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Volevate il traliccio sulla Ducati Monster 2021? Un designer vi accontenta

L'ultima versione della naked più iconica di Borgo Panigale è stata costruita attorno al Front Frame in stile SBK e molti ducatisti rimpiangono il traliccio. Kardesign ha 'restituito' il traliccio alla Monster

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La nuova Ducati Monster ha fatto discutere parecchio gli appassionati. Era lecito attendersi reazioni forti davanti alla scelta della Casa di Borgo Panigale di rinunciare per il nuovo modello della naked per eccellenza al classico telaio a traliccio, che ha sempre fatto parte dello schema tecnico del progetto in tutte le sue incarnazioni. 

Ducati ha però scelto una strada diversa, per ottenere una moto che fosse più leggera ed agile senza rinunciare a quello che è sempre stato il DNA della Monster. Solo che spesso i ducatisti sono restii davanti ai cambiamenti, salvo poi ricredersi una volta sperimentati i netti passi avanti ottenuti grazie ai nuovi modello. E' successo la prima volta che Ducati ha introdotto il telaio scatolato sulla Panigale 1199. Le critiche sono piovute da tutte le parti, salvo poi sbriciolarsi davanti all'incredibile agilità di quella moto.

Stesso discorso quando il V4 ha dato vita alla Panigale. Per i puristi poteva sembrare un anatema, ma in realtà adesso quel motore è un motivo di orgoglio per gli appassionati del marchio. Anche la rinuncia al Desmo sulla Multistrada ha acceso polemiche, che poi si sono sbriciolati dopo che la moto è stata ampiamente promossa da chiunque l'abbia provata. 

DUCATI MONSTER 2021: IL CONCEPT DI KARDESIGN

Nel caso della Monster, il designer Kardesign ha però voluto accontentare i ducatisti che si sono fortemente lamentati per la rinuncia al traliccio, e l'ha fatto pubblicando la sua versione della Monster 2021 dotata di telaio a traliccio anteriore e di un bel telaietto a vista, sempre in tubi, anche per il posteriore. Nel suo concept, il designer ha anche previsto il forcellone monobraccio ed un serbatoio dalle forme più in linea con quelle della precedente versione. Una interpretazione ben realizzata, che mostra una moto che in questo caso non avrebbe fatto altro che continuare una strada già tracciata. Ducati ha invece scelto la via della rottura e sulla carta i numeri le danno pienamente ragione. Adesso speriamo di provarla presto. 

 

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