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Moto3, Davide contro Golia: TM sfida Honda e KTM

Il manager Serafini: "L'idea è nata cinque anni fa, dal motore siamo arrivati all'intera moto. Il mondiale 2019? Ci stiamo pensando"

Moto3: Davide contro Golia: TM sfida Honda e KTM

Molto spesso viene utilizzata nello sport la metafora di Davide contro Golia, ossia del fanciullo che sconfigge il gigante apparentemente imbattibile, e nel caso del debutto mondiale della TM calza davvero a pennello. Il curriculum della piccola azienda pesarese, nata nel 1976, parla chiaro: una serie lunghissima di titoli mondiali e non tra motard, cross ed enduro che l’hanno resa un’icona di questi settori, ma senza mai avventurarsi davvero nel mondo della velocità.

Gli anni però passano ed il desiderio di colmare questa lacuna cresce, così ecco l’idea di creare una Moto3 con cui sfidare i giganti del settore, mantenendo comunque quell’anima artigianale che tanto profuma di romanticismo. Il progetto nasce sotto una buona stella, ben figurando sia nel CIV che nel CEV tanto da arrivare al debutto mondiale, proprio nel weekend di Misano in corso, condotta dal promettente romagnolo Kevin Zannoni.

A raccontare la genesi di questa intuizione corretta è Mattia Serafini, attuale team manager della squadra. “L’idea è nata una sera dal titolare della nostra azienda ossia mio padre, insieme ad un piccolo gruppo di ex tecnici di vari colossi del settore nonché amici, ai quali è piaciuto il progetto e nel quale hanno deciso di entrare. Sono passati cinque anni da questa folle idea; siamo partiti ovviamente per fare bene, anche se sapevamo che sarebbe stata dura”.

Quali sono state le prime difficoltà?

“Non vi sono state ad essere sinceri, abbiamo avuto sin da subito un buon riscontro. Diciamo che entrando in un mondo a noi estraneo come quello della velocità occorreva capire il suo ritmo ed i suoi metodi di lavoro”.

Quando invece avete capito che l’idea poteva davvero essere giusta?

“Abbiamo debuttato nel CIV e già dal secondo anno abbiamo visto i primi risultati. Siamo partiti dal fabbricare solo il motore a creare l’intera moto. La nostra caratteristica principale è la volontà; se i nostri ragazzi vedono che c’è la possibilità di migliorare sotto un aspetto, lavorano anche di notte per raggiungere lo scopo”.

Una lunga quanto veloce crescita che ha visto anche l’ingresso nel progetto di personalità dalla grande esperienza. Un esempio di ciò è Guido Cecchini, capotecnico di Zannoni nonché capotecnico di Hiroshi Aoyama nel 2009, ultimo anno delle 250 in cui il giapponese vinse il titolo. Esperienza fusa con artigianalità, tanto da produrre (in caso di necessità) alcuni pezzi direttamente sul campo di gara.

“Guido si è appassionato tanto al progetto spiega Serafini – insieme ad altri due ragazzi e ci è entrato quest’anno. Se capiamo che un pezzo, per esempio una piastra di sterzo, può essere migliore di un’altra, mettiamo subito in moto le macchine utensili nel camion o in fabbrica. Una volta abbiamo sorpreso non poco Remes (pilota TM nel mondiale enduro ndr); ci aveva fatto una richiesta riguardo al manubrio pensando che ci sarebbero voluti mesi, invece dopo quattro giorni l’ha trovato già sulla moto ed è rimasto di stucco”.

Parlando di presente non si può che sorridere, dato che Zannoni è attualmente in testa al CIV Moto3 e sta ben figurando nel mondiale, tanto da occupare l’ottava posizione nel combinato delle libere

“Le aspettative erano positive per questo percorso, ed in questa stagione le cose stanno andando molto bene compreso il weekend in corso. Dal lavoro fatto in inverno ci aspettavamo di essere tra i primi nel CIV, anche se essere primi sorprende sempre”.

Impossibile viste le premesse non pensare al futuro. Kevin Zannoni è tra le migliori promesse nel panorama dei giovani piloti italiani, e la moto sembra crescere progressivamente arrivando al livello di Honda e KTM, le padrone della Moto3

“Il progetto sicuramente andrà avanticonferma il team manager – sia nel CIV che nel CEV. Il mondiale è un’idea, diciamo che c’è un 50% di possibilità di essere tra i partenti del mondiale 2019. Kevin? Con lui c’è un ottimo rapporto dall’inizio e l’intenzione di entrambi è di portare avanti il progetto insieme. Abbiamo avuto alti e bassi ma non ci siamo mai scoraggiati, stiamo trattando il rinnovo in questi giorni e speriamo di averlo ancora con noi”.

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