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SBK, Barnabò: "Col taglio dei giri motore è inutile correre, buttati via 20mila euro"

Il patron del team Barni: "Bautista fa la differenza, ma le altre Ducati dove sono? Così non si porta rispetto e si mettono in difficoltà i team privati, di questo passo tanto vale affidarsi ad un pilota pagante e fregarsene dei risultati. Ho fatto i test di Barcellona dove ho buttato via 20mila euro"

SBK: Barnabò:

Si prospetta un fine settimana bollente per il Mondiale Superbike al Circuit de Barcelona-Catalunya in quel di Montmelò. Sotto tutti i punti di vista, sia dentro che fuori la pista. A seguito della decisione di Dorna e Federazione Motociclistica Internazionale di depotenziare la Panigale V4 R tagliando 250 giri motore e di concederne 250 in più alla Kawasaki, il paddock si è trasformato in una polveriera. Le squadre Ducati sono in subbuglio, tra queste non manca il Barni Spark Racing Team di Marco Barnabò.

"Nel momento in cui avvengono dei cambi regolamentari in corso d'opera, mi porta a riflettere. Siamo sottoposti a ingenti spese economiche, ricordo che avere con noi Danilo richiede un costo. Di questo passo allora tanto vale affidarsi ad un pilota pagante e fregarsene dei risultati. Diventa inutile partecipare al mondiale perché impossibile replicare i risultati di un decennio fa per un team privato - ha tuonato Barnabò - già non eravamo avvantaggiati per la nota vicenda del peso di Danilo, se adesso mi tolgono 250 giri motore...".

Il team manager chiama Dorna/FIM a maggiore oculatezza: "Non so che cosa stiano guardando, sembra quasi che non si porti rispetto verso chi lavora con massima dedizione. Ci sono sempre tre Ducati davanti a tutti? Non mi sembra. Io vedo Bautista e subito dietro Yamaha, Kawasaki e le altre marche. Quindi è lui che sta facendo la differenza, perché si deve limitare una moto in particolare senza distinzioni? Nella Supersport stessa identica cosa. Dovevano intervenire sul regolamento al terzo round della stagione, invece si è deciso di anticipare i tempi, castrando la V2 già alla seconda gara".

A sostegno della tesi di Barnabò interviene la classifica di campionato, con il secondo miglior Ducatista (Axel Bassani, 4°) staccato di ben 97 lunghezze dal Campione del mondo in carica dopo appena tre appuntamenti stagionali: "Non esiste una supremazia netta da parte della Ducati, in senso generale. Bautista vince in quanto bravo. Senza dimenticare che gli strumenti a disposizione di una struttura privata, economici e per quantità, non sono gli stessi di una ufficiale".

E aggiunge: "Questo potrebbe generare persino del disinteresse tra i nostri partner tecnici. Come mai mi dovrebbero produrre, ad esempio, una marmitta nuova con la farfalla diminuita di 4 gradi? Sarebbe una grossa perdita anche dal lato prettamente finanziario. Solo per i test di qualche settimana fa ho speso 13mila euro a moto più 5mila a pilota per la pista e le indicazioni prese allora sono di fatto da buttare via. A chi di dovere non gliene frega nulla, impongono il regolamento e tanti saluti".

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