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Assicurazione Rca: la frequenza sinistri è una maledizione

Ecco i dati dell’Associazione delle Assicurazioni sugli incidenti in Italia

Moto - News: Assicurazione Rca: la frequenza sinistri è una maledizione

Leggete questi dati e capirete se, nella zona dove abitate, le Rca delle moto potranno calare o sono destinate a salire. In via preliminare, dice l’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni), il costo medio dei sinistri è stato pari, nel 2013, a 4.597 euro (era pari a 4.495 euro nel 2012), in aumento del 2,3%. In particolare, il costo medio dei sinistri con soli danni a cose passa da 1.899 euro a 1.908 euro nel 2013, stabile, mentre il costo medio dei sinistri con danni a persona (comprensivo anche della componente dei danni a cose dei sinistri misti) aumenta del 6,5%, arrivando a 15.766 euro (era 14.804 nel 2012).


Sinistri lievi: -6,9%


Tale incremento potrebbe essere spiegato dalla diminuzione dei sinistri di lieve entità grazie all’introduzione dell’obbligo di accertamenti clinico-strumentali per le lesioni micropermanenti (i sinistri rimanenti sono mediamente di importo più elevato). Di conseguenza, anche la percentuale del numero dei sinistri con danni fisici sul totale dei sinistri è stimata pari al 19,3% (in diminuzione dal 20,1% del 2012). La buona notizia è questa: il numero totale dei sinistri è stato pari nel 2013 a 2.367.267 unità, in diminuzione del 6,9%, così come la relativa frequenza sinistri (numero di incidenti ogni 100 veicoli) che passa dal 6,48% nel 2012 al 6,19% nel 2013, con un decremento del 4,5%.


La mappa degli incidenti


Manco a dirlo, la provincia dove si è registrato il valore più elevato nel 2013 è Napoli (10,02%). Occhio: siamo addirittura oltre il 60% in più della media nazionale che, si ricorda, è stata pari a 6,19%. Va evidenziato che non è solo colpa di taluni guidatori poco prudenti: anche le strade lasciano a desiderare, e i controlli sono scarsi. Comunque, pure in alcune province della Toscana la frequenza sinistri ha mostrato valori superiori alla media nazionale: in particolare a Prato (8,84%), a Firenze (7,03%) e a Pistoia (6,93%). Più in generale, in molte delle città più grandi, dove evidentemente la circolazione e quindi l’esposizione al rischio di incidente è più elevata, a prescindere dalla zona geografica, si sono osservati valori della frequenza sinistri oltre la media nazionale (Genova, Roma, Palermo, Milano e Torino).


Nord ok, ma bene anche  al Sud 


Si confermano nel 2013 le province del Nord Est quelle dove la frequenza sinistri è risultata più bassa. Rovigo è la città dove l’indicatore ha segnato il minimo (3,66%), così come in altre province del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia l’indicatore tecnico non ha superato il 4,5%. Valori inferiori alla media nazionale si sono registrati anche in alcune province del Sud come Foggia (4,54%), Potenza (4,48%), Lecce (4,58%) e Cosenza (4,70%), oltre che a Enna (4,31%), Agrigento (4,58%) e Oristano (4,33%). Però attenzione: non è per nulla detto che le Rca scendano. In ballo c’è sempre il costo dei rimborsi...

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