Quando si parla di Zef Eisenberg di solito lo si fa in merito a uno dei tanti record di velocità che il pilota britannico si diverte a stracciare in sella a moto endotermiche o elettriche, ma stavolta il suo nome è associato ad una bizzarra quanto interessante creatura: la EV8.
La moto
La EV8 è completamente autocostruita da Eisenberg, che ha incastonato nel telaio a traliccio ben due motori una volta appartenuti ad altrettante Suzuki Hayabusa, che lavorano insieme grazie all’installazione di una albero a gomito.
Il risultato è che il V8 spinge fino a 10,500 giri (11.000 giri con carburanti racing assicura Zef) e la moto riesce a scaricare sul ruotono posteriore fino a 500 CV, arrivando ad un picco di velocità di 350 km/h.
L’anti-Rocket 3
Con numeri del genere è facile immaginare che peso e interasse la rendano un oggetto destinato solo ai saloni e a qualche gara di accelerazione.
E invece no: perché la bilancia si ferma a 280 kg, con il V8 che riesce nell’impresa di pesare solo 80 kg, e l’interasse è di 1.650 mm. Numeri che la rendono più leggera e compatta della Triumph Rocket 3.
Se si parla di prezzo le cose cambiano. Chi vuole mettersi in garage una versione omologata (in Germania) della EV8 dovrà sborsare una bella cifra: 118.000 euro.