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Multe: così i Comuni trattano i motociclisti

Verbali da Codice della strada: la pubblica amministrazione è uno tsunami, come testimonia il lettore “west”

Moto - News: Multe: così i Comuni trattano i motociclisti

“Multe, sistema diabolico: sanzioni in salita”, così titolavamo poche ore fa qui. Infatti, il più alto incremento di multe di tutta Europa è in Italia, in ragione del 956%. I numeri sono stati elaborati dal Centro studi e ricerche sociologiche “Antonella Di Benedetto” per Contribuenti.it, cioè l’Associazione contribuenti Italiani. E fare ricorso è difficilissimo, oltreché costosissimo e pericoloso.


Comuni affamati


Non solo: tra il 2011 e il 2014, i Comuni hanno subito tagli per circa 8 miliardi compensati, secondo la magistratura contabile, da «aumenti molto accentuati« delle tasse locali per conservare l'equilibrio in risposta alle severe misure correttive del governo. La pressione fiscali degli enti locali aumenta e non di poco. Si parla - per il quadriennio 2011-2014 - di una crescita del 22%. Se nel 2011 l'onere pro capite medio era di circa 505 euro, nel 2014 ogni cittadino si è trovato a pagare una media di 618 euro (ma la cifra nei grossi centri urbani è ben più alta: 881,94 euro).


Il nostro lettore “west”


Mentre i Comuni sbranano come minimo 1,2 miliardi di euro l’anno in multe (soldi non controllati né verificati da nessuno, e che non si sa che fine facciano, nonostante debbano essere investiti per il 50% in sicurezza stradale), un nostro lettore (“west") commenta così il nostro articolo: “Mi consegnano a casa tramite raccomandata il giorno 15 luglio una multa presa il 15 maggio per aver parcheggiato lo scooter sul marciapiede. Erano passati 2 mesi e non mi ricordavo dell'infrazione commessa (attenzione non sto dicendo che sono innocente, solo che non mi ricordavo di aver parcheggiato lì lo scooter). Per una volta, e dopo tante multe prese in passato, decido di contrattaccare. Ma ecco il primo paletto: la comunicazione al prefetto va effettuata entro 5 giorni da quando è stata spedita la muta. Essendo stata spedita 3 giorni fa, mi rimanevano solo 2 giorni per fare una raccomandata al prefetto e c'erano di mezzo pure il sabato e la domenica. Vado alla polizia municipale e mi lamento anche perché la multa non era bassa di importo. Pago per disperazione (disperazione perché, nel reparto di polizia municipale, con tutto il rispetto del mondo, non capiscono niente). Mando lo stesso la raccomandata al prefetto. Confido in un rimborso. Chi mi ha fatto la multa doveva notificarmela almeno sul parabrezza dello scooter. Immaginatevi voi dopo 2 mesi ricevere una multa per una cosa che non ricordate di avere commesso. Passano 5, 6, 7 giorni, nessuna risposta dalla prefettura. Vado nei loro uffici e fanno orecchie da mercante... Ma come? avevo spedito una raccomandata con ricevuta di ritorno! Alla fine ho desistito e mi sono rassegnato. Poi è naturale sfociare in commenti del tipo: ma nella mia città ci sono auto straniere che si comportano come fossero su un circuito, ci sono venditori abusivi, lavoratori in nero che operano alla vista di tutti... e vanno a beccare proprio te”.

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