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Scatola nera: motociclisti “fregati”?

L’auto con la scatola nera ha lo sconto Rca. E i centauri? A bocca asciutta

Moto - News: Scatola nera: motociclisti “fregati”?

I conti non tornano. “Scatole nere, Italia leader nel mondo”: così s’intitola il dossier sulle black box, che controllano le dinamiche dei sinistri se installate a bordo delle vetture. Le scatole nere sono sempre più popolari tra gli automobilisti italiani e, fine 2014, saranno circa 3 milioni i dispositivi elettronici installati nelle autovetture della penisola. La stima viene dell’Ania, l’Associazione delle imprese assicuratrici. A fine 2012 risultavano 1,2 scatole nere utilizzate dagli assicurati e, a fine 2013, il loro numero era già salito a 2 milioni di esemplari. Con il nuovo salto in avanti l’Italia conferma il suo ruolo di leader mondiale in questa tecnologia.


Sconti fortissimi


Secondo una recente indagine Ania, che ha avuto per oggetto neopatentati (di età compresa tra i 18 ed i 25 anni) inquadrati nelle migliori classi di bonus-malus (tra la prima e la quarta) è stato rilevata una significativa riduzione del rischio assicurativo per quanti nel 2013 avevano sottoscritto un contratto con scatola nera. Nella gran parte delle province è risultato, in particolare, un rilevante calo del premio puro assicurativo, cioè del premio necessario a coprire il costo medio dei sinistri. Rispetto a polizze prive di scatola nera il premio puro è risultato inferiore di circa il 38% a Roma, di oltre il 40% a Napoli e Bologna, e addirittura di oltre il 60% a Palermo. Chi la installa sull’auto ha diritto a uno sconto. Ma ai centauri che cosa viene in tasca? Inoltre, c’è una riforma della Rca in ballo da tre anni che mira a imporre la polizza con scatola nera e sconto: un obbligo per le Assicurazioni. Che non ci stanno.


La rivoluzione che esclude le moto


“Il principale cambiamento che stiamo osservando con l’introduzione delle scatole nere - osserva il presidente dell’Ania, Aldo Minucci - attiene agli stili di guida degli automobilisti. Laddove le polizze prevedono un ulteriore sistema premiante in termini di prezzo a fronte di comportamenti virtuosi monitorati dai dispositivi telematici, gli italiani reagiscono positivamente. Rispettano le regole, diventano automobilisti più prudenti. Stiamo insomma assistendo a una sorta di rivoluzione culturale che si accompagna anche a un costo più contenuto delle coperture assicurative”. Una rivoluzione che esclude i centauri: non possono godere degli sconti applicati agli automobilisti. Ma è giusto che ci siano due pesi e due misure? Premesso che resterebbe pur sempre una facoltà per il centauro, comunque è corretto che solo chi guida l’auto possa avere sconti per legge (sempreché la riforma della Rca diventi realtà)?

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