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Ducati Supersport 2017 - TEST

Strada e pista in sella alla nuova sportiva stradale bolognese. Un mix riuscito perfettamente, che ci ha davvero stupito

Moto - Test: Ducati Supersport 2017 - TEST

Siamo volati in Spagna, a Siviglia, per la presentazione ufficile della nuova Ducati Supersport sportiva stradale dalla storia nobile, riproposta per poter essere usata comodamente su strade cittadine e nei giri fuori porta, così come in un bella sparata in pista. Da Borgo Panigale hanno riposto in questa moto tutta la filosofia Ducati, condita con novità di assoluto rilievo.


Stile sportivo, anima versatile


La Supersport strizza l’occhio alla sorella Panigale, soprattutto nella parte anteriore, con luci diurne a LED e plexiglass regolabile (si può alzare di 50 mm). La vista laterale è un piacere, con linee sportive, un serbatoio importante e muscoloso e un codino piccolo e filante. Ha una sella unica per pilota e passeggero, con cuciture a contrasto e un piccolo scalino che va ha delimitare le due porzioni. L’altezza da terra è di 810 mm, ma c'è quella opzionale con 10 mm in meno. Semimanubri rialzati e pedane non troppo alte permettono una posizione di guida pensata per l’uso quotidiano e per turismo leggero. Novità assoluta è il sistema delle viti a scomparsa su tutta la carenatura, a tutto vantaggio della pulizia delle linee.
È equipaggiata con il motore bicilindrico Testastretta 11° da 937 cc, che eroga 113 CV e una coppia massima di 96,7 Nm a 6.500 giri/minuto, rapporto di compressione di 12,6:1 e misure di alesaggio e corsa rispettivamente di 94 e 67,5 mm, Il carter e le teste del Testastretta sono stati ridisegnati per consentire al motore di essere parte integrante del telaio e le emissioni sono state riviste per renderlo euro 4. Un'altra modifica tecnica riguarda i nuovi passaggi acqua all’interno delle teste. I corpi farfallati da 53 mm sono comandati da un sistema full Ride-by-Wire, la frizione con comando a cavo è a bagno d'olio, con funzione anti-saltellamento.
L’impianto di scarico ha condotti da 54 mm di diametro esterno ed è di tipo 2-1-2, con presilenziatore inferiore collegato ad un terminale laterale con due uscite sovrapposte. Il cambio nella versione S è equipaggiato con il quick shift up/down di serie, mentre è tradizionale sulla standard.


Elettronica e ciclistica al top


La Supersport di nuova generazione è dotata del pacchetto Ducati Safety Pack (DSP), che comprende l’ABS Bosch 9MP e il Ducati Traction Control (DTC), e di tre Riding Mode: In modalità Sport abbiamo 113 CV, risposta diretta del Ride-by-Wire, DTC basso livello 3, ABS livello 2, con medio controllo del sollevamento del posteriore, DQS on (quick shifter). Se la settiamo in Touring abbiamo ancora 113 CV ma risposta progressiva del RBW, DTC medio livello 4, ABS livello 3, DQS on. Infine la Urban, che taglia la potenza a 75 CV, con risposta progressiva del RBW, il DTC conservativo a livello 6, ABS livello 3 e DQS off
Il reparto ciclistico vanta sospensioni regolabili: all’anteriore troviamo una Marzocchi con steli rovesciati da 43 mm di diametro, regolabile nell’idraulica e nel precarico. Al posteriore un monoammortizzatore della Sachs fissato da una parte al monobraccio e dall’altra parte al motore, anch’esso regolabile nel precarico molla e freno idraulico in estensione. Per la versione S, invece, ci sono sospensioni pluriregolabili Öhlins, ovvero forcella con steli rovesciati da 48 mm di diametro, con trattamento TiN, e monoammortizzatore Öhlins completamente regolabile con serbatoio del gas integrato.
L’impianto frenante su entrambe le versioni ha all’anteriore pinze radiali monoblocco Brembo M4-32 che agiscono su due dischi da 320 mm di diametro, azionate da una pompa radiale Brembo PR18/19 con serbatoio separato e leva regolabile. Al posteriore la SuperSport è dotata di un disco da 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza Brembo a due pistoncini. Il tutto gestito dal sistema ABS Bosch 9MP con 3 mappature.
Il telaio è l'ultima evoluzione del traliccio con motore portante, caratteristica di Borgo Panigale. La struttura principale in acciaio è collegata alle teste dei cilindri mentre al cilindro verticale è collegato il telaietto reggi sella. Il tutto giova al suo peso in ordine di marcia, di 210 kg. Le performance telaistiche sono assecondate da un angolo di piega di 48°, più che sufficiente per divertirsi su strada e anche in pista. L’interasse è di 1.478 mm, l’inclinazione cannotto di 24° e l’avancorsa di 91 mm. Nel sotto sella, oltre agli attrezzi, troviamo una presa USB impermeabile, utile per la ricarica del cellulare e una bella trovata per una sportiva di questa tipologia.


A tutto TEST


Il meteo non è stato clemente: pioggia e vento ci hanno accompagnato nel test stradale di circa 130 km, ma come si dice in questi casi armiamoci (di antipioggia) e partiamo. Sedendomi sulla Supersport avverto subito la comodità, grazie ai semimanubri rialzati e alle pedane basse quanto basta, per avere le gambe non sacrificate. La sella è veramente comoda, morbida, e grazie alla sua altezza da terra si riesce a manovrare facilmente con il piede poggia bene al suolo.
Giro la chiave e la strumentazione digitale rispecchia la filosofia Ducati, con tutte le informazioni che servono per avere tutto sotto controllo. Sul blochetto sinistro troviamo il pulsante per la selezione delle mappe e in questo caso decido di partire con la mappa Touring. Il percorso inizia con delle strade cittadine, la Supersport è agile nelle manovre strette e con la Touring la risposta del motore è progressiva, il che aiuta molto in questi casi a non avere effetto on/off.
Nelle asperità della strada le sospensioni copiano molto bene, morbide quanto basta per non avvertire grandi sollecitazioni sia sulle braccia che sul dietro. Mi posso ritenere veramente soddisfatto del comportamento in città della Supersport: leggera, agile e con un motore molto gestibile e piacevole. Il nostro Test prosegue in un tracciato di montagna dove la Supersport mi fa sentire a mio agio nonostante la pioggia. Il motore progressivo spinge bene anche con marce basse e permette di uscire dalle curve con molta facilità. Le cambiate sono fantastiche, quasi non si avverte l’innesto della marcia per quanto sia morbida. Nei cambi di direzione è agilissima e grazie alla posizione di guida mi permette di spostare il corpo da una parte all’altra con estrema facilità, senza mai stancarmi. Veramente bello guidarla fuoriporta.
Il Traction funziona benissimo, non è invasivo ma aiuta molto in queste condizioni. Puoi avvertire la sua presenza solo perche sulla strumentazione lampeggia la luce gialla del funzionamento del TC. Anche l’ABS funziona bene, non è invasivo e da una sicurezza in più. Il sound dello scarico è bellissimo, pieno, corposo e in rilascio del gas scoppietta. Veramente musica per le orecchie. Con queste condizioni meteo cosi avverse pensavo che sarebbe stato più difficile avere un buon feeling, invece la Supersport mi ha sorpreso e se è così gustosa da guidare sul bagnato, chissà quanto fa godere con una bella giornata di sole.


Il verdetto della pista


La nostra prova prosegue con la versione più racing, la Supersport S equipaggiata con sospensioni Öhlins, scarico Akrapovic e quick shifter up/down. Tolti specchietti e porta targa questa moto diventa ancora più accattivante, veramente aggressiva. Ora con scarpette nuove Rain, seleziono la mappa Sport cosi da avere un livello basso del TC e dell’ABS ed entro in pista.
Sento subito che con questa mappa il motore cambia carattere, è subito pronto e quella progressione presente nella mappa Touring sparisce, la risposta diretta del Ride-by-Wire si avverte, il motore sale di giri più rapidemente e tira bene tutte le marce sino alla sesta. In staccata in freni rispondono in maniera decisa e si riesce ad entrare in curva con in freni in mano.
La forcella lavora bene, progressiva. Il posteriore non si alza e non scodinzola, una bella stabilità. La sua agilità come in strada è disarmate, si fanno cambi di direzione solo con il pensiero e lei lo ha già fatto. Anche il TC più basso non si avverti mai, lavora benissimo. Nei curvoni a gas spalancato la moto non fa una piega, ferma come una lama. Il quick shifter funziona bene, le marce entrano con facilità e l’asta del cambio è morbida, bisogna solo stare attenti a non lasciare il piede sulla leva dopo l’innesto altrimenti la marcia non entra. La Supersport è una piccola sportiva che in pista fa divertire da matti e non stanca mai.


Prezzo e allestimenti


I prezzi della Supersport partono da poco piu di 13.000 euro per la standard fino ad arrivare a 14.700 euro per la versione S in rosso e 14.800 per la S in bianco. Come già detto in precedenza, le due moto cambiano per il reparto sospensivo e per la presenza di chicche come il cambio elettronico. A queste due opzioni, aggiugete anche un catalogo di accessori molto ricco che completa il pacchetto, sia con soluzioni pensate per chi ama la pista e la guida sportiva che per gli amanti dello sport touring, che avranno anche delle borse semi-rigide dedicate che non stonano affatto con la linea pulita del mezzo. Di sicuro andranno a ruba i bellissimi scarichi Akrapovic in titanio in "Panigale Style"


Mi piace o non mi piace?


E’ sempre un piacere salire su una Ducati e questa volta Borgo Panigale è riuscita a racchiudere in una moto tutto quello che si può desiderare da un mezzo versatile: comoda e agile in città, divertente e facile nei giri fuori porta e Racing quanto basta in pista anche per i più smaliziati. I difetti sono pochi, ma qualcuno c'è, per esempio non mi è piaciuta molto la mappa Urban, che taglia davvero tanta potenza e rende la risposta del gas così dolce da essere poco naturale. Inoltre, il plexiglass del cupolino non offre una grande protezione, per fortuna che è regolabile e riesce a coprire almeno un po' il busto. Avrei rivisto anche piccoli dettagli come il cavo acceleratore troppo visibile e le saldature dello scarico un po' grossolane, sottigliezze che non sono veri difetti, ma che stonano un po' con la qualità generale del mezzo. A conti fatti questa Supersport è una moto adatta a tutti, un buon compromesso che unisce gli estimatori della guida turistica su strada e gli sportivi un po' più smaliziati. 

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