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Brebemi: "l'autostrada per i ricchi" già nelle polemiche

Arriva anche un esposto del Codacons perché la Brebemi sarebbe poco sicura e priva di aree di servizio

Moto - News: Brebemi:

Brebemi, Brescia-Bergamo-Milano, la parallela dell’A4 per alleggerire il traffico su quest’ultima autostrada: appena nata, è già al centro di mille polemiche. Per cominciare, sulla Brebemi non ci sono Tutor, e quindi ci sarebbero rischi per la sicurezza stradale. Anche se è tutto da dimostrare che il Tutor sia così efficace: ricordiamo che ci sono solo i dati del primo anno di funzionamento del "Grande Fratello autostradale". Durante i primi 12 mesi, ha dimezzato la mortalità in autostrada, lì dove operava. Ma noi si hanno altre statistiche. Inoltre, l’Italia non ha centrato l’obiettivo di dimezzare i morti sulle strade in 10 anni, dal 2001 al 2010; e in autostrada le vittime salgono nonostante la crisi che abbatte il traffico. Al di là di questo, sulla Brebemi non ci sono aree di servizio: i gestori stanno bene alla larga da quel tratto, visto che già sul resto della rete le cose vanno malissimo.


La protesta


Il Codacons ha presentato un esposto al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all’Autorità dei trasporti e al Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, in merito all’apertura della nuova autostrada Brebemi. L’associazione ha chiesto alle istituzioni e all’autorità competente di verificare urgentemente se l’arteria possa realmente entrare in esercizio, nonostante le evidenti criticità sul fronte della sicurezza stradale. “È fatto notorio che gli incidenti stradali, in particolare quelli imputabili a velocità eccessiva, costituiscono uno dei principali fattori di rischio per la salute e la sicurezza degli utenti - scrive il Codacons nella segnalazione -. Le statistiche mostrano come oltre il 90% degli incidenti mortali sia dovuto a comportamenti di guida inadeguati e come ogni anno la velocità causi circa il 60% dei decessi che si verificano in autostrada”.


Concorrenza sleale?


La mancata installazione del sistema di Tutor sulla nuova A35, dice l’esposto, potrebbe di conseguenza rappresentare un serio e concreto rischio per la sicurezza stradale e per l’incolumità degli utenti, oltre a poter configurare ipotesi di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori, utenti che potrebbero essere indotti ad utilizzare la A35 a discapito di altre arterie che corrono parallele alla Brebemi (e che invece dispongono di strumenti di rilevazione automatica della velocità), così da non incorrere nel rischio di ricevere multe ma mettendo a serio rischio la propria sicurezza e incolumità.


Fare il pieno!


Il dato che più colpisce, per il Codacons, è la mancata apertura, lungo tutto il tracciato della A35, di aree di servizio e delle relative pertinenze con impossibilità di fare rifornimento di carburante e conseguentemente la mancata fornitura della qualità del servizio reso all’utenza. Sono due quelle previste e realizzate ma non funzionanti con tutte le gare di appalto andate deserte, perché le stazioni di rifornimento avrebbero dei margini di guadagno molto bassi. Motociclisti e automobilisti andranno avvisati dunque che lì, su quei 62 chilometri, non si potrà fare benzina.


Costo pedaggi


Poi c’è un capitolo dedicato al costo dei pedaggi. Ecco il confronto. Sull’A4, da Brescia centro a via Palmanova (Milano), si percorrono 85,6 chilometri, con un costo di 7,1 euro per auto e moto (e 17,3 euro per i Tir). Percorrendo i 95,5 chilometri della Brebemi, dell’Arco Tem della Rivoltana, della tangenziale est fino a via Palmanova, l’esborso è di 11,6 euro per auto e moto (43,1 per Tir). Qualcuno l’ha già definita "l’autostrada per i ricchi". Occorrerà vedere se, sotto il profilo della sicurezza stradale e della qualità delle infrastrutture, quel pedaggio sarà giustificato.

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