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Prova - Yamaha MT, per raggiungere quota 500.000

VIDEO - Nel decennale della MT, siamo stati in provincia di Prato per provare questa generazione di moto, che ha conquistato in 10 anni ben 420.000 utenti in tutto il mondo. Ecco come è andata

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di Lello Vaccaro

Dieci anni di MT e Yamaha Italia li festeggia con noi nella cornice de I VIVAI a Montemurlo in provincia di Prato. Una giornata intera per sancire il successo di questa generazione di moto, che dalla prima MT-09 del 2013 fino ad oggi ha conquistato ben 420.000 utenti in tutto il mondo. Il 72% di questi motociclisti è europeo e non a caso! Il concetto di Maximum Torque e cioè massima coppia, viene fuori dalla tecnologia dei motori cross-plane dalla sequenza degli scoppi sfasati di 90 gradi. Un nuovo concetto di sfruttare le moto, anche a discapito di valori massimi di potenza, ma con tanta generosità in tutti i regimi di rotazione del motore. Il tutto si traduce in un piacere di guida unico. Per questo c'è una MT per ogni età, gusto, tendenza. Anzi no! La tendenza o il DNA di questa sigla è il comun denominatore della famiglia MT. Dalla 125 alla 1.000 ce n'è per tutti e tutte sono concepite da Yamaha per esaltare il concetto di massimo divertimento! 

LA PRIMA MT NEL 2005

In realtà la prima MT-01 è nata nel 2005 e aveva il motore bicilindrico V-twin ad aria da 1.670 cc, un propulsore preso in prestito dalle moto custom in gamma all’epoca. Prodotta dal 2005 al 2012 anche in versione SP. Nello stesso periodo nasceva anche la prima MT-03 con motore monocilindrico da 660 cc e 45 cavalli, quello Minarelli delle XTX ed XTR. Un successo di vendite inaspettato, tanto da far pensare di modellare intorno a questo filone di moto una famiglia intera con cilindrate diverse, che ha preso vita proprio nel 2013 con la MT-09. 

MT-09 SP SORPRENDE SEMPRE PIÙ

È forse la MT più intrigante e divertente la 09, soprattutto nella versione SP. Equipaggia forcella Kayaba con steli da 41 mm e il mono posteriore Ohlins, che assicurano in ogni condizione di guida una precisione impeccabile nelle traiettorie sul veloce e cambi di direzione fulminei e precisi. Il comportamento ciclistico è apprezzabile anche sui percorsi cittadini, e comunque si potranno variare le tarature a piacimento per cucirsi la moto addosso. La sella è alta 825 mm e potrà ospitare proprio tutti, a patto che si raggiunga il feeling con la posizione inedita a bordo, che è a metà tra naked e motard. La distanza dal manubrio è infatti ridotta all’essenziale, ma aiuta un interasse studiato ad hoc (1.430 mm) a tutto vantaggio della maneggevolezza nel misto anche stretto. Il resto lo fa ancora questo sorprendente motore 3 cilindri CP3 da 890 cc. Una potenza massima di 119 cavalli a 10.000 giri/min e coppia da 93 Nm a 7.000 giri/min, il tutto per un peso in marcia di 190 Kg. Una erogazione lineare, possente e regolare, supportata da tanta elettronica, grazie alla piattaforma IMU a 6 assi. 4 livelli di controllo per la risposta al comando gas, 2 tipi di intervento più o meno invasivi di traction control e uno manuale per impostare su 3 livelli l’intervento di quest’ultimo. Non manca il cambio quick shifter, cruise control, TFT da 3,5’’ e fanaleria LED. Disponibile anche per patenti A2 con 35 Kw al prezzo di 12.799 Euro nell’unica colorazione Icon Perfomance.

MT-10 SP SOSPENSIONI CON “INTELLIGENZA ARTIFICIALE”

Provata un anno fa da GPone nella versione base (QUI il test di Marco Caregnato della MT-10) la MT-10 SP arrivata nel 2017 ora ha innovative soluzioni tecniche adottate per la hyper naked di Iwata. Innanzitutto spicca all’occhio l’avantreno griffato Ohlins. È la prima moto ad equipaggiare una sospensione con valvola di tipo spool a controllo elettronico. Oltre ai 3 mode semi-adattivi, che autoregolano il comportamento dell’anteriore a seconda dell’utilizzo istantaneo, c’è un’ampia scelta di settaggi tra compressione e ritorno (il precarico della forcella è manuale) impostabili in ulteriori 3 mode personalizzati. Nel misto delle colline della provincia di Lucca abbiamo provato sia la rigidità della regolazione più estrema, che la duttilità delle impostazioni morbide quando l’asfalto è diventato imperfetto. Il cambiamento tra le impostazioni è altro che se avvertibile! La moto cambia decisamente natura e questo dà una vasta possibilità di scelta su come gestire il suo comportamento. Il 4 cilindri CP4 ha una natura di 998 cc per sprigionare 165,9 CV a 11.500 giri/min e 112 Nm a 9.00 giri/min. Sono 4 i riding mode per gestire l’erogazione del motore, la moto cambia totalmente natura anche in queste occasioni, nel passaggio dalla più attenuata alla più immediata delle risposte.

Il CP4 dà piacere nell’essere guidato e ascoltato, visto anche il nuovo sistema di aspirazione studiato, oltre che per le prestazioni, anche per migliorare il sound (una della cose che più ho apprezzato sulla MT-10 SP). È progressivo, rabbioso e sembra non finire mai. Tutto quello che un motociclistica smaliziato vorrebbe da un 4 cilindri la MT-10 SP ce l’ha. Il tutto supportato da un preciso cambio QS, aiutato dalla frizione AS&S nel mantenere la stabilità in fase di rilascio. Naturalmente anche qui troviamo la piattaforma IMU a 6 assi, che legge una moltitudine di parametri per controllare la moto nelle reazioni anomale. Tutto frutto del lavoro che si svolge per le gare. La MT-10 SP ha un peso in marcia di 212 Kg, più o meno equivalente ad altre competitors, una sella da 835 mm e TFT da 4,2’’. Di serie è dotata cruise control e di tubi in treccia per supportare al meglio la frenata Brembo, a noi è sembrata quasi sovradimensionata, ma si sa, più c’è meglio è! Ha un costo di 19.299 Euro fc e anche lei ha una sola colorazione, la Icon Perfomance.

MT-07 LA VERA ICONA DEL MAXIMUM OF TORQUE

Con 160.000 pezzi venduti nel mondo la MT-07 rappresenta in toto la filosofia della sigla MT. Il suo motore è il noto CP2 con due cilindri paralleli da 690 cc, potenza di 73 cavalli a 8.750 giri/min e coppia di 67 Nm a 7.750 giri/min. 184 Kg di peso in marcia, la più leggera della categoria, un vanto per Yamaha. In questa versione 2023 si fregia di un nuovo TFT da 5’’ con 2 impostazioni grafiche e una forcella migliorata, che ci è sembrata più solida rispetto ai modelli precedenti. È proprio sulla MT-07 che apprezziamo il concetto di massima coppia e non per il suo valore di picco. Stupisce piuttosto per la regolarità con la quale si riesce a sfruttarla, anche con marce alte e a basse velocità. Non stravolta esteticamente rispetto al modello precedente, resta una moto facile da guidare, comoda con la quale riesci a fare proprio tutto. Le sue modeste dimensioni (interasse da 1.400 mm  e sella alta 805mm) l’hanno fatta preferire da tanti che la usano in città e che poi trovano in lei una fedele compagna per lunghe sgroppate sui percorsi guidati. È disponibile anche nella versione depotenziata per le patenti A2 ed ora si avvale della connettività allo smartphone grazie all’app Yamaha MyRide. Costerà 7.999 Euro fc e le livree sono: Cyan Storm, Icon Blue e Tech Black.

MT-03 INIZIARE BENE È METÀ DELL’OPERA

Alla fine, ma solo per una questione di cubatura, c’è la MT-03. Ha un motore 2 cilindri da 321 cc raffreddato a liquido, molto evoluto e con materiali pregiati per la realizzazione del suo interno. Offre 42 CV a 10.750 giri/min e 29,6 Nm a 9.000 giri/min ed è lo stesso impegnato nel Mondiale Supersport 300. Forcella con steli rovesciati da 37 mm, sella alta da terra 780 mm, un interasse di 1.380 mm per un peso di 168 kg. Ha una linea molto accattivante con fari LED e altre soluzioni estetiche studiate per soddisfare i palati fini dei giovani motociclisti. Si scontra con tante alternative presenti sul mercato, ma lo fa con un appeal più intrigante rispetto a tutti. Per me che sono alto 1,74 cm per 84 Kg è stato facile inserirmi nella MT-03. A dispetto di quanto si possa pensare la moto è accogliente anche per utenti più alti. In marcia è tutto semplice e intuitivo per chi è più esperto, ma di certo la sua semplicità di guida aiuterà anche i neofiti, le donne e i motociclisti avanti con gli anni, che iniziano o che magari ritornano in sella dopo tanto tempo. Ha un prezzo di 6.499 Euro fc ed è disponibile in 3 colorazioni: Cyan Storm, Icon Blue e Midnight Black.

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