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Ciclista: sorpasso avventato a una vettura? Colpa sua

Chi va in bici è un utente debole, ma se fa manovre poco ortodosse è responsabile dell’incidente

Moto - News: Ciclista: sorpasso avventato a una vettura? Colpa sua

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È di certo un utente debole della strada, però se fa un sorpasso avventato a una vettura, in caso di incidente la colpa è sua. Lo ha stabilito la Cassazione, con ordinanza 12610/18, che vale anche per un altro utente debole: il motociclista.


Parola ai giudici


La presunzione di colpa prevista in egual misura a carico dei conducenti (articolo 2054 del Codice Civile) opera solo quando è impossibile determinare la concreta misura delle rispettive responsabilità. Ma nel caso esaminato dalla Cassazione è tutto chiaro: è stata esclusa la concorrente responsabilità del conducente dell'auto. La colpa è solo del ciclista che ha effettuato un sorpasso avventato. Chi andava in auto, pur guidando con tutta la prudenza possibile, non poteva evitare l’impatto.


Gli obblighi del ciclista


Va ricordato che i ciclisti hanno infatti numerosi obblighi. Possono sorpassare chiunque, anche le auto, purché in sicurezza: operazione non facile. Occorre notevole energia fisica, a velocità (per le vetture) bassissime, con spazio e visibilità a sufficienza. Devono inoltre procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro. Devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.

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