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Superbike 2010: Biaggi e la penalizzazione, parliamone...

Un Ride Through "toglie la vittoria" a Monza del "Corsaro"

Moto - News: Superbike 2010: Biaggi e la penalizzazione, parliamone...

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Nella giornata di ieri si è svolta la Superbike a Monza. Già sapete i risultati, sia di Gara1 che di Gara2. E’ giusto dunque spendere due parole per un fatto che fa ancora discutere gli appassionati: la penalizzazione di Max Biaggi con un Ride Through. Il "Corsaro" in Gara1 aveva già dimostrato di poter fare bene, e il secondo posto era solo "per colpa della moto che non andava bene alla curva della Roggia" (parole di Biaggi). In Gara2 invece Biaggi aveva oltre sei secondi di margine, ma la direzione di gara ha deciso di punirlo per un "taglio" della pista, distruggendo così tutte le sue aspettative.

La curva incriminata è la prima Variante, dove Max è arrivato lungo e dove il romano non ha rispettato il "percorso" stabilito giovedì scorso dal collegio dei commissari. La direzione di gara ha così deciso di appioppargli una penalità importante, giusta, ma forse troppo pesante visto il vantaggio che aveva il pilota. Solitamente quando si commette un errore del genere basta farsi sorpassare dal pilota successivo, ma con un vantaggio del genere Max avrebbe dovuto rallentare veramente troppo.

Per quanto riguarda il regolamento, è soltanto stata applicata una regola che era stata decisa nei passati giorni, regola però, che era stata spiegata e discussa al briefing con i piloti, riunione alla quale il Campione del Mondo in carica non ha partecipato, delegando il suo direttore sportivo.
Max ha così commentato la cosa: "In questo momento provo solo una grande delusione, per me e per tutto il team, ci siamo preparati al meglio e mi sembra che la pista lo abbia dimostrato. Non posso che accettare questa durissima decisione rimproverandomi solo di non avere avuto la scaltrezza di non toccare quella riga. Ora dobbiamo ritrovare subito la concentrazione per le prossime gare, il campionato è lungo".

Questo il commento del subito dopo gara dell'Ingegner Gigi Dall’Igna: "Gli organi giudicanti sono lì per prendere decisioni, a noi tocca rispettarle e dunque non possiamo che accettare la penalità che i giudici ci hanno inflitto. Ma non possiamo tacere che, da un punto di vista strettamente sportivo, Max non ha tratto alcun vantaggio cronometrico dal taglio alla variante. Un problema che ha costretto Max a cercare di non cadere e rientrare in pista a 330 km/h: una condizione ben difficile per cercare anche di evitare una striscia dipinta per terra. Il dispiacere è grande anche per l’eccellente lavoro che tutto il team ha svolto per presentarci al meglio a questo appuntamento. Ora continueremo a lavorare duro – ha concluso Dall’Igna – come abbiamo sempre fatto, per tenere aperto fino all’ultimo questo campionato".

E’ stato poi Marco Melandri a togliersi il sassolino dalla scarpa, che non ha dimenticato lo schiaffo ricevuto da Biaggi ai box. Come dice il detto, "la vendetta è un piatto che va consumato freddo", ed infatti "Macho" ha sostenuto che se Biaggi fosse stato presente al briefing, forse, tutto questo non sarebbe accaduto. Melandri, in effetti, non ha tutti i torti. Quella riunione era molto importante, soprattutto perché si è parlato di sicurezza in circuito, e il Corsaro, non doveva mancare.
Sugli spalti poi i tifosi hanno iniziato a fischiare, quasi a coprire gli scarichi delle moto! I tifosi non hanno accettato la decisione della direzione di gara, ma è anche vero che la "linea bianca vietata", è passata sotto le ruote dell’Aprilia RSV4 Factory.

Da un lato fa piacere sapere che la direzione di gara italiana, non si sia fermata dal punire un pilota italiano (qui si accende un’altra polemica, quella della Dorna che sembra favorisca i piloti spagnoli in MotoGp, essendo la prima… spagnola), ma è anche vero che con un vantaggio del genere, forse sarebbe bastato "togliere" 10 secondi a fine gara.
Qual è la vostra opinione in merito?

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