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Autovelox, l'evoluzione della specie non perdona

L'autovelox 106 ha una risoluzione fino a 18 Mpixels e può rilevare più veicoli insieme, anche in sequenza

Moto - News: Autovelox, l'evoluzione della specie non perdona

Altro che telecamerina che rileva chi preme troppo sull’acceleratore fuori città, altro che occhio elettronico al semaforo: ecco l’autovelox mostruoso. Sodi Scientifica ha condensato la propria esperienza nella progettazione del nuovo misuratore di velocità Autovelox 106, alzando di nuovo l'asticella nella rilevazione delle infrazioni di eccesso di velocità: il nuovo sensore modello 106 è sempre basato sul principio di misura spazio-temporale, ma beneficia della nuova tecnologia di misurazione del tempo di volo TOF (time of flight), con esatta rilevazione della posizione del veicolo.


Quale tecnologia


Grazie alla funzione multi-tasking e alla nuova tecnologia "Photo-burst", lo strumento è in grado di rilevare più veicoli in eccesso di velocità, anche in sequenza. Inoltre, è possibile consultare l'archivio dello strumento senza interrompere la normale operatività. Ha una singola macchina fotografica in grado di operare su strade fino a 4 corsie per senso di marcia, con una o due immagini digitali ad alta risoluzione (fino a 18 Mpixels), sulle quali può agevolmente lavorare il nostro sistema per la lettura automatica delle targhe. Il controllo di tutte le funzioni del dispositivo è affidato ad un PC tablet di ultima generazione. I dati delle infrazioni (immagini e dati) vengono memorizzati sul dispositivo e lo scaricamento manuale viene facilmente eseguito mediante una speciale chiavetta USB. In caso di installazione in postazione fissa, invece, è previsto anche il controllo e lo scarico dati a distanza su reti cablate o wireless.


Al buoio? C'è il flash


E per la notte? La fotocamera può essere integrata da un flash a luce visibile o infrarossa (IR), e, quindi invisibile, con attivazione automatica in caso d'illuminazione ambientale insufficiente. In caso di perdita o danneggiamento dei dati prelevati, Autovelox 106 ne permette il recupero nell'arco dei 30 giorni.


Si parte da Prato


Sembra che sia Prato la prima città dove questo autovelox abbia iniziato a fare strage di multe. Il problema, al solito, non è nello strumento, ma in chi usa lo strumento: i comuni incassano oltre un miliardo di euro l’anno in contravvenzioni, e spesso non rispettano le prescrizioni del codice della strada, dai preavvisi alla cartelloninistica, fino ai tempi di notifica.

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