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Prezzo benzina: leggera diminuzione prima delle vacanze

Nel periodo in cui dovrebbero esserci gli aumenti più esagerati dell'anno, il barile di petrolio perde valore e alla pompa paghiamo leggermente meno

Moto - News: Prezzo benzina: leggera diminuzione prima delle vacanze

Da qualche tempo i prezzi del carburante non fanno più notizia, come se ci si fosse abituati ai continui saliscendi dei valori molto spesso ingiustificati. Basta una situazione politica tesa in uno dei paesi "cardine" del passaggio del petrolio verso il mediterraneo e vediamo il prezzo del barile crescere nel giro di poche ore, ma poche volte il prezzo alla pompa rientra con la stessa velocità, anche se il petrolio scende in modo stabile. 


Leggera diminuzione in corso


Dopo diversi mesi di crescita lenta ma costante, potrebbe esserci il primo caso di concreta discesa, proprio a ridosso delle vacanze agostane, quando in genere tutta la rete subisce dei rialzi programmati per aumentare i profitti quando mezza italia si mette nelle autostrade. Il motivo del ribasso è l'accordo recentemente raggiunto fra Occidente e Iran sul nucleare, con il ritiro delle sanzioni a Teheran. 
I prezzi raccomandati sulla rete dei più importanti produttori di carburanti stanno lentamente scendendo, e dopo un piccolo accenno del weekend, faranno un altro scalino in basso durante la settimana. Esso è già intervenuta tagliando il prezzo del diesel di 1 centesimo, ma aumentando la benzina verde di 0,5 cent. Quotidiano Energia prevede adeguamenti ai ribassi nel giro di qualche giorni e pubblica le medie del momento su base nazionale, con prezzi che vanno da 1,626 a 1,655 euro/litro per la benzina e da 1,425 a 1,457 per il gasolio. Al servito si hanno medie di 1,696 a 1,795 euro/litro, il diesel da 1,506 a 1,604 euro/litro. Da 6 a 9 centesimi in meno su tutti i valori per quanto riguarda le pompe no logo.


Cosa succederà nei prossimi mesi?


Lo scenario che andrà a delinearsi nei prossimi giorni è un po' incerto, ormai si è in balia della politica e della finanza internazionale ed è difficile prevedere aumenti o ribassi. Sarà curioso vedere se vincerà il potere del petrolio, quindi i prezzi si assesteranno al ribasso, o il potere delle multinazionali che non possono perdere l'occasione di intascare tantissimi extra dai vacanzieri che invaderanno le autostrade.
Più in generale, comunque, non ci dobbiamo aspettare diminuzioni troppo sostanziose, qualche mese fa gli analisti hanno previsto un conto a fine anno che vedrà un prezzo medio di 74,10 dollari, con Goldman Sachs che ipotizza 83,80 e ABN Amro addirittura 85 dollari, previsioni ben più elevate degli attuale 56,60 dollari al barile.

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