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Agostini: "Troppe ali, le MotoGP sembrano aerei. Non limitiamo i piloti"

VIDEOINTERVISTA - "Il mondo va avanti, ma non bisogna esagerare. Vorrei una battaglia tra Bagnaia, Quartararo e Marquez: farebbe divertire tutti gli appassionati"

Agostini: "Troppe ali, le MotoGP sembrano aerei. Non limitiamo i piloti"

L’affetto del pubblico per Giacomo Agostini non cessa a diminuire. Dopo la serata al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, organizzata da Prometeon e in cui ha diviso il palco con Loris Capirossi e Marco Lucchinelli, Mino è stato preso d’assalto dai tifosi: foto, autografi, una semplice stretta di mano, tutti volevano portare a casa un ricordo del campione.

Ago, durante la chiacchierata sul palco, ha parlato del passato del motociclismo ma anche del presente. Della MotoGP attuale, non gli vanno già le tante ali sulle carene e ce lo ha ribadito quando la abbiamo intervistato.

La moto deve rimanere una moto, se iniziamo a fare come in Formula 1, diventa un aereo - dice Agostini - Se fosse possibile, rimarrei con i piedi per terra, la vorrei solo moto. Lo stesso discorso vale per l’elettronica, è giusto che un po’ ci sia, ma non troppo o si toglie tanto alla capacità del pilota. Infatti, se non ci fossero questi controlli, oggi nessuno potrebbe guidare una MotoGP. Così si toglie qualcosa al pilota, anche se so che il mondo va avanti e bisogna accettare certe cose, ma senza esagerare”.

La novità di quest’anno sarà la sprint race. Tu correvi in 350 e 500, quindi eri già abituato a fare due gare in ogni Gran Premio.
Facevo due categorie così potevo vincere due volte - sorride - e serviva una buona preparazione. Non so se la gara del sabato possa togliere importanza a quella della domenica, penso anche al pubblico, molta gente lavora e magari perderanno l’occasione di vedere la sprint race. Non so se i tifosi accetteranno questa novità in bene o in male. Ci stanno provando anche in Formula 1, stiamo a vedere e poi capiremo se varrà la pena”.

Fra pochi giorni il campionato inizierà a Portimao: su cui punteresti un ipotetico euro?
Bagnaia è l’uomo da battere perché è il campione del mondo e ha il numero 1, è il pilota a cui tutti guardano. Nei test Pecco è andato molto bene, è stato velocissimo. Da sportivo spero che arrivino Marquez con la Honda e Quartararo con la Ducati, perché avere questo trio per il motociclismo e per tutti noi appassionati sarebbe una grande gioia perché vedremo una grande battaglia che ci farebbe divertire”.

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