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Kawasaki Z900RS, foto e informazioni ufficiali

Discende dalla Z900 ma è più orientata al comfort. Il debutto europeo è fissato per il Salone di Milano

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Dietro la Kawasaki Z900RS ci sono senza dubbio i cromosomi della leggendaria Z1. Oggi si può affermare senza timore, visto che la Casa di Akashi ha diffuso – al Salone di Tokyo – immagini e informazioni ufficiali relative a questa naked di stampo vintage. Che si mostrerà, per la premiere europea, sotto i riflettori di Eicma.


Vintage ma moderna 


Me l'ero immaginata molte volte, dopo i timidi teaser rilasciati da Kawasaki. E devo dire che la Z900RS non si discosta molto dall'idea che mi ero fatto: a giudicare dalla foto, il mix fra vintage e linee moderne sembra riuscito. Questa jap ha infatti tutte le carte in regola per piacere agli appassionati del genere: un faro tondo e cromato a LED, due classici strumenti analogici e circolari, un seducente serbatoio a goccia da 17 litri e cerchi bicolore. E un motore che richiama quello della Z1 nello stile, ma è ben più giovane.


Meno potenza, più coppia 


Certo, si tratta dello stesso quattro cilindri da 948 cc che muove la Z900 liscia, portato però a 111 CV al posto di 125. Le differenze non finiscono qui: il carattere del motore della Z900RS è più “coppioso”, non è fatto per esplorare spesso gli alti giri. Sotto quota 7.000, ad esempio, spinge più forte rispetto a quello della sorella. L'albero a gomiti ha una massa volanica più pesante (+12% rispetto alla Z900), nell'intento di aumentare la dolcezza di risposta, mentre lo scarico è stato scelto dopo aver confrontato ben 20 varianti, per una nota decisamente curata. Diverso anche il cambio della RS, che ha una prima marcia più corta rispetto a quella della Z900, ma anche una sesta allungata, così come il rapporto finale.


Pinze radiali e controllo di trazione 


Le differenze fra le due sorelle continuano nella ciclistica. La Kawasaki Z900RS è stata alzata davanti e abbassata dietro mentre l'offset di sterzo è passato da 28 a 34 mm. Operazione che ha fatto diminuire l'avancorsa rispetto alla Z900: il manubrio diventa quindi più svelto e leggero. Il telaio a traliccio in acciaio è montato su cinque punti e sfrutta il motore come elemento stressato. La forcella è a steli rovesciati da 41 mm di diametro, regolabile in precarico, ritorno ed estensione. Il mono, invece, è regolabile in precarico e ritorno. Capitolo freni: sulla Z900RS compaiono all'anteriore pompa e pinze radiali, cosa che la Z900 si sogna. La sella è a 835 mm da terra, anche se non manca la seduta optional 35 mm più bassa. Il manubrio è più vicino di 35 mm al pilota, più largo di 30 mm e più alto di 65 mm, mentre l'angolo di sterzo si apre fino a 35°. Meno spinte anche le pedane, spostate più in basso e in avanti di 20 mm: il tutto, per una posizione in sella più orientata al comfort. Ma la Z900RS aggiunge anche il controllo di trazione, di serie, regolabile su due livelli o escludibile.


Prezzi ancora sconosciuti 


Al debutto, la Kawasaki Z900RS è disponibile in tre colorazioni: nero con dettagli dorati ed argentati, un verde con loghi 900 sui pannelli laterali e un nero-rosso omaggio ai colori della Z1. Per quanto riguarda il prezzo, invece, occorre attendere l'apertura del Salone di Milano, nella prima settimana di novembre. Tranquilli, manca poco.

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