Pedrosa 1° nel terzo di libere

Gli italiani Simoncelli e Dovizioso lo inseguono. Rossi 8°


La MotoGP, che è l'unica categoria cui sia stato assegnato il mondiale, è scesa in pista con le consuete temperature torride e umide della Malesia.

Oltre al grande assente Jorge Lorenzo (che salterà il GP di Malesia a causa dell'infortunio nel warm up del GP di Australia), non è scesa in pista anche la wild card di Suzuki John Hopkins.

“Si è riaperta la 'falla' della frattura nella mia mano – ha detto rassegnato il campione, mostrando la mano destra devastata da un gonfiore impressionante – mi sono svegliato stamattina in questo stato dovuto al fatto che forzando nelle libere di ieri, la frattura si è riscomposta e purtroppo non mi è possibile correre”.

Come spesso è accaduto quest'anno, le prime quattro moto in classifica sono le Honda di punta, e com'è accaduto ieri, il più veloce è stato Dani Pedrosa.

Lo spagnolo ha chiuso il turno pre qualifica in 2'01"769, conseguito al suo 12° giro su 16.

In seconda posizione c'è un ottimo Marco Simoncelli, a -265.

In questa pista c'è molto spinning - spiega il suo Team Manager Fausto Gresini (che il prossimo anno schiererà anche una CRT motorizzata Honda CBR e una Moto3 con Niccolò Antonelli) - e c'è molto consumo di carburante: dobbiamo stare molto attenti”.

Segue in prima fila provvisoria la Honda di Andrea Dovizioso, terzo. Il Dovi ha chiuso con un distacco di 312 millesimi.

Sottotono rispetto al trend del mondiale già in tasca, è apparso Casey Stoner, che ha concluso il terzo turno di libere con un ritardo di quattro decimi netti. Casey Stoner e Dani Pedrosa sono stati oggi gli unici due piloti a non aver migliorato i tempi di ieri.

Quinta è la Ducati di Nicky Hayden, ancora una volta primo fra le Rosse di Borgo Panigale, a -480 millesimi. Lo seguono Bautista, 6° (che lamenta dolori alla clavicola) ed Edwards, 7°.

Valentino Rossi 8° a -845 millesimi: un risultato positivo rispetto al solito, sia che lo si guardi a livello di posizione che di distacco dalla vetta.

Problemi per Ben Spies, scivolato al suo 11° giro mentre era 13°. Il texano, che fa moltissima fatica e appare assente e rallentato nei movimenti anche quando non è in sella, ha chiuso anticipatamente il turno in 14a posizione.

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