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MotoGP 2012, Qatar, Gara: Lorenzo a "1000"!

Il calo fisico di Stoner favorisce Pedrosa, secondo. Rossi non ingrana, decimo

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Se la calma è la virtù dei forti, questa sera a Losail Jorge Lorenzo ha dimostrato di essere davvero fortissimo. Dopo aver conquistato ieri una pole position che pareva lasciare poche chance di batterlo a tutti i suoi avversari, oggi lo spagnolo della Yamaha si è ritrovato a fare i conti con due Honda ritrovate, ma ha saputo mantenere la calma anche quando il Gp del Qatar sembrava volgere al peggio.

Casey Stoner sembrava essere tornato il solito "squalo" che negli ultimi anni ha sempre dominato sul tracciato arabo ed era anche riuscito a mettere oltre 2" tra sé e Jorge, che procedeva in modalità "Mantequilla" con l'altra RC213V di Dani Pedrosa incollata ai suoi scarichi. Quando però l'australiano ha iniziato a manifestare un evidente calo, dovuto ad un problema fisico ad un braccio, lo spagnolo è passato in modalità "Martillo" e piano piano ha ricucito lo strappo con "Camomillo" sempre nel suo codone.

La svolta definitiva è arrivata a quattro giri dal termine: Pedrosa ha provato a volgere a suo favore il derby spagnolo e ha trovato il sorpasso alla prima staccata. Jorge ha risposto poche curve più tardi e all'ingresso dell'ultima piega si è addirittura portato al comando, scavalcando Stoner. E in questo frangente l'australiano è diventato proprio il miglior alleato di Lorenzo, tenendosi dietro il compagno di squadra per un giro intero, nell'arco del quale Jorge ha accumularo un vantaggio di circa un secondo. Quanto bastava per andare a porre la bandierina Lorenzo's Land anche in Qatar. Da sottolineare comunque anche la gara di Pedrosa, che va a cogliere un insperato secondo posto, visto il settimo che occupava in griglia ad oltre 1". Nel warm up però lo spagnolo ha trovato il bandolo della matassa per quanto riguarda la messa a punto della sua Honda e in gara si è visto. Deluso ovviamente il campione del mondo, che sembrava lanciato verso la solita vittoria e invece si è dovuto accontentare del terzo posto.

Molto bello il duello per la quarta posizione, che ha visto coinvolte le due Yamaha del team Tech 3: alla fine a spuntarla è stato Cal Crutchlow, che ha trovato il sorpasso ai danni di Andrea Dovizioso nel corso del 17esima passaggio. Per quest'ultimo comunque il quinto posto è un buon modo per iniziare l'avventura sulla M1.

Con il sesto posto Nicky Hayden sfrutta al limite quello che è il potenziale attuale della Ducati, anche se 28" di distacco dal vincitore sono veramente una vita in una gara di 22 giri. Dietro di lui ci sono poi Alvaro Bautista e Stefan Bradl, con quest'ultimo che forse sarà un pizzico di delusione, visto che aveva occupato la sesta piazza per quasi tutta la corsa.

Solo nono Hector Barbera, che ha pagato a caro prezzo un lungo fatto nel corso dell'ultimo giro. E Valentino Rossi? Il "Dottore" ha vissuto un'altra giornata decisamente no, chiudendo decimo senza mai riuscire a trovare il passo delle altre Ducati. Dietro di lui tra le MotoGp ci sono solamente Ben Spies, rallentato da problemi probabilmente di natura fisica, ed il ritirato Karel Abraham (noie ai freni).

Per quanto riguarda le CRT, la prima gioia della storia è stata per Colin Edwards, bravo a ribaltare i pronostici della vigilia, che vedevano la sua Suter-BMW sfavorita rispetto alla ART-Aprilia di Randy De Puniet. "Texas Tornado" si è piazzato dodicesimo assoluto.

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