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pubblicato il 27 aprile 2017
Se guardiamo la pista, i precedenti e i pronostici, di certo non ci stiamo avvicinando a quello che si preannuncia un entusiasmante weekend di gare. Perché se è vero che il padrone di casa di Assen è Michael van der Mark, è vero anche che Jonathan Rea è un dominatore assoluto in Olanda e questo fine settimana – dove correrà la sua 200esima gara nel mondiale delle derivate di serie – sembra avere tutte le carte in regola per incrementare il suo vantaggio in classifica piloti: ora è a + 50 su Davies. Tuttavia, il meteo e le eventuali incognite potrebbero rendere il quarto round della Superbike 2017 più avvincente del previsto (qui tutti i dettagli sugli orari per seguire le gare).
Sul circuito noto anche come “Università della moto”, il campione del mondo in carica, con 5 vittorie consecutive (compresa la doppietta dello scorso anno), è secondo solo a Carl Fogarty (che ha vinto 8 gare di fila tra il 1993 e il 1996) e vanta in totale 9 successi e 12 podi. Potremmo anche chiuderla qui, è vero, ma non possiamo non sperare in uno tra Davies e Melandri. Da un lato c’è il gallese che ha ritrovato la fiducia con il successo ad Aragon ed è consapevole che se vuole sperare nel mondiale deve assolutamente portare a casa punti importanti e vincere. D’altronde, parliamoci chiaro, al momento è l’unico che potrebbe – clamorosamente – riaprire i giochi di un mondiale che sembra già segnato.
Dall’altro c’è invece Melandri, che affronterà per la prima volta in sella alla Ducati un tracciato che conosce molto bene, dove vinse il suo primo GP in 125. “Assen è un tracciato che mi piace molto, anche se nella vecchia configurazione era ancora più affascinante, ma per vari motivi non sono mai riuscito a vincere lì con la SBK”, ha detto il pilota ravennate. “Sarà una prova importante per noi, perché è una pista completamente diversa da quelle sulle quali abbiamo corso fin qui. Speriamo ci dia una conferma dei passi avanti fatti con gli ultimi aggiornamenti provati nei test post-gara ad Aragon. Fisicamente mi sento a posto, per fortuna è bastata una settimana per smaltire la caduta nei test, e sono riuscito ad allenarmi bene”. Senza dimenticare, infine, che Sykes sembra essersi messo ormai alle spalle i fastidi gastrointestinali ed è pronto a riscattare il suo non perfetto inizio di stagione su una pista dove detiene il record di pole position (4).
Buon (speriamo) divertimento!