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Omicidio stradale: e tu firmi?

Nasce un sito per una proposta di legge sull'omicidio stradale

Moto - News: Omicidio stradale: e tu firmi?

Il caso più recente riguarda la morte di un ragazzino che andava in bici a Nettuno (Roma), travolto da pirata della strada ubriaco, poi acciuffato dai Carabinieri. Ma la mattanza non conosce tregua: siamo a 100 morti l’anno, solo a causa dei pirati (fuggono dopo il sinistro, e una volta su quattro sono stranieri). I numeri salgono se si includono i guidatori che si fermano dopo il sinistro, e a cui viene accertato uno stato di alterazione psicofisica dovuta ad alcol o droga. E cosa rischia chi uccide in auto sotto l’effetto di alcolici o stupefacenti? C’è l’omicidio colposo, che grosso modo possiamo catalogare come "involontario". Evidentemente, visti i risultati, la legge non fa paura: in Italia, ogni anno, 5.000 persone perdono la vita in seguito a scontri stradali, un terzo riconducibile a omicidio colposo. Serve una norma con maggior potere deterrente. Di qui, la proposta di introdurre l’omicidio stradale.

La proposta di legge arriva da diversi soggetti: Associazione Lorenzo Guarnieri, Associazione Gabriele Borgogni, Asaps (Associazione amici e sostenitori della polizia stradale), Comune, Polizia municipale a Aci di Firenze. Ed è stata presentata alla commissione Trasporti della Camera. Prende in considerazione il caso di lesioni gravi o morte provocate da un guidatore di un veicolo fortemente ubriaco (con oltre 0,8 grammi di alcol per litro di sangue) o sotto l’effetto di droga. L’idea è questa: se l’attuale omicidio prevede una pena da 3 a 10 anni, con l’omicidio stradale si passerebbe a un range 8-18 anni; e pure con patteggiamento e rito abbreviato, almeno un giorno di carcere o di misura restrittiva sarebbe certa. Se ora non c’è nessuna misura cautelare, si avrebbe l’arresto in flagranza di reato. E dalla revoca temporanea della patente, si passerebbe all’"ergastolo della patente": la licenza di guida viene ritirata per sempre.

Per lanciare la proposta di legge, è nato anche il sitoomicidiostradale.it: chi vuole, può firmarla online. E spingere affinché il Parlamento prenda in esame la questione, creando il Disegno di legge: già un primo passo. Al raggiungimento di 60.000 adesioni, tutti i nomi stampati e la proposta di legge verranno consegnati alle commissioni Trasporti e Giustizia di Camera e Senato.


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