya a Valencia, passando attraverso location come l’India, la Thailandia e il Qatar. Un totale di 20 tappe in giro per il Mondo, tra cui manca però una sosta in Africa, continente di origine dei fratelli Binder.
Dopo aver disputato quattro appuntamenti a Kyalami e sei a Welcom, tra il 1983 e il 2004, il Motomondiale non è più tornato in Sudafrica da quella storica vittoria di Valentino Rossi al suo debutto in sella alla Yamaha.
Con la pista di Kyalami che sembra ormai prossima a un ritorno nel calendario della F1, dove manca dal 1993, Brad Binder inizia a sognare di poter anche lui correre davanti al proprio pubblico. Come ha ammesso in alcune dichiarazioni riportate da Crash.net: “Vedo sicuramente il ritorno della MotoGP un giorno. Sarebbe bello!” ha ammesso l’alfiere della KTM, secondo il quale il tracciato richiederebbe degli accorgimenti minimi per poter ospitare la MotoGP.
“Per me l’attuale layout è fantastico e le strutture stesse, come i box, la torre di controllo, sono altrettanto buone, se non migliori di quella che abbiamo in alcuni circuiti dove corriamo attualmente - ha chiosato Brad - I muretti sono un po' troppo vicini in un paio di zone, quindi la cosa più importante da fare per riportare la MotoGP è quella di cercare di aggiungere un po' di vie di fuga”.