Tu sei qui

SBK, Razgatlioglu: Le Ducati mi passavano come se fossi su una 600

"Qualche cambiamento nel regolamento? Avete visto tutti quello che succedeva oggi in rettilineo, io preferisco non commentare. Sono contento per Petrucci, sta crescendo sempre di più"

SBK: Razgatlioglu: Le Ducati mi passavano come se fossi su una 600

Toprak lascia Donington con un bottino decisamente diverso rispetto a quello raccolto nel 2022. Qui fu infatti il mattatore l'anno scorso, vincendo le tre gare ed impartendo una dura lezione a tutti i rivali nel mondiale. Ma negli ultimi 12 mesi l'intesa tra Alvaro Bautista e la sua Ducati non ha fatto altro che crescere ed oggi il turco non è riuscito ad arginarlo in Gara2, pur conquistando una vittoria che fa morale nella Superpole Race. 

Nell'incontro con i giornalisti a fine giornata, Toprak non ha nascosto la propria delusione, soprattutto per l'evidente gap di potenza evidenziato dalla sua Yamaha nei confronti della Ducati di Bautista, in grado di bruciarlo letteralmente in ogni pur breve rettilineo di Donington, un tracciato che di certo non ha il layout di Sepang.

"Non sono molto contento, perché avrei voluto vincere una delle due gare lunghe - ha commentato Toprak - Ok, la Superpole Race è importante, tutti spingono al massimo, saper me sono più importanti Gara1 e Gara2. Oggi ci ho provato di nuovo in Gara2, il ritmo era davvero elevato, le Ducati erano fortissime sul rettilineo e dopo due giri già non potevo combattere. Su tutti i rettilinei, anche quelli corti, le Ducati hanno un vantaggio. Ma in ogni caso ho provato a dare il massimo e penso che il ritmo gara non fosse male. Ho fatto meglio che potevo, ho chiuso secondo e non posso definirlo un brutto fine settimana, ma non mi basta perché io ricordo che qui l’anno scorso ho vinto le tre gare".

Pensi che serva un cambio di regolamento per aiutare contro questa Ducati?
"Io preferirei non parlarne. Tutti hanno visto quello che è successo in gara. Mi passavano come se fossi su una seicento".

Hai rinunciato subito a lottare con Bautista?
"Ci ho provato, non volevo lasciarlo andare via. Il fatto è che non avrei voluto lasciarlo guidare solo, perché qui in alcuni settori era fortissimo, ma in altri potevo rispondere. Aveva un’accelerazione incredibile su ogni rettilineo, corto o lungo. Specialmente nell’ultimo ovviamente. Questa Ducati è davvero impressionante".

Quando ti ha passato hai alzato il ritmo anche tu però. 
"Dopo dieci giri il ritmo è diventato anche più veloce, quando Alvaro mi ha passato ho spinto più forte anche io. Ci ho provato, ho forzato tutte le frenate, ma per me era impossibile stare con lui. Se avessi una moto più veloce in rettilineo, sarebbe diverso. Ma così è impossibile. Poi ho dovuto calare il ritmo per le gomme, perché ovviamente stavo spingendo tanto. Avendo più potenza, ad Alvaro non serve neanche spingere troppo sulle gomme, le stressa meno di me anche per questo. Noi stiamo cercando di portare più velocità in curva per tentare di lottare con lui, ma a lui basta entrare in curva, fare bene il pick up e poi scappare via grazia alla potenza che ha a disposizione".

Forse avresti potuto scegliere un'altra soluzione di gomme?
"La scelta gomme era giusta, eravamo tutti nelle stesse condizioni. Semplicemente alla fine le avevo distrutte perché spingevo troppo".

Oggi Petrucci è salito sul podio, te lo aspettavi?
"Sono felice per Danilo, è un pilota veloce ed ha fatto un gran lavoro anche a Misano prima di cadere. Sono rimasto sorpreso qui per il passo in avanti che ha fatto, è stato davvero incredibile. La sua Ducati si comporta bene, e lui sta crescendo. Sono contento per Petrux, si sta adattando sempre meglio alla sua Ducati".

Articoli che potrebbero interessarti