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Yamaha Fazer8 ABS - PROVA

Motore impeccabile, migliorabile la ciclistica

Moto - Test: Yamaha Fazer8 ABS - PROVA

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Il filone delle Sport Tourer è spesso sottovalutato dai motociclisti, ma i mototuristi con velleità "sportive", conoscono bene la questione. Questo tipo di moto ti consente di andare a spasso in città, senza rinunciare a confort di sospensioni leggermente più morbide e freni "umani", ed allo stesso tempo ti permette di mettere borse laterali e farci le vacanze, oppure uscire la domenica per la classica gita al… passo di montagna più vicino. Insomma, una moto factotum.
Tra queste c’è la Yamaha Fazer8, una sportiva da turismo che abbiamo già avuto modo di provare in versione ABS in Sardegna.

Siamo voluti tornare sull’argomento, adoperandola nel "day by day", per capire nell’utilizzo quotidiano come si comporta, quali sono i pregi e quali i difetti della quattro cilindri di Ywata. Quello che se ne è evinto, è che la Fazer8 è uno moto facile, con un gran motore, ma che richiede qualche accorgimento a livello ciclistico. Competitivo il prezzo: 8.690 euro la base, e 9.190 euro la versione con ABS (oggetto di questa prova N.d.R.).
La moto è poi disponibile con due diversi allestimenti: Sport e Touring. La prima offre gli indicatori di direzione a LED, il porta targa ed il puntale ad un prezzo di 340,80 euro, mentre la seconda include il portapacchi, il top case da 46 Litri e lo schermo maggiorato, ad una cifra di 326,40 euro. Ricordiamo, infine, che tutte le versioni ABS sono dotate di puntale.
I competitors, almeno per quanto riguarda la cilindrata e la medesima tipologia di moto, si chiamano Aprilia Shiver GT 750 (anche se è bicilindrica) e BMW F800ST (bicilindrica anche questa).

MOTORE E CICLISTICA

Conosciamo bene la Yamaha Fazer8, moto derivata dalla versione naked, la FZ8, ma vediamo come è fatta.
Il propulsore è di derivazione FZ1, ed ha una cilindrata effettiva di 799cc con alesaggio di 68 mm e corsa di 53,6 mm. E’ raffreddato a liquido, 4 tempi, DOHC, ed è ovviamente un quattro cilindri paralleli (inclinati in avanti). La potenza massima è di 106 cavalli a 10.000 giri/min e la coppia massima è di 82 Nm a 8.000 giri/min. Il telaio è a diamante in alluminio pressofuso, e per quanto riguarda le sospensioni, all’anteriore troviamo una forcella da 43 mm, mentre al posteriore c’è un forcellone oscillante che lavora in simbiosi con un monoammortizzatore articolato con precarico a molla regolabile. Le ruote, da 17", hanno misure di 120/70 davanti e 180/55 dietro. La moto è "frenata" da una coppia di dischi da 310 mm all’anteriore e un disco singolo da 267 mm dietro, ed è disponibile anche senza ABS. 220 Kg è il peso in ordine di marcia (5 Kg in meno se priva di antibloccaggio delle ruote). Il serbatoio è da 17 litri e le leve al manubrio sono regolabili per adattarsi alle mani del pilota.

IMPRESSIONI DI GUIDA

Vediamo l’analisi statica della moto. La Yamaha Fazer8 è in linea con la concorrenza quanto a qualità di plastiche e materiali. Di certo si avverte la mancanza di una "tasca" nella carena per riporre almeno il biglietto autostradale ed un cellulare. Non sarebbe male poi avere un pomello esterno per la regolazione del precarico molla del monoammortizzatore. In compenso però, Fazer8 sfoggia delle linee moderne, assemblaggi perfetti e cablaggi ben nascosti.

Ma saliamo in sella. L’ergonomia è perfetta, con le gambe piegate il giusto, e la schiena è rilassata, con il busto leggermente proteso in avanti. La strumentazione è compatta ed essenziale, cosa che se va bene per la nuda FZ8, non vale per la Fazer8, viste le attitudini al viaggio; non sarebbe male avere un cockpit un po’ più grande e leggibile.
Il motore si avvia prontissimo, e regolate le leve al manubrio ingraniamo la prima. Frizione e cambio sono morbide (soprattutto la prima). Nei percorsi cittadini la moto si comporta molto bene, è abbastanza agile (la FZ8 lo è di più visto il minor peso a causa della carena), e le sospensioni assorbono bene le asperità dell’asfalto. La frenata è pronta e grazie all’ABS tarato in maniera egregia, la moto non si scompone mai, ed inoltre ci si sente sicuri anche a livello psicologico, forti della consapevolezza che le ruote non bloccheranno mai.

Fuori città le cose cambiano. Il motore è sicuramente il pezzo forte di questa Yamaha. Sale progressivo fin dai 2.000 giri/min, verso i 5.500 giri/min trova la giusta verve, e oltre i 7.000 c’è la spinta che proietta la moto fino agli 11.000 giri/min di strumento.
La guida con la Fazer8 è morbida e per nulla nervosa, ma quando si spinge forte il limite è dettato dalle sospensioni, troppo cedevoli, soprattutto per quanto riguarda il mono al posteriore, che innesca pompaggi fastidiosi. Le Bridgestone Battlax BT-021 hanno un comportamento lineare, ed è un peccato che gli ammortizzatori non permettano di più, visto che il telaio ed il forcellone svolgono alla perfezione il loro dovere.
La frenata è molto modulabile, l’ABS è tarato perfettamente e la moto rallenta con decisione. Il freno posteriore "collabora" con l’anteriore, e permette di chiudere le curve quando si entra troppo vivaci.

Buona la protezione aerodinamica del parabrezza maggiorato, solo le spalle sono interessate da piccole turbolenze. Sul fronte consumi, si possono percorre mediamente sui 6 litri per 100 Km (16Km/l), mentre nell’utilizzo cittadino la Fazer8 si dimostra leggermente più assetata, e percorre 14 Km/l. Assenti le vibrazioni, se non quando il motore entra in coppia, e queste si avvertono su manubrio e pedane.
Per quanto riguarda il passeggero, lamentiamo una sella leggermente piccola (il codone è rastremato, ma del resto, "chi bel vuole apparire…"), mentre la posizione è azzeccata, con pedane non troppo alte, e con maniglioni che svolgono il loro dovere.

Per concludere, la Yamaha Fazer8 è sicuramente una moto piacevole da guidare, soprattutto grazie ad un propulsore perfetto per l’utilizzo stradale, elastico e con la giusta potenza per divertirsi ed effettuare i sorpassi anche in coppia. Peccato che le sospensioni non siano all’altezza delle potenzialità di questa moto.

CI PIACE

Motore
Design
Guidabilità

NON CI PIACE

Sospensioni (mono soprattutto)
Vibrazioni alti regimi
Mancanza vano portaoggetti

In questo test abbiamo utilizzato:
Caschi: Shark
Abbigliamento: Dainese

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