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Quando l'abbigliamento ti salva la vita

L'abbigliamento tecnico in moto è in grado di fare la differenza anche tra la vita e la morte

Moto - News: Quando l'abbigliamento ti salva la vita

Per una volta concedeteci un minimo di autorefernzialità, anche se a ragion veduta. Il mestiere del tester è quanto di più affascinante esista per un appassionato delle due ruote, questo è indubbio. Capita talvolta però di incappare in una caduta. E' un rischio che si accetta (oltre che a cercare di evitare) una volta saliti in sella. Stavolta è capitato a noi durante il test di una Honda NC700X.

Ciò che ci preme sottolineare, a monte di tutta questa vicenda però, è la grande importanza che ha rivestito l'abbigliamento tecnico indossato: senza giacchetto con protezioni, guanti, casco integrale e - sopratutto - paraschiena, molto probabilmente il bollettino medico sarebbe stato ben peggiore di una frattura alla gamba e ad una mano. Un ruolo fondamentale quello del vestiario, che spesse volte in molti sottovalutano.

IL PARASCHIENA QUESTO SCONOSCIUTO - Secondo un recente studio condotto dall'ISS - istituto superiore della sanità - in collaborazione con la Polizia di Stato, nel 2011 solamente il 15% dei motociclisti utilizzava abitudinariamente il paraschiena (o l'AIR-BAG). Uno strumento facile da indossare, in grado di proteggere la nostra colonna vertebrale da lesioni importanti. Dopo un anno di monitoraggio, è stato rilevato che la percentuale di lesioni alla colonna era pari al 9,5% in coloro che usavano un dispositivo di sicurezza elevata (paraschiena e/o airbag) mentre saliva fino al 14,9% in coloro che non erano adeguatamente protetti. Il problema poi si estende qualora dovessimo includere all'interno di questa ricerca anche il settore dei ciclomotori, dove solo il 2% utilizza una protezione per la colonna vertebrale. I ciclomotoristi usano di meno anche in casco rispetto ai motociclisti (91% contro 98%).

UN DISEGNO DI LEGGE NEL 2010 - Per cercare di sanare determinate mancanze (sopratutto culturali), nel 2010 il Parlamento italiano formulò il disegno di legge 1720 che, all'articolo 171 recitava - ai primi due commi - in questo modo:

1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa comunitaria.

2. Ai fini di cui al comma 1:

a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco intergrale;

b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;

c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;

d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.

Purtroppo tale disegno di legge recava con se numerose lacune e mancanze in altri punti nevralgici sulla sicurezza stradale (come ad esempio la mancanza di voci sulla protezione e la manutenzione delle strade) oltre ad una esagerata rigidità, sottileata a suo tempo, dal presidente ANCMA Capelli che disse: "Siamo convinti che le misure condivise siano molto più efficaci delle imposizioni: per questo lo scorso anno (2009 ndr), aderendo alla campagna di Motociclismo, chiedemmo l’introduzione di misure fiscali a sostegno dell’acquisto dei caschi e paraschiena. Al contrario, l’approvazione di questo obbligo normativo creerebbe gravissimi danni al mercato delle due ruote a motore, disincentivando l’acquisto da parte di migliaia di potenziali acquirenti, in un settore già duramente colpito dagli effetti della crisi economica. Alla luce di queste considerazioni chiediamo pertanto che l’emendamento sull’abbigliamento protettivo venga respinto

SE L'EUROPA PUNTA SULLA SICUREZZA ATTIVA... - L'unione Europea intanto, in tema di sicurezza, ha approvato praticamente all’unanimità (643 sì, 16 no e 18 astensioni) un regolamento che vuole porre moto e i ciclomotori sullo stesso piano delle auto in tema di sicurezza ed emissioni. A partire dal 2016, tutti i veicoli a 2 ruote di nuova omologazione (più i 3 ruote e i quadricicli) con cilindrata superiore ai 125 cc dovranno essere dotati di ABS obbligatorio. Un anno dopo l'obbligo sarà esteso a tutti i veicoli.

In Italia però, al di là dell'imminente crisi di Governo, abbiamo voluto complicarci la vita con il Decreto Sviluppo da approvare entro il 18 dicembre, che prevede l'adozione di questa normativa europea. Attenzione però, perchè se l'UE ci aveva concesso quattro anni per adeguarci, con questo Decreto, a partire proprio dal 18/12, circa il 50% dei modelli a due ruote diverrebbe illegale perchè non dotato di ABS, come sottolineato ancora una volta da ANCMA.

...NOI VI RICORDIAMO ANCHE QUELLA PASSIVA - Al di là delle leggi, ciò che vogliamo promuovere in quest'articolo, è l'utilizzo di ogni mezzo di protezione per la salvaguardia della nostra stessa vita. Andare in moto è una passione meravigliosa (oltre che di utilità sociale, per chi ad esempio si muove nel traffico cittadino), ma nasconde le sue cruente insidie. Spesse volte vi offriamo delle opinioni su una moto o uno scooter provato. Questa volta vi offriamo la nostra opinione - scontata - sull'utilizzo dei capi di abbigliamento tecnici, dopo averlo verificato - letteralmente - sulla nostra pelle.

Proteggersi dovrebbe essere una consuetudine, a prescindere dalla velocità mantenuta o dall'utilizzo urbano o extraurbano, veloce come meno veloce. La fotografia che vedete al lato ritrae il casco che ha sbattuto sull'asfalto ad una velocità di circa 70 km/h, tanto per farvi rendere l'idea. Una velocità raggiungibile perfino con un normalissimo ciclomotore in una strada di percorrenza cittadina.

La prossima volta che salite in sella alla vostra moto o sul vostro scooter e non avete tempo o voglia di proteggervi come si deve, pensate a quali conseguenze potreste andare incontro. Andare in moto è un'esperienza meravigliosa. Perchè rischiare di non doverlo fare più per pigrizia o negligenza?

 


Per effettuare questo, involontario, "test di resistenza alla caduta" abbiamo utilizzato i seguenti capi d'abbigliamento tecnico Dainese e caschi AGV:

RACING PELLE UOMO

Aggressività, look sportivo si fondono in questo giubbotto in pelle bovina. Dotato di spalle coiniettate con inserti in alluminio e protezioni composite, Racing Pelle è integrabile con il paraschiena di tipo G. Comfort; ergonomia e funzionalità sono garantiti dagli inserti elastici su collo, maniche e fianchi e dalla cerniera aggancio giubbino-pantalone. Prese d’aria su fianchi e petto consentono infine una gestione della temperatura interna ottimale.

 


AGV GP TECH

Calotta: SSL (Super-Super-Light) Fibra di vetro-Kevlar-Carbonio

Sistema di ventilazione: IVS (Integrated Ventilation System) con canalizzazioni ricavate direttamente nella calotta

Tessuto: Cool Max® con trattamento igienizzante

Interni: Completamente removibili e lavabili (incluso paranuca)

Visiera: Visiera Race-X piana chiara in policarbonato antigraffio e antiappannante predisposta per tear-off

Meccanismo Visiera: XQRS (Extra Quick Release System)

Taglie: XXS, XS, S, M, L, XL, XXL, XXXL

 

GUANTO GASKET

Sportività, dinamismo e tecnicità si fondono grazie ad un design che unisce estetica aggressiva e funzionalità. Nocche con inserti in TPR, imbottiture sulle giunture delle dita, palmo e taglio della mano rinforzati, cinturino antiscalzamento offrono una sicurezza di alto livello. Lo studio ergonomico ha consentito una mobilità eccellente, grazie a inserti elasticizzati e all’esclusivo sistema Microelastic, al ricorso a tessuto elastico, ma anche alle dita precurvate dotate anche di foratura laterale.

 


DYNO PRO

Derivato dall’esperienza sui campi di gara e studiato per offrire agli utenti più esigenti un livello

tecnico elevato per gli spostamenti a breve raggio. Dotato di slider removibile e inserti su tallone e fianco in acciaio, questo stivaletto in Lorica® presenta inserti in nylon e TPU e altre soluzioni tecniche come la fascia di ritensione sul collo del piede, e la suola racing antiscivolo con inserto interno in EVA sul tallone

 




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