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Riforma del Codice della Strada: le novità per moto e bici

Il Governo punta a rivoluzionare le norme sulla circolazione, soprattutto per motocicli e biciclette

Moto - News: Riforma del Codice della Strada: le novità per moto e bici

Il Governo gialloverde vara il disegno legge di riforma del Codice della Strada: ora la palla passa al Parlamento, per capire se le idee dell’Esecutivo di Lega e Movimento 5 Stelle rimarranno tali o si tradurranno in realtà. Tutt’altro che scontato l’esito, visto che vari disegni legge di modifica del Codice dormono nei cassetti del Parlamento: dal 2011, solo tanti annunci, mai concretizzatisi.


Limite agli ausiliari


Gli ausiliari del traffico e i dipendenti delle società di trasporto pubblico potranno fare multe solo sulle strisce blu: lì dove l’area è gestita da società di cui sono dipendenti. Il testo limita anche il campo di azione degli agenti accertatori delle società di trasporto pubblico alle sole corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Agli ausiliari del traffico possono essere attribuite funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, nelle aree oggetto di concessione e nelle aree immediatamente limitrofe solo nel caso in cui la sosta precluda la corretta fruizione dell'area di parcheggio da parte degli utenti della strada. Insomma: se piazzo la moto di traverso e l’auto non esce dalla sosta su area blu, scatta la multa dell’ausiliario. Al personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta, se non limitatamente alle corsie e alle strade dedicate al trasporto pubblico. I Comuni però protestano. L’Anci (Associazione Comuni) attacca: “I nostri sforzi per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e collettivo da parte dei cittadini, per garantire il rispetto delle regole e dei diritti di tutti, rischierebbero di essere vanificati”. E “saranno a rischio gli spazi dedicati ai più deboli come i diversamente abili, aumenterà la sosta indiscriminata”.


Le altre proposte


Nelle zone 30, cioè nelle aree urbane dove il limite massimo è di 30 km/h anziché 50, le bici potranno andare contromano. Ci saranno cartelli a indicare il possibile senso contrario delle bici. I Comuni dovranno rendicontare con la massima precisione i dati relativi alle sanzioni comminate durante l'anno, pena l'impossibilità di partecipare ai bandi per l'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. Le multe per chi guida con smartphone in mano passeranno da 161 a 422 euro.


Luci, tutto uguale per le moto


Fuori dei centri abitati l'obbligo di usare le luci di posizione durante il giorno varrà solo per i veicoli a due ruote, come oggi. Ma non per tutti gli altri veicoli, nei quali l'accensione dei proiettori anabbaglianti comporta un indubbio aumento dell'energia necessaria richiesta al mezzo poichè inquina di più.

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