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MotoGP 2009, Donington: disastro Ducati

Le due Rosse di Borgo Panigale doppiate a metà corsa

Moto - News: MotoGP 2009, Donington: disastro Ducati

Il quarto posto in griglia di partenza di Stoner faceva presupporre, così andando per logica, che almeno nei primi quattro il campione della Rossa ci sarebbe pur potuto arrivare. Ed invece sia lui che il compagno di squadra Hayden, tornato nell'oblio di una moto impossibile, sono arrivati al traguardo ultimi e doppiati di un giro, vittime di una scelta di gomme estremamente azzardata, soprattutto per chi - Stoner - è in lotta per il mondiale e sapeva bene che Rossi, Pedrosa e Lorenzo sarebbero partiti con gomme da asciutto.

Certo se fosse venuto a piovere la situazione sarebbe stata diversa e tutti saremmo a parlare di una magica intuizione del Team Ducati, ma non ci vuole certamente un manuale di tattica sportiva per capire che certi giochini se li può permettere chi non ha nulla da perdere, un Melandri per intenderci, o nel caso della Ducati di ieri Hayden. Non certamente Stoner, baciato dalla fortuna con le cadute di Lorenzo e Rossi e con la gara incolore di Pedrosa.

"E’ cosa ben nota - ha dichiarato Stoner - che nelle ultime gare ho avuto problemi sull’asciutto e oggi speravo intensamente che piovesse. In ogni singolo giro che ho percorso in gara il tempo è stato lì lì per darci ragione e solo per un niente non abbiamo vinto la nostra scommessa. Sfortunatamente, nonostante la pioggia si sia fatta via via più forte, non ha mai raggiunto l’intensità necessaria, le gomme si sono rovinate e alla fine la nostra scelta è risultata sbagliata. Per me, nella mia situazione, penso che sia stato comunque un rischio che valesse la pena di correre perché c’erano le possibilità che si rivelasse la scelta perfetta. Non è stato così e ovviamente mi spiace moltissimo. Mi dispiace soprattutto per la squadra perché in Ducati hanno fatto un grandissimo lavoro e mi hanno dato una moto vincente in tutti i circuiti in cui abbiamo corso ultimamente ma, per un motivo o per l’altro, non sono riuscito a sfruttarla. Sono contento che sia arrivato un periodo di pausa e spero di tornare più forte a Brno."

"Abbiamo giocato forte - afferma Hayden - abbiamo perso ed è una cosa particolarmente frustrante perché, questa mattina, abbiamo fatto una grossa modifica alla moto e sul bagnato, nel warm-up, avevo un feeling eccezionale. Nel giro di allineamento la pista era umida, stava scendendo una pioggia leggera e, dato che il mio passo sull’asciutto non era mai stato granché, ho deciso di rischiare. Non avevo nulla da perdere e ci ho provato. Sapevo che le probabilità erano contro ma siamo andati davvero vicini ad averla vinta perché è piovuto per tutta la gara. Purtroppo la temperatura della pista era alta per Donington e l’asfalto si asciugava subito. E’ stato un disastro ma mi assumo la piena responsabilità della decisione. Ne abbiamo parlato nel team ma l’input è stato mio. Dopo sei o sette giri la gomma era praticamente finita ma non aveva senso tornare al box. Ad essere onesti è incredibile quanto a lungo abbia tenuto. Non voglio parlare di errore: è stata una scommessa, non ha pagato e trarremo degli insegnamenti da quanto è successo."

"Abbiamo giocato una grossa scommessa - parla Livio Suppo, Direttore del Progetto Ducati MotoGP - ma non ha funzionato. In realtà abbiamo informato i piloti che tutti gli altri avevano montato le "slick" e che per noi era quella la scelta giusta, ma entrambi sono stati decisi nel ritenere le condizioni della pista troppo rischiose. In fondo, in questo tipo di condizioni insidiose quello che conta è il loro istinto. Se fosse piovuto forte magari staremmo celebrando un grande successo ma non è andata così e dobbiamo accettarlo. In ogni caso bisogna pensare in positivo: il potenziale è lì, la moto va bene e sappiamo che i nostri piloti hanno la possibilità di ottenere un buon risultato alla ripresa della stagione."

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