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BMW R 1200 GS 2010

Testate bialbero e 110 CV, solo ritocchi per l'estetica

Moto - News: BMW R 1200 GS 2010

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La Casa di Monaco aggiorna il suo modello di maggior successo e lo fa con alcuni importanti interventi soprattutto a livello meccanico. Il più importante è l'introduzione delle testate bialbero a 4 valvole radiali secondo lo stesso schema introdotto nel 2008 per il motore boxer della HP2 Sport. La potenza sale da 105 a 110 CV ad un regime di 7.750 giri (con benzina a 98 ottani) e al contempo migliorano le doti di allungo, con l'intervento del limitatore che passa da 8.000 a 8.500 giri. Invariata invece la cilindrata, di 1.170 cc (101 x 73 mm), l'accensione a 2 candele per cilindro (una sulla HP2 Sport) e il rapporto di compressione di 12,0:1. Ottimo il dato della coppia, ben 120 Nm a 6.000 giri (è 115 Nm a 5.750 giri sul modello 2008/2009).

La disposizione orizzontale degli alberi a camme fa sì che ognuno di essi azioni una valvola di aspirazione e una di scarico. Le stesse sono aumentate nel diametro, che passa da 36 a 39 mm per quelle di aspirazione e da 31 a 33 mm per quelle di scarico, e nella misura dell'alzata, di 10,8 mm per tutte (era di 10,54 e 9,26 mm). Albero motore, bielle e relativi cuscinetti sono gli stessi del modello precedente mentre ci sono nuovi pistoni in alluminio forgiato. C'è anche un filtro dell'aria dalla portata maggiorata, diversi cornetti di aspirazione e valvole a farfalla di maggior sezione, da 50 mm anziché 47 (da 52 mm sull'HP2 Sport). I collettori stessi sono ora neri anziché color argento ed esteticamente le nuove testate si riconoscono un design più "leggero", il color magnesio dei coperchi e la presenza di due sole viti di fissaggio in luogo delle precedenti quattro.

Un'altra importante novità è l'introduzione della valvola parzializzatrice allo scarico gestita elettronicamente e azionata elettricamente, posizionata tra catalizzatore e terminale, per enfatizzare l'erogazione ai bassi e medi regimi e, secondariamente, regalare un sound più cupo e coinvolgente. Forma, lunghezza e diametro dei collettori sono invariati mentre è stato modificato il tubo di compensazione e l'interno del terminale, immutato invece esternamente.
L'alimentazione può avvenire, oltre che con benzina a 95 o 98 ottani, anche con benzine a 91 ottani previa installazione ex-fabbrica, a richiesta e senza sovrapprezzo, di un dispositivo antibattito supplementare oltre al già presente BMS-K.

Il cambio a 6 rapporti è immutato poiché è stato aggiornato in occasione del lancio del model year 2008 con cuscinetti maggiorati e distanza tra gli alberi rivista, così come invariata è la frizione monodisco a secco da 180 mm di diametro. A causa della maggiore potenza e allungo è stata invece accorciata la rapportatura della trasmissione finale che passa da 2,82 a 2,91 regalando accelerazioni e riprese più brillanti. Il monobraccio con albero cardanico e braccio Paralever è invece immutato. Tutta la base tecnica della R1200GS è condivisa con la nuova R1200RT.

Per quanto riguarda la ciclistica ritroviamo ovviamente i due tralicci in acciaio, anteriore e posteriore, all'interno dei quali il motore svolge funzione strutturale. L'avantreno è caratterizzato dal braccio Telelever con monoammortizzatore e forcella che, come sempre su questo schema, svolge solo funzione sterzante e di "guida" per l'escursione della sospensione. Al retrotreno c'è il monoammortizzatore senza leveraggi. Come optional è disponibile l'ESA, la regolazione elettronica del set-up delle sospensioni che interviene sul precarico delle molle secondo programmi prestabiliti per la guida a solo, in coppia, a pieno carico, per strada e fuoristrada.

I cerchi sono in lega a cinque razze sulla standard, a raggi tangenziali sulla versione Adventure (pneumatici 110/80-19" ant. e 150/70-17" post.) che si differenzia dalla prima per numerosi particolari, non solo estetici: l'escursione delle sospensioni è maggiore (210/220 mm ant./post. anziché 180/200 mm), l'avancorsa è inferiore (88,7 mm contro 101 mm della standard), l'inclinazione del cannotto di sterzo è più "agile" (24,8° invece di 25,7°) e l'interasse è più lungo (1.510 mm invece di 1.507 mm). Invariati i pesi: 203/223 kg a secco, 229/256 kg in ordine di marcia con serbatoio pieno al 90%. Ricordiamo che il serbatoio della versione Adventure ha una capacità di ben 33 litri!

Confermato infine anche l'impianto frenante, caratterizzato da dischi anteriori da 305 mm con pinze a 4 pistoncini e dal disco posteriore da 265 mm con pinza a due pistoncini. Come optional è offerto l'impianto antibloccaggio Integral ABS, disattivabile per la guida in fuoristrada, e il sistema antipattinamento ASC per la sicurezza attiva in accelerazione.

In termini di ergonomia troviamo il manubrio in alluminio con risers ruotabili di 180° per avanzare o arretrare il manubrio su due posizioni. La sella è su due piani per la standard e "dritta" sulla Adventure per facilitare la guida in fuoristrada. Quest'ultima ha di serie numerosi accessori: paramani, parabrezza ampio, "becco" ampliato, protezioni carrozzeria e teste, portapacchi in alluminio e pedane più larghe senza gommini.

Infinita la lista di optional e accessori, attingere alla quale è una gioia per l'appassionato, meno per il suo portafogli. Prezzi ritoccati rispetto ai modelli 2009: occorrono 14.550 Euro (c.i.m.) per la base, e 15.800 Euro per la Adventure.

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