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Gentleman Cup: la FMI pensa ai Regolaristi

Quattro gare di regolarità in pista, dedicate agli amatori

Moto - News: Gentleman Cup: la FMI pensa ai Regolaristi

Il panorama sportivo della velocità su pista sta cambiando di anno in anno. La crisi del settore delle sportive ha di fatto pian piano impoverito le griglie di partenza di trofei nazionali di velocità. Costi alle stelle, esasperazione nelle preparazioni, gomme che durano sempre meno, tutti fattori che giocano a sfavore di chi vuole divertirsi in pista, anche confrontandosi con il cronometro e con gli altri piloti.

Da più parti si auspicherebbe, infatti, la nascita di trofei a carattere amatoriale, per consentire a chi non ha mezzi esagerati e non vuole investire tempo e denaro in un campionato professionistico, di divertirsi e fare del sano sport motoristico.

GENTLEMAN CUP: LA PROPOSTA DELLA FEDERMOTO
Per colmare questa lacuna, la FMI propone la Gentleman Cup 2011, trofeo rivolto a possessori di moto definite "classiche moderne" raffreddate ad aria/olio, che vogliono avvicinarsi alla pista in un contesto piacevole e sicuramente non esasperato, che può dare comunque ad utenti appassionati il sapore della competizione, divertendosi in sicurezza su gare costruite sul concetto di "regolarità in pista". Qui non vince chi va più veloce, anche se viene sempre premiato il primo assoluto, ma chi è capace di guidare "pulito" e girare sempre sullo stesso passo, rispetto al proprio tempo di riferimento sul giro.

REGOLAMENTO PANE E SALAME

Siamo andati a leggerci il regolamento emanato dalla Federazione Motociclistica Italiana, per capire meglio il funzionamento del trofeo e per capire quali potrebbero essere le moto in gara. Vi riportiamo il regolamento di seguito:
"La FMI indice per il 2011 un Trofeo di regolarità il cui intento è quello di far approcciare in modo amatoriale non solo i tanti appassionati del mondo vintage ma anche tutti gli utenti che hanno moto moderne e che vogliono "divertirsi in sicurezza sentendo il sapore della gara" in un ambiente NON ESASPERATO.

Formula della coppa, costi e licenze, classifica:
La coppa si terrà su quattro prove con possibilità di partecipare anche solo ad una.
Adria 10.04.11 Regolarità (8 giri)
Magione 08.05.11 Endurance individuale di 100 km basata sulla regolarità
Adria 17.07.2011 Regolarità (8 giri)
Franciacorta 02.10.11 Super pole + Regolarità (10 giri) con classifica finale data dalla somma dei punti raccolti in ciascuna gara

Licenza: tessera sport
La partecipazione alla singola prova varierà dai 120,00 euro per ciascuna delle due tappe di regolarità, ai 200,00 della regolarità endurance ai 160,00 dell'ultima prova.
Coloro che effettueranno il pagamento per l'intera Coppa entro il 28.02, usufruiranno di un pagamento ridotto da 600,00 a 500,00 euro ed in più, per i primi tre iscritti di ciascuna marca (riferimento alle motorizzazioni) il pacchetto comprenderà anche la tessera Sport.

Svolgimento: La regolarità si basa sulla costanza del tempo di percorrenza dei giri cronometrati (Velocità Costante) come da norme sportive Moto Epoca. I partecipanti verranno suddivisi in una o più batterie, qualora il loro numero fosse superiore a quello degli ammessi in prova, in base a criteri tecnici (cilindrata, tipologia mezzi ecc). Ciascuna batteria disputerà quindi due turni di prove di qualifica al termine delle quali verrà stilata una classifica riepilogativa ed effettuata un'ulteriore suddivisione tra le varie griglie di partenza. Nelle gare di 8 / 10 giri si terrà conto dei migliori 6 / 8 giri (riferimento secondo giro), nell'Endurance verranno conteggiati quattro gruppi da tre giri ciascuno (riferimento quarto giro dopo la partenza). La Superpole si effettuerà secondo le NS Moto Epoca.

Premiazioni dal 1° al 3° per categoria (Vedi classi ammesse).
Punteggi per Campionato dal 1° al 15° per gara (20 pt al 1°, 17 al 2°, 15 pt al 3°, 13 al 4°, 11 al 5° e a scalare di un punto fino al 15°). Sono previste speciali classifiche di Club o Associazioni di marca"


Leggendo la parte sportiva ci sembra che tutto fili: in sostanza si tratta di girare liberamente in pista, cercando di essere sì veloci, ma di girare sempre sullo stesso passo. E con una varietà di moto in pista assolutamente eterogenea, non sarà certamente facile, visto che facilmente ci si troverà a girare tutti insieme con moto molto diverse tra loro e piloti di estrazione diversissima.

Passiamo poi agli aspetti tecnici del regolamento.
" Requisiti Sicurezza Generali:
Per le moto circolanti su strada: assenza del cavalletto centrale, cavalletto laterale legato se presente, fari e frecce "nastrati", assenza di specchietti, spugna nel serbatoio. Sono ammessi quindi i seguenti elementi: piastra portapedana e pedane passeggero; Portatarga, targa e avvisatore acustico; Gancio per il casco, maniglie per il passeggero-

Per le moto NON circolanti per strada ossia preparate: assenza di fari e frecce, assenza di specchietti, assenza di cavalletti, legatura di tappi olio, serbatoio di raccolta olio/sfiati, presenza di un paracoppa di raccolta olio, spugna nel serbatoio.

Sono consentiti solo pneumatici in vendita al pubblico per la normale circolazione stradale e riportanti sia le misure previste sul libretto di circolazione del motociclo che la sigla "E" e/o "DOT". E' fatto divieto di procedere con ulteriori modifiche o scolpiture rispetto al disegno originario. Si specifica che i pneumatici andranno montati secondo il verso di rotolamento previsto dal costruttore. I tubi di scarico devono essere conformi alle norme esistenti concernenti il controllo del rumore, come da Norme vigenti.
Si precisa che le deroghe al RTG di seguito citate sono da considerarsi valide:
Art. 13 - Per la trasmissione finale è obbligatoria, per motivi di sicurezza, collocare nella parte inferiore del forcellone una protezione "pinna" tra il ramo inferiore della catena e la corona, allo scopo di evitare il contatto con la trasmissione per i modelli in assetto stradale
Art. 14 - art. 14.1 14.2 14.3 (pur rimanendo vivo l'invito all'adozione dei dispositivi descritti)
Art. 25
Art. 25.1 25.4
Inoltre si deroga all'art. 33.4 autorizzando l'uso di tute intere divisibili con cerniera coperta da linguetta di protezione in pelle.

Tipologia Modelli Moto Ammesse:
Coerentemente con l'ambiente vintage sono ammesse moto di personalità che non abbiano visibilità in altri ambiti pistaioli e che non stonino con il mondo nel quale vengono inserite.
Le Classifiche verranno redatte secondo le seguenti note sottolineando che l'innovazione di questo tipo di eventi è infatti proprio basato sulla capacità del partecipante di gestirsi e non sulla potenza a sua disposizione
- Classe fino a 800 cc
- Classe oltre 800 cc
Sono ammessi i seguenti motocicli:
BMW - tutti i modelli 2 cilindri boxer ad aria ed aria / olio esclusi i GS e i modelli derivati (vedi HP)
Ducati - tutte le serie SS, tutta la serie Sport Classic, tutti i Monster raffreddati ad aria e ad aria / olio
Harley / Buell - tutti i modelli
Moto Guzzi - tutti i modelli escluso lo Stelvio
Triumph - tutti i modelli raffreddati ad aria e aria / olio

Sono ammessi quindi motocicli i cui propulsori siano stati prodotti dalle aziende citate:
"Special di serie" - ove si intendano mezzi di piccole produzioni di serie con motori raffreddati ad aria e aria / olio (Bimota, Ghezzi & Brian, NCR, Magni etc) dal 1992 ad oggi
"Special private" - ove si intendano mezzi elaborati artigianalmente con propulsori raffreddati ad aria e aria / olio dal 1992 ad oggi
Moto Giapponesi - naked con estetica anni '70 e '80 con propulsori raffreddati ad aria e ad aria / olio"


Dopo aver letto il regolamento viene un po’ da sorridere, perché in buona sostanza vorrebbe mettere in pista moto di oggi come quelle di cinquant’anni fa (il regolamento non lo esclude), tutti insieme in una bella scampagnata domenicale.
E ciò potrebbe rivelarsi, a nostro avviso, decisamente rischioso, perché siamo d’accordo che lo spirito è regolaristico, va bene che è una classe destinata agli amatori, però da che mondo è mondo, chi va in pista ci va per correre, altrimenti non esisterebbero gli "Autodromi di Velocità". E mettere insieme a correre moto di tecnologie tanto differenti, sia a livello motoristico, che soprattutto telaistico, è pericoloso perché le traiettorie che farà una Ducati Monster 1100, non saranno mai quelle di una Ducati SS degli anni settanta e soprattutto i punti di frenata non potranno mai coincidere.

Un’altra incongruenza la si nota però alla voce del regolamento che cita: "Coerentemente con l'ambiente vintage sono ammesse moto di personalità che non abbiano visibilità in altri ambiti pistaioli e che non stonino con il mondo nel quale vengono inserite."
Allora… se avete una moto senza personalità siete esclusi dalla categoria… e la vostra moto non dovrà stonare nel mondo in cui vorrete inserirla… E che significa? Chi si arrogherà il diritto di decidere se una moto ha personalità per partecipare o meno? E ancora… se l’ambiente è "Vintage" come mai è permesso partecipare con Monster, BMW R1200R, BMW R1200S, che di vintage hanno ben poco?
E andiamo avanti… Il regolamento prima dice che le moto non devono avere "visibilità in altri ambiti pistaioli", ma poi consente la partecipazione alle Bimota, alle NCR e marchi simili, brand che hanno da sempre fatto della sportività in pista il proprio blasone.

Insomma… noi stiamo facendo un po’ di ironia perché ci sembra evidente che il regolamento tecnico sia stato stilato un po’ alla buona, mentre le prima regola per organizzare un trofeo in pista il quale non si presti a contestazioni tra i partecipanti, è fissare un regolamento tecnico chiaro, che definisca univocamente i limiti entro i quali i partecipanti possono spaziare.
Diciamo questo non per presunzione, ma perché chiunque abbia avuto esperienza di competizioni, di qualsiasi livello esse siano, sa benissimo che nelle gare a nessuno piace arrivare secondo

Detto ciò, e in attesa che la federazione chiarisca gli aspetti regolamentari un po' oscuri, ci sta venendo una malcelata voglia di tirar fuori dal garage la vecchia Ducati Supersport, che ancora potrebbe dire la sua in pista…

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